Energia dal calore, più efficienza per edifici e processi industriali
Sfruttare il calore anziché disperderlo: così Alfa Laval permette di efficientare i processi, riducendo i consumi e contribuendo alla transizione energetica.
Essere efficienti, evitare lo spreco di elettricità e di risorse, impegnarsi per una transizione energetica sostenibile: sono concetti che negli ultimi anni sono stati ripetuti come un mantra. Ma cosa si sta facendo per renderli reali?
Alfa Laval è una azienda attiva nei settori dello scambio termico, nella gestione dei fluidi e nella separazione/filtrazione. Tecnicamente, sono gli scambiatori di calore a creare le condizioni affinché si verifichi il passaggio di calore da un fluido a un altro in modo efficiente e controllato.
Lo scambiatore di calore a piastre rappresenta una importante evoluzione di questa tecnologia: inventato a cavallo tra la Prima e la Seconda Guerra Mondiale, serviva a pastorizzare il latte sfruttando un processo termico efficiente e veloce, senza il quale il latte rischiava di rovinarsi.
Oggi questa tecnologia, opportunamente aggiornata, si dimostra utile all'interno di industrie, nel terziario e negli edifici residenziali.
Recuperare calore per risparmiare energia.
Una parte consistente dell'energia consumata oggi è impiegata per scaldare o raffreddare materiali liquidi, solidi e gas. Oltre a trovare il modo più efficiente per eseguire questa operazione, è possibile recuperare parte dell'energia utilizzata anziché disperderla.
"Sfruttando gli scambiatori di calore a piastre, l'energia può essere riutilizzata in modo efficiente per altri scopi, come per riscaldare un ambiente o all'interno di altri processi. - spiega Stefano Meloni, Business Unit GPHE manager Adriatic Region di Alfa Laval - È una tecnologia che può essere applicata in qualunque contesto, persino su grande scala".
Ad esempio, un progetto insieme ad una società multiservizi che opera nei settori ambiente, energia, calore, reti e tecnologie per le città intelligenti, per il teleriscaldamento di un gruppo composto da circa 6.000 famiglie. Rispetto a quanto fatto in passato, dove il calore veniva prodotto dalla combustione di metano o tramite termovalorizzatori, oggi si punta a sfruttare scambiatori di calore all'interno di un sito produttivo adiacente.
Si tratta di scambiatori intelligenti, dotati di sensori che comunicano in tempo reale le proprie condizioni operative al fine di ottenere un processo efficiente e sostenibile.
I dati ottenuti alimentano appositi algoritmi che monitorano il consumo energetico istantaneo dello scambiatore.
Alfa Laval è una azienda attiva nei settori dello scambio termico, nella gestione dei fluidi e nella separazione/filtrazione. Tecnicamente, sono gli scambiatori di calore a creare le condizioni affinché si verifichi il passaggio di calore da un fluido a un altro in modo efficiente e controllato.
Lo scambiatore di calore a piastre rappresenta una importante evoluzione di questa tecnologia: inventato a cavallo tra la Prima e la Seconda Guerra Mondiale, serviva a pastorizzare il latte sfruttando un processo termico efficiente e veloce, senza il quale il latte rischiava di rovinarsi.
Oggi questa tecnologia, opportunamente aggiornata, si dimostra utile all'interno di industrie, nel terziario e negli edifici residenziali.
Recuperare calore per risparmiare energia.
Una parte consistente dell'energia consumata oggi è impiegata per scaldare o raffreddare materiali liquidi, solidi e gas. Oltre a trovare il modo più efficiente per eseguire questa operazione, è possibile recuperare parte dell'energia utilizzata anziché disperderla.
"Sfruttando gli scambiatori di calore a piastre, l'energia può essere riutilizzata in modo efficiente per altri scopi, come per riscaldare un ambiente o all'interno di altri processi. - spiega Stefano Meloni, Business Unit GPHE manager Adriatic Region di Alfa Laval - È una tecnologia che può essere applicata in qualunque contesto, persino su grande scala".
Ad esempio, un progetto insieme ad una società multiservizi che opera nei settori ambiente, energia, calore, reti e tecnologie per le città intelligenti, per il teleriscaldamento di un gruppo composto da circa 6.000 famiglie. Rispetto a quanto fatto in passato, dove il calore veniva prodotto dalla combustione di metano o tramite termovalorizzatori, oggi si punta a sfruttare scambiatori di calore all'interno di un sito produttivo adiacente.
Si tratta di scambiatori intelligenti, dotati di sensori che comunicano in tempo reale le proprie condizioni operative al fine di ottenere un processo efficiente e sostenibile.
I dati ottenuti alimentano appositi algoritmi che monitorano il consumo energetico istantaneo dello scambiatore.
Parole chiave: Scambiatori di calore, Transizione energetica
- Kyoto Club
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