Energia elettrica da rifiuti organici nel Nord Carolina
Il processo che avviene all’interno dei digestori anaerobici consiste nella degradazione della biomassa da parte di microorganismi in condizioni termofiliche per la produzione di biogas e digestato. I digestori anaerobici sono isolati termicamente per ridurre qualsiasi perdita di calore e per mantenere la temperatura costante ad un livello ottimale (55 °C – 131°F). Gli stessi serbatoi sono equipaggiati con un sistema di riscaldamento esterno montato sulle platee per riscaldare le matrici organiche e per mantenerle ad una temperatura costante; un sistema innovativo che permette uno scambio di calore efficiente, di minimizzare la formazione di occlusioni e croste e di facilitare le attività di manutenzione
Fonte: La Termotecnica maggio 2016
Settori: Agricoltura, Bioenergia, Biogas, Biomasse, Biometano, Combustibili, Efficienza energetica industriale, Elettrotecnica, Energia, GAS, Rete elettrica, Rifiuti, Rinnovabili, Termotecnica industriale
Parole chiave: Biogas, Biomasse, Digestori anaeroobici, Energia elettrica, Forsu, Rifiuti organici, Termotecnica
- CTI - Comitato Termotecnico Italiano Energia e Ambiente
- Emanuele Moioli
- Sustainable Technologies
- Mario A. Rosato
- Sustainable Technologies
- CIB - Consorzio Italiano BioGas
- Giorgio Dell'Orto
- Antonio Panvini