Edison cede Edison stoccaggio a Snam e punta sulla transizione energetica
Il Gruppo di Foro Buonaparte valorizza un asset strategico per il Paese e dà seguito al suo piano al 2030 che prevede la focalizzazione degli investimenti sui business della transizione energetica a basse emissioni di CO2.
Edison rende noto di aver siglato in data odierna l'accordo per la cessione del 100% di Edison Stoccaggio, per un controvalore di circa 560 milioni di euro1, al Gruppo Snam, società attiva nel mercato regolato del gas in Italia, che ne sosterrà lo sviluppo nel lungo termine.
L'operazione consente a Edison la congrua valorizzazione dell'asset per un valore fino a 630 milioni di euro - considerati il controvalore e il verificarsi di specifiche clausole di earn out e di pagamento della ticking fee maturata -, risorse che saranno destinate allo sviluppo delle attività a basse emissioni di CO2.
"Siamo molto soddisfatti di aver raggiunto un'intesa, che riconosce la giusta valorizzazione di un asset di grande interesse strategico per il Paese, con un player che ne assicurerà lo sviluppo nel lungo termine", commenta Nicola Monti, Amministratore Delegato di Edison.
"L'operazione consente a Edison di rafforzare il piano strategico al 2030 che fa leva sullo sviluppo delle rinnovabili, sul mantenimento della sicurezza degli approvvigionamenti anche attraverso quote crescenti di green gas, e sulla decarbonizzazione dei consumi di clienti residenziali, industriali e pubblica amministrazione".
A Edison Stoccaggio fanno capo tre impianti di stoccaggio di gas naturale: Cellino (TE), Collalto (TV) e San Potito e Cotignola (RA) per una capacità complessiva pari a circa 1 miliardo di metri cubi all'anno. Il closing dell'operazione è soggetto al rilascio della autorizzazione da parte dell'autorita Antitrust e della Presidenza del Consiglio dei Ministri ai sensi della normativa FDI ed è previsto entro il primo trimestre 2025.
A seguito dell'operazione, il personale in forza a Edison Stoccaggio, confluirà integralmente nel Gruppo Snam che si impegna a mantenere i livelli occupazionali e le complessive condizioni economiche e normative in essere per il personale interessato dall'acquisizione, oltre a fornire continuità finanziaria di lungo periodo a sostegno delle attività.
Il piano strategico di Edison al 2030 prevede investimenti per circa 10 miliardi di euro, di cui l'85% in linea con i Sustainable Development Goals (SDG's) dell'Organizzazione delle Nazioni Unite, così ripartiti: circa 5 miliardi di euro dedicati allo sviluppo delle fonti rinnovabili, circa 1 miliardo ai sistemi di flessibilità, circa 2,5 miliardi ai servizi energetici per la decarbonizzazione dei consumi, e circa 1-2 miliardi di euro alle Attività gas e alla crescita del portafoglio clienti. L'obiettivo è di raddoppiare l'EBITDA di Edison in una forchetta tra 2 e 2,2 miliardi di euro al 2030 rispetto a 1,1 miliardi di euro nel 2022, attraverso un significativo cambiamento del portafoglio industriale, che porterà le attività a emissioni dirette nulle o quasi nulle a rappresentare il 70% dell'EBITDA rispetto alla media dell'ultimo triennio pari al 35%.
L'operazione consente a Edison la congrua valorizzazione dell'asset per un valore fino a 630 milioni di euro - considerati il controvalore e il verificarsi di specifiche clausole di earn out e di pagamento della ticking fee maturata -, risorse che saranno destinate allo sviluppo delle attività a basse emissioni di CO2.
"Siamo molto soddisfatti di aver raggiunto un'intesa, che riconosce la giusta valorizzazione di un asset di grande interesse strategico per il Paese, con un player che ne assicurerà lo sviluppo nel lungo termine", commenta Nicola Monti, Amministratore Delegato di Edison.
"L'operazione consente a Edison di rafforzare il piano strategico al 2030 che fa leva sullo sviluppo delle rinnovabili, sul mantenimento della sicurezza degli approvvigionamenti anche attraverso quote crescenti di green gas, e sulla decarbonizzazione dei consumi di clienti residenziali, industriali e pubblica amministrazione".
A Edison Stoccaggio fanno capo tre impianti di stoccaggio di gas naturale: Cellino (TE), Collalto (TV) e San Potito e Cotignola (RA) per una capacità complessiva pari a circa 1 miliardo di metri cubi all'anno. Il closing dell'operazione è soggetto al rilascio della autorizzazione da parte dell'autorita Antitrust e della Presidenza del Consiglio dei Ministri ai sensi della normativa FDI ed è previsto entro il primo trimestre 2025.
A seguito dell'operazione, il personale in forza a Edison Stoccaggio, confluirà integralmente nel Gruppo Snam che si impegna a mantenere i livelli occupazionali e le complessive condizioni economiche e normative in essere per il personale interessato dall'acquisizione, oltre a fornire continuità finanziaria di lungo periodo a sostegno delle attività.
Il piano strategico di Edison al 2030 prevede investimenti per circa 10 miliardi di euro, di cui l'85% in linea con i Sustainable Development Goals (SDG's) dell'Organizzazione delle Nazioni Unite, così ripartiti: circa 5 miliardi di euro dedicati allo sviluppo delle fonti rinnovabili, circa 1 miliardo ai sistemi di flessibilità, circa 2,5 miliardi ai servizi energetici per la decarbonizzazione dei consumi, e circa 1-2 miliardi di euro alle Attività gas e alla crescita del portafoglio clienti. L'obiettivo è di raddoppiare l'EBITDA di Edison in una forchetta tra 2 e 2,2 miliardi di euro al 2030 rispetto a 1,1 miliardi di euro nel 2022, attraverso un significativo cambiamento del portafoglio industriale, che porterà le attività a emissioni dirette nulle o quasi nulle a rappresentare il 70% dell'EBITDA rispetto alla media dell'ultimo triennio pari al 35%.
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Settori: Analisi, abbattimento e Controllo emissioni, Efficienza energetica industriale, Energia, Energia Elettrica, Energy storage, GAS, Inquinamento, Metano, Rinnovabili, Termotecnica industriale
Mercati: Aria e Gas, Inquinamento
- FIRE - Federazione Italiana per l'uso Razionale dell'Energia
- Ennio Macchi
- GSE Gestore dei Servizi Energetici
- RSE - Ricerca sul Sistema Energetico
- Giuseppe Grassi