Il Banco dell'energia riunisce a Roma la 6ª Plenaria "Insieme per contrastare la povertà energetica"
La Fondazione ha donato 13 milioni di euro per oltre 13.000 beneficiari
Presentato studio Ipsos: "Il 40% delle famiglie guarda con attenzione alle strategie di risparmio sulle bollette"
8 nuovi firmatari e 30 nuovi progetti a sostegno di famiglie ed enti sul territorio
Si è tenuta oggi la 6ª Plenaria dei Firmatari del Manifesto "Insieme per contrastare la povertà energetica" a cui hanno aderito oltre 80 stakeholder tra aziende, organizzazioni del terzo settore, associazioni e istituti di ricerca. Il Manifesto è l'iniziativa lanciata nel 2021 dalla Fondazione Banco dell'energia, ente filantropico che ha tra i suoi obiettivi quello di sostenere persone e famiglie vulnerabili e a rischio povertà attraverso progetti solidali.
Lo studio IPSOS. Durante l'assemblea è stata presentata l'indagine realizzata da Ipsos in collaborazione con Banco dell'energia, da cui emerge che l'attenzione verso i consumi energetici resta un tema molto rilevante: il 40% delle famiglie guarda con attenzione anche alle strategie di risparmio sulle bollette e questo nonostante solo un italiano su cinque (22%) dichiari di aver messo in atto consumi improntati all'efficienza.
Il timore di non poter pagare le bollette di luce e gas preoccupa il 16% degli italiani. Una percentuale inferiore a quella del 2022. Se due anni fa era infatti una famiglia su due ad avere una "preoccupazione molto sentita", oggi parliamo di meno di una famiglia su tre. Per il 58% degli italiani la povertà energetica è un problema che tocca da vicino il nostro Paese. Tuttavia, solo un italiano su cinque (21%) dichiara di possedere una conoscenza approfondita del problema, mentre il 41% ne ha solo sentito parlare. Da qui deriva la difficoltà nel definire l'entità del fenomeno: secondo gli italiani, circa il 20% delle famiglie è attualmente colpito dalla povertà energetica.
Nando Pagnoncelli, Presidente Ipsos Italia, commenta: "I risultati dello studio tratteggiano l'immagine di un Paese che sta reagendo alle sfide economiche, pur consapevole di dover ancora affrontare un periodo di grandi incertezze. Il fenomeno della povertà energetica rimane un nodo critico, con il quale gli italiani hanno però poca familiarità. È sicuramente importante intensificare gli sforzi formativi per aumentare la consapevolezza di queste tematiche tra i cittadini, rendendoli pienamente consci della reale entità del problema e di come individualmente si possa contribuire a fare scelte coerenti con obiettivi personali e collettivi. Sotto questa prospettiva, le Comunità Energetiche Rinnovabili potrebbero rappresentare una soluzione valida e ricca di potenzialità per affrontare anche questo problema, sebbene sia imprescindibile un significativo supporto da parte delle istituzioni e delle aziende per abbattere le attuali barriere percepite".
L'apertura degli italiani verso le CER, infatti, si conferma elevata (57%), una propensione alimentata principalmente dalla prospettiva di risparmi economici e dalla possibilità di prevenire e combattere la povertà energetica, anche se secondo gli italiani un freno alla loro diffusione è rappresentato dagli ostacoli economici iniziali e dalle complessità amministrative, a cui si aggiunge limitata familiarità con il tema (12% nel 2024 vs 9% nel 2023).
"OIPE, in collaborazione con Banco dell'Energia, sta replicando con opportuni aggiustamenti, su dati EU - HBS per gli anni 2010-2015-2020, la stima della povertà energetica realizzata per l'Italia anche per altri paesi europei. I risultati preliminari di tale stima mettono in luce come il problema povertà energetica sia molto rilevante per vari paesi europei. Con ulteriori verifiche sul lavoro empirico, ora solo preliminare, l'obiettivo è quello di mappare la povertà energetica nei diversi paesi membri, possibilmente arrivando (come fatto per l'Italia) alla misurazione regionale: tale mappatura rappresenta lo strumento necessario per poter disegnare una politica europea di contrasto alla povertà energetica efficace e mirata. A breve, inoltre, saranno rilasciati i dati ISTAT 2023 dell'indagine sulle spese delle famiglie, dati con i quali sarà possibile realizzare la stima OIPE sulla povertà energetica in Italia per il 2023" ha commentato Paola Valbonesi, Presidente OIPE.
A livello nazionale, gli ultimi dati OIPE raccontano un costante aumento dei prezzi energetici per i nuclei familiari: ammonta a poco meno di 2000 euro la spesa energetica media annua per le famiglie italiane, con un rincaro di più di 500 euro rispetto all'anno precedente, il che comporta che il 7,7% del totale, vale a dire 2 milioni di nuclei familiari, viva in una condizione di povertà energetica.
Il network. La 6° Plenaria è stata l'occasione per fare un punto sulla povertà energetica, per condividere i dati sul fenomeno nel nostro Paese e per presentare i nuovi progetti attivati dal Banco dell'energia per aiutare le famiglie più vulnerabili.
Fondazione Banco dell'energia dal 2016 a oggi ha raccolto e donato 13 milioni di euro a sostegno di circa 13.000 beneficiari.
All'evento, moderato da Massimo Sideri, sono intervenuti la Sottosegretaria di Stato al Ministero dell'Economia e delle Finanze, Lucia Albano; il Presidente di Banco dell'energia e di A2A, Roberto Tasca; il Presidente della LUISS Guido Carli, Luigi Gubitosi.
Hanno curato l'analisi di scenario il Presidente di IPSOS Italia, Nando Pagnoncelli e la Presidente di OIPE, Paola Valbonesi.
Nel corso dei lavori sono stati approfonditi i progetti realizzati dal Banco in collaborazione con i suoi partner; sono intervenuti Ugo Bressanello, Presidente di Domus de Luna; Luciano Calamaro, Segretario Generale della Croce Rossa Italiana; Francesco Castellone, Direttore Comunicazione e Relazioni Esterne di Iren; Monica Galdo, Società di San Vincenzo De Paoli; Simone Gamberini, Presidente di Legacoop; Stefano Goberti, Amministratore Delegato di Plenitude; Nicola Monti, Amministratore Delegato di Edison; Ermete Realacci, Presidente della Fondazione Symbola.
"Il governo italiano è impegnato su molti fronti per contrastare quella che viene definita una nuova povertà, la povertà energetica, e poter tutelare i cittadini nei loro bisogni, soprattutto nei bisogni primari. L'azione del governo si sostanzia in tre pilastri fondamentali: il sostegno alle famiglie, la ricerca di un'autonomia e di contrasto alla dipendenza energetica dall'estero e investimenti strutturali. Per quanto riguarda il sostegno alle famiglie, è un'azione che il governo ha cominciato a intraprendere già dalla prima legge di bilancio con uno stanziamento importantissimo, gran parte della manovra del 2023 era stata impegnata per il sostegno a famiglie e imprese sul tema del caro bollette e dell'energia, ricordiamo che erano 21 miliardi su 35 in totale. La manovra di bilancio del 2024 ha proseguito su questa linea perché ha previsto, e li prevede tuttora, diversi bonus e agevolazioni, inclusi i bonus bollette. Questa è la direzione che prendiamo, che vogliamo prendere e che continuiamo a sostenere. L'altro aspetto che ritengo importante sottolineare è il lavoro del Presidente del Consiglio Giorgia Meloni e di tutto il governo per poter superare quello che è il tema della dipendenza energetica dall'estero. La lotta alla povertà energetica è una sfida complessa, una delle sfide di questo secolo, ma attraverso questa strategia multiforme, lungimirante e sistemica che il governo sta perseguendo, sono certa che la giusta rotta è stata tracciata e proseguiremo con determinazione in questa direzione" ha detto nel suo intervento la Sottosegretaria di Stato al Ministero dell'Economia e delle Finanze, Lucia Albano.
"Il Manifesto 'Insieme per contrastare la povertà energetica' rappresenta la volontà condivisa di creare un modello di solidarietà trasversale, sempre più ampio per progettualità, partecipazione e continuità. Questa sesta Plenaria, che di anno in anno si rafforza, è motivo di orgoglio", commenta Roberto Tasca, Presidente del Banco dell'energia. "Con i progetti già realizzati siamo riusciti a dare sostegno a molte famiglie in difficoltà in tutta Italia e con le nuove iniziative siamo pronti a fare ancora di più nel prossimo anno: attività che spaziano dal sostegno economico alla formazione, rese possibili grazie alla collaborazione di numerose aziende, enti e realtà locali presenti sul territorio nazionale. Per questa ragione accogliamo con gratitudine le 8 nuove realtà che hanno deciso di unirsi ai firmatari del Manifesto. L'incontro di oggi è l'occasione per fare un bilancio dei risultati raggiunti ma anche per confermare il nostro impegno per ridurre le disuguaglianze, a partire da un accesso equo all'energia".
Ha commentato Luigi Gubitosi, Presidente LUISS Guido Carli: "La povertà è un grande problema della nostra società e in particolare sono un problema le disuguaglianze, che sono sempre più ampie. L'energia è una costante della nostra vita: io stesso ho sperimentato un black out prolungato qualche anno fa ed è incredibile come progressivamente tutto scompare e la vita moderna, le nostre abitudini sembrano cambiare drasticamente. Ci accorgiamo dell'importanza dell'elettricità quando non l'abbiamo. Ecco perché questa iniziativa - che vede i competitor sul mercato libero unirsi per affrontare il problema di coloro che altrimenti verrebbero lasciati indietro - diventa fondamentale. Ci sono però dei nodi da risolvere e uno di questi è anche la mancanza di dati strutturali sul tema della povertà energetica, perché le informazioni tra i Paesi non sono omogenee e vanno messe a fattor comune, creando indicatori in grado di darci la reale dimensione dei problemi. Ed è qui che la Luiss ha l'ambizione, il piacere e l'onore di dare il suo contributo, collaborando alla ricerca e all'analisi dei dati. Lo facciamo in tanti altri campi da tempo, sarà importante farlo anche in questo settore".
30 nuovi progetti. Per continuare a offrire aiuto economico e formativo sul tema della povertà energetica, Banco dell'energia realizzerà 30 nuovi progetti nel 2025 a sostegno di famiglie vulnerabili su tutto il territorio nazionale.
Lo studio IPSOS. Durante l'assemblea è stata presentata l'indagine realizzata da Ipsos in collaborazione con Banco dell'energia, da cui emerge che l'attenzione verso i consumi energetici resta un tema molto rilevante: il 40% delle famiglie guarda con attenzione anche alle strategie di risparmio sulle bollette e questo nonostante solo un italiano su cinque (22%) dichiari di aver messo in atto consumi improntati all'efficienza.
Il timore di non poter pagare le bollette di luce e gas preoccupa il 16% degli italiani. Una percentuale inferiore a quella del 2022. Se due anni fa era infatti una famiglia su due ad avere una "preoccupazione molto sentita", oggi parliamo di meno di una famiglia su tre. Per il 58% degli italiani la povertà energetica è un problema che tocca da vicino il nostro Paese. Tuttavia, solo un italiano su cinque (21%) dichiara di possedere una conoscenza approfondita del problema, mentre il 41% ne ha solo sentito parlare. Da qui deriva la difficoltà nel definire l'entità del fenomeno: secondo gli italiani, circa il 20% delle famiglie è attualmente colpito dalla povertà energetica.
Nando Pagnoncelli, Presidente Ipsos Italia, commenta: "I risultati dello studio tratteggiano l'immagine di un Paese che sta reagendo alle sfide economiche, pur consapevole di dover ancora affrontare un periodo di grandi incertezze. Il fenomeno della povertà energetica rimane un nodo critico, con il quale gli italiani hanno però poca familiarità. È sicuramente importante intensificare gli sforzi formativi per aumentare la consapevolezza di queste tematiche tra i cittadini, rendendoli pienamente consci della reale entità del problema e di come individualmente si possa contribuire a fare scelte coerenti con obiettivi personali e collettivi. Sotto questa prospettiva, le Comunità Energetiche Rinnovabili potrebbero rappresentare una soluzione valida e ricca di potenzialità per affrontare anche questo problema, sebbene sia imprescindibile un significativo supporto da parte delle istituzioni e delle aziende per abbattere le attuali barriere percepite".
L'apertura degli italiani verso le CER, infatti, si conferma elevata (57%), una propensione alimentata principalmente dalla prospettiva di risparmi economici e dalla possibilità di prevenire e combattere la povertà energetica, anche se secondo gli italiani un freno alla loro diffusione è rappresentato dagli ostacoli economici iniziali e dalle complessità amministrative, a cui si aggiunge limitata familiarità con il tema (12% nel 2024 vs 9% nel 2023).
"OIPE, in collaborazione con Banco dell'Energia, sta replicando con opportuni aggiustamenti, su dati EU - HBS per gli anni 2010-2015-2020, la stima della povertà energetica realizzata per l'Italia anche per altri paesi europei. I risultati preliminari di tale stima mettono in luce come il problema povertà energetica sia molto rilevante per vari paesi europei. Con ulteriori verifiche sul lavoro empirico, ora solo preliminare, l'obiettivo è quello di mappare la povertà energetica nei diversi paesi membri, possibilmente arrivando (come fatto per l'Italia) alla misurazione regionale: tale mappatura rappresenta lo strumento necessario per poter disegnare una politica europea di contrasto alla povertà energetica efficace e mirata. A breve, inoltre, saranno rilasciati i dati ISTAT 2023 dell'indagine sulle spese delle famiglie, dati con i quali sarà possibile realizzare la stima OIPE sulla povertà energetica in Italia per il 2023" ha commentato Paola Valbonesi, Presidente OIPE.
A livello nazionale, gli ultimi dati OIPE raccontano un costante aumento dei prezzi energetici per i nuclei familiari: ammonta a poco meno di 2000 euro la spesa energetica media annua per le famiglie italiane, con un rincaro di più di 500 euro rispetto all'anno precedente, il che comporta che il 7,7% del totale, vale a dire 2 milioni di nuclei familiari, viva in una condizione di povertà energetica.
Il network. La 6° Plenaria è stata l'occasione per fare un punto sulla povertà energetica, per condividere i dati sul fenomeno nel nostro Paese e per presentare i nuovi progetti attivati dal Banco dell'energia per aiutare le famiglie più vulnerabili.
Fondazione Banco dell'energia dal 2016 a oggi ha raccolto e donato 13 milioni di euro a sostegno di circa 13.000 beneficiari.
All'evento, moderato da Massimo Sideri, sono intervenuti la Sottosegretaria di Stato al Ministero dell'Economia e delle Finanze, Lucia Albano; il Presidente di Banco dell'energia e di A2A, Roberto Tasca; il Presidente della LUISS Guido Carli, Luigi Gubitosi.
Hanno curato l'analisi di scenario il Presidente di IPSOS Italia, Nando Pagnoncelli e la Presidente di OIPE, Paola Valbonesi.
Nel corso dei lavori sono stati approfonditi i progetti realizzati dal Banco in collaborazione con i suoi partner; sono intervenuti Ugo Bressanello, Presidente di Domus de Luna; Luciano Calamaro, Segretario Generale della Croce Rossa Italiana; Francesco Castellone, Direttore Comunicazione e Relazioni Esterne di Iren; Monica Galdo, Società di San Vincenzo De Paoli; Simone Gamberini, Presidente di Legacoop; Stefano Goberti, Amministratore Delegato di Plenitude; Nicola Monti, Amministratore Delegato di Edison; Ermete Realacci, Presidente della Fondazione Symbola.
"Il governo italiano è impegnato su molti fronti per contrastare quella che viene definita una nuova povertà, la povertà energetica, e poter tutelare i cittadini nei loro bisogni, soprattutto nei bisogni primari. L'azione del governo si sostanzia in tre pilastri fondamentali: il sostegno alle famiglie, la ricerca di un'autonomia e di contrasto alla dipendenza energetica dall'estero e investimenti strutturali. Per quanto riguarda il sostegno alle famiglie, è un'azione che il governo ha cominciato a intraprendere già dalla prima legge di bilancio con uno stanziamento importantissimo, gran parte della manovra del 2023 era stata impegnata per il sostegno a famiglie e imprese sul tema del caro bollette e dell'energia, ricordiamo che erano 21 miliardi su 35 in totale. La manovra di bilancio del 2024 ha proseguito su questa linea perché ha previsto, e li prevede tuttora, diversi bonus e agevolazioni, inclusi i bonus bollette. Questa è la direzione che prendiamo, che vogliamo prendere e che continuiamo a sostenere. L'altro aspetto che ritengo importante sottolineare è il lavoro del Presidente del Consiglio Giorgia Meloni e di tutto il governo per poter superare quello che è il tema della dipendenza energetica dall'estero. La lotta alla povertà energetica è una sfida complessa, una delle sfide di questo secolo, ma attraverso questa strategia multiforme, lungimirante e sistemica che il governo sta perseguendo, sono certa che la giusta rotta è stata tracciata e proseguiremo con determinazione in questa direzione" ha detto nel suo intervento la Sottosegretaria di Stato al Ministero dell'Economia e delle Finanze, Lucia Albano.
"Il Manifesto 'Insieme per contrastare la povertà energetica' rappresenta la volontà condivisa di creare un modello di solidarietà trasversale, sempre più ampio per progettualità, partecipazione e continuità. Questa sesta Plenaria, che di anno in anno si rafforza, è motivo di orgoglio", commenta Roberto Tasca, Presidente del Banco dell'energia. "Con i progetti già realizzati siamo riusciti a dare sostegno a molte famiglie in difficoltà in tutta Italia e con le nuove iniziative siamo pronti a fare ancora di più nel prossimo anno: attività che spaziano dal sostegno economico alla formazione, rese possibili grazie alla collaborazione di numerose aziende, enti e realtà locali presenti sul territorio nazionale. Per questa ragione accogliamo con gratitudine le 8 nuove realtà che hanno deciso di unirsi ai firmatari del Manifesto. L'incontro di oggi è l'occasione per fare un bilancio dei risultati raggiunti ma anche per confermare il nostro impegno per ridurre le disuguaglianze, a partire da un accesso equo all'energia".
Ha commentato Luigi Gubitosi, Presidente LUISS Guido Carli: "La povertà è un grande problema della nostra società e in particolare sono un problema le disuguaglianze, che sono sempre più ampie. L'energia è una costante della nostra vita: io stesso ho sperimentato un black out prolungato qualche anno fa ed è incredibile come progressivamente tutto scompare e la vita moderna, le nostre abitudini sembrano cambiare drasticamente. Ci accorgiamo dell'importanza dell'elettricità quando non l'abbiamo. Ecco perché questa iniziativa - che vede i competitor sul mercato libero unirsi per affrontare il problema di coloro che altrimenti verrebbero lasciati indietro - diventa fondamentale. Ci sono però dei nodi da risolvere e uno di questi è anche la mancanza di dati strutturali sul tema della povertà energetica, perché le informazioni tra i Paesi non sono omogenee e vanno messe a fattor comune, creando indicatori in grado di darci la reale dimensione dei problemi. Ed è qui che la Luiss ha l'ambizione, il piacere e l'onore di dare il suo contributo, collaborando alla ricerca e all'analisi dei dati. Lo facciamo in tanti altri campi da tempo, sarà importante farlo anche in questo settore".
30 nuovi progetti. Per continuare a offrire aiuto economico e formativo sul tema della povertà energetica, Banco dell'energia realizzerà 30 nuovi progetti nel 2025 a sostegno di famiglie vulnerabili su tutto il territorio nazionale.
Settori: Energia
Parole chiave: Energia
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