Energia: effetti del conflitto su inflazione e commodity energetiche
WEC Italia - Comitato nazionale italiano del Consiglio Mondiale dell'Energia
Il conflitto accelera l'inflazione, a giugno 2022, dopo quattro mesi dall'invasione dell'Ucraina, l'inflazione sale all'8,5% (in linea con il +8,6% dell'Eurozona), il dato più alto degli ultimi 36 anni.
Per nove dei paesi dell'Eurozona l'inflazione è già in doppia cifra. In Italia questa dinamica mostra differenze territoriali importanti, con una forbice superiore a tre punti percentuali tra i massimi di Bolzano (+9,1% a maggio), Trento (9,0%) e Catania (8,8%) e i valori minimi di Lodi (+5,7%), Ancona e Cuneo (entrambi con 5,6%).
La dinamica si ripercuote su tutte le filiere produttive, nelle quali si osserva una forte turbolenza nella dinamica dei prezzi. La Banca Mondiale ha annunciato che a giugno 2022 le commodities energetiche quando misurate in euro segnano un +107,9% (+114,1% a maggio) mentre quelli delle materie prime non energetiche salgono del 27,6% (+31,9% a maggio).
Inoltre, per l'Italia luglio è il mese di maggiore richiesta di elettricità, mentre la media Ue vede il picco di domanda nella stagione invernale (dicembre e gennaio). L'inflazione cresce anche nel settore manifatturiero non energetico, i prezzi di maggio 2022 aumentano del 14,1%, rispetto al +13,8% di aprile.
Nei comparti a maggiore utilizzo di energia - in vetro, ceramica, cemento, carta, metallurgia, chimica, tessile, gomma e plastica e alimentare - quelli che rappresentano il 75,4% degli acquisti di prodotti energetici - i prezzi alla produzione a maggio salgono del 22,4%, mentre nei restanti sedici comparti l'aumento dei prezzi si ferma all'8,4%.
L'inflazione dei beni energetici in Italia sale al +49,1%, superiore al 41,9% dell'Eurozona, e su cui influisce lo stacco dei prezzi dell'elettricità (a maggio +73% in Italia, +23% in Germania e +6% in Francia). Gli aumenti dei prezzi del gasolio (+31,7%) influenzano anche la logistica e il trasporto merci.
Inoltre, per l'Italia luglio è il mese di maggiore richiesta di elettricità, mentre la media Ue vede il picco di domanda nella stagione invernale (dicembre e gennaio). L'inflazione cresce anche nel settore manifatturiero non energetico, i prezzi di maggio 2022 aumentano del 14,1%, rispetto al +13,8% di aprile.
Nei comparti a maggiore utilizzo di energia - in vetro, ceramica, cemento, carta, metallurgia, chimica, tessile, gomma e plastica e alimentare - quelli che rappresentano il 75,4% degli acquisti di prodotti energetici - i prezzi alla produzione a maggio salgono del 22,4%, mentre nei restanti sedici comparti l'aumento dei prezzi si ferma all'8,4%.
L'inflazione dei beni energetici in Italia sale al +49,1%, superiore al 41,9% dell'Eurozona, e su cui influisce lo stacco dei prezzi dell'elettricità (a maggio +73% in Italia, +23% in Germania e +6% in Francia). Gli aumenti dei prezzi del gasolio (+31,7%) influenzano anche la logistica e il trasporto merci.
Settori: Energia
Parole chiave: Energia
- Alisar Kiwan