Il nuovo Presidente del Consiglio Nazionale degli Ingegneri
Da Bari il nuovo Presidente del Consiglio Nazionale degli Ingegneri. Intervista ad Angelo Domenico Perrini
A seguito delle elezioni regionali svoltesi il 17 ottobre, il nuovo Consiglio Nazionale degli Inegneri, riunitosi il successivo 7 dicembre, ha provveduto all'assegnazione delle cariche ai 15 Consiglieri nazionali eletti, nominando Presidente Angelo Domenico Perrini, Vicepresidente Vicario Remo Vaudano, Vicepresidente Elio Masciovecchio, Consigliere Segretario Giuseppe Maria Margiotta e Consigliere Tesoriere Irene Sassetti.
Gli altri dieci Consiglieri sono: Carla Cappiello, Sandro Catta, Ippolita Chiarolini, Domenico Condelli, Edoardo Cosenza, Felice Antonio Monaco, Tiziana Petrillo, Alberto Romagnoli, Deborah Savio, Luca Scappini.
La nuova compagine rimarrà in carica per un quinquennio, fino al 2027, e garantisce l'opportuna, forte continuità con la gestione della precedente consiliatura presieduta da Armando Zambrano, testimoniata dalla nomina a vicario dell'ing. Vaudano, che come l'ing. Perrini faceva parte del precedente Consiglio.
All'atto della nomina il nuovo Presidente, ringraziando i Colleghi per la fiducia accordata, si è espresso chiaramente in tal senso, dicendo:
"Desidero ringraziare i Consiglieri che mi hanno votato accordandomi la loro fiducia. Considero una grande responsabilità raccogliere il testimone del Presidente Armando Zambrano che, nel corso di due consiliature, ha letteralmente cambiato il volto del CNI.
Assieme a tutti i colleghi del Consiglio Nazionale faremo quanto è necessario per portare avanti gli interessi della categoria in un momento complesso per la professione, anche in relazione a norme non ancora rese stabili".
Nato ad Alberobello (Ba) nel '48 e laureatosi in Ingegneria Elettrotecnica presso l'Università degli Studi di Bari, Perrini è un grande esperto della professione dell'ingegnere, per averla praticata da sempre, e conosce pertanto molto bene le problematiche della categoria, essendo stato, tra l'altro, Presidente dell'Ordine degli Ingegneri di Bari dal 2009 al 2016 e Consigliere del CNI con delega alla Formazione Universitaria ed alla organizzazione dell'Albo Professionale.
È dunque la persona più indicata per portare a compimento la transizione, si può dire storica, avviata e voluta dal precedente Consiglio, guidato da Armando Zambrano, che in dieci anni ha rinnovato profondamente la struttura e potenziato l'opera del CNI.
Questo per supportare con forza, ulteriore e crescente, gli impegni e le attività multidisciplinari e interconnesse che gli ingegneri sono chiamati a svolgere nell'attuale, difficile congiuntura.
Ciò operando nuove scelte e consolidando le precedenti per aiutare gli ingegneri nello svolgimento dei lavori sempre più complessi loro assegnati, in continuità con lo sforzo e dedizione che ha caratterizzato la precedente azione.
A tal fine approfondendo le questioni, analizzando il perché delle criticità che affliggono e rallentano la crescita, proponendo gli opportuni rimedi, di cui il neo Presidente ha fatto cenno rispondendo ad alcune domande rivoltegli dalla Redazione, ed erogando conseguentemente un numero crescente di servizi a beneficio degli iscritti.
Codice dei contratti
La prima domanda posta dalla rivista ha riguardato un problema di grande attualità. La riforma del Codice dei contratti pubblici, in attuazione della legge 21 giugno 2022, n. 78, per affrontare il quale il Consiglio dei Ministri ha approvato, in esame preliminare, un decreto legislativo lo scorso 16 dicembre, su cui Perrini si è espresso molto negativamente.
"La bozza presentata - ha affermato il Presidente - rappresenta un grande passo indietro rispetto alle conquiste che i professionisti avevano conseguito in merito alla realizzazione delle opere pubbliche. La criticità maggiore riguarda la cancellazione della centralità della progettazione, fondamentale per garantire una buona qualità delle opere realizzate.
Tornano poi ad essere assai confusi i confini tra i ruoli di chi agisce all'interno della Pubblica Amministrazione e i professionisti esterni.
Come se non bastasse, sono svaniti i riferimenti ai metodi di calcolo dei corrispettivi spettanti ai professionisti che, fino ad oggi, tenevano conto del cosiddetto Decreto Parametri (n.d.r. concernente la determinazione dei parametri per la liquidazione da parte di un organo giurisdizionale dei compensi per le professioni regolamentate di cui alla legge 2012/27), la cui approvazione a suo tempo ha comportato un grande lavoro di interlocuzione politica da parte dei Consigli Nazionali.
Infine, dalla lettura del testo si evince che l'aggiudicazione delle opere da realizzare basate sul progetto di fattibilità tecnica ed economica, che prima era solo un'opzione, ora diventa la regola. Il che comporta l'uso generalizzato dell'appalto integrato, ossia l'affidamento all'impresa sia della progettazione esecutiva che dell'esecuzione dell'opera.
È di tutta evidenza che il testo pubblicato risulta lacunoso in molte parti; necessariamente dovrà essere emendato e completato nel corso del suo iter di approvazione che si preannuncia lungo.
In sede di discussione - ha proseguito il Presidente - il CNI porterà avanti una battaglia senza esclusione di colpi, incentrata soprattutto sul ripristino della centralità del progetto. Non si è lottato per anni per assistere poi inermi a un inaccettabile passo indietro".
All'interno dell'articolo:
- Bonus edilizi
- Tutela del territorio
- Ponte sullo stretto
- Formazione Universitaria
- Equo compenso
In allegato, è possibile scaricare il pdf completo dell'intervista.
La nuova compagine rimarrà in carica per un quinquennio, fino al 2027, e garantisce l'opportuna, forte continuità con la gestione della precedente consiliatura presieduta da Armando Zambrano, testimoniata dalla nomina a vicario dell'ing. Vaudano, che come l'ing. Perrini faceva parte del precedente Consiglio.
All'atto della nomina il nuovo Presidente, ringraziando i Colleghi per la fiducia accordata, si è espresso chiaramente in tal senso, dicendo:
"Desidero ringraziare i Consiglieri che mi hanno votato accordandomi la loro fiducia. Considero una grande responsabilità raccogliere il testimone del Presidente Armando Zambrano che, nel corso di due consiliature, ha letteralmente cambiato il volto del CNI.
Assieme a tutti i colleghi del Consiglio Nazionale faremo quanto è necessario per portare avanti gli interessi della categoria in un momento complesso per la professione, anche in relazione a norme non ancora rese stabili".
Nato ad Alberobello (Ba) nel '48 e laureatosi in Ingegneria Elettrotecnica presso l'Università degli Studi di Bari, Perrini è un grande esperto della professione dell'ingegnere, per averla praticata da sempre, e conosce pertanto molto bene le problematiche della categoria, essendo stato, tra l'altro, Presidente dell'Ordine degli Ingegneri di Bari dal 2009 al 2016 e Consigliere del CNI con delega alla Formazione Universitaria ed alla organizzazione dell'Albo Professionale.
È dunque la persona più indicata per portare a compimento la transizione, si può dire storica, avviata e voluta dal precedente Consiglio, guidato da Armando Zambrano, che in dieci anni ha rinnovato profondamente la struttura e potenziato l'opera del CNI.
Questo per supportare con forza, ulteriore e crescente, gli impegni e le attività multidisciplinari e interconnesse che gli ingegneri sono chiamati a svolgere nell'attuale, difficile congiuntura.
Ciò operando nuove scelte e consolidando le precedenti per aiutare gli ingegneri nello svolgimento dei lavori sempre più complessi loro assegnati, in continuità con lo sforzo e dedizione che ha caratterizzato la precedente azione.
A tal fine approfondendo le questioni, analizzando il perché delle criticità che affliggono e rallentano la crescita, proponendo gli opportuni rimedi, di cui il neo Presidente ha fatto cenno rispondendo ad alcune domande rivoltegli dalla Redazione, ed erogando conseguentemente un numero crescente di servizi a beneficio degli iscritti.
Codice dei contratti
La prima domanda posta dalla rivista ha riguardato un problema di grande attualità. La riforma del Codice dei contratti pubblici, in attuazione della legge 21 giugno 2022, n. 78, per affrontare il quale il Consiglio dei Ministri ha approvato, in esame preliminare, un decreto legislativo lo scorso 16 dicembre, su cui Perrini si è espresso molto negativamente.
"La bozza presentata - ha affermato il Presidente - rappresenta un grande passo indietro rispetto alle conquiste che i professionisti avevano conseguito in merito alla realizzazione delle opere pubbliche. La criticità maggiore riguarda la cancellazione della centralità della progettazione, fondamentale per garantire una buona qualità delle opere realizzate.
Tornano poi ad essere assai confusi i confini tra i ruoli di chi agisce all'interno della Pubblica Amministrazione e i professionisti esterni.
Come se non bastasse, sono svaniti i riferimenti ai metodi di calcolo dei corrispettivi spettanti ai professionisti che, fino ad oggi, tenevano conto del cosiddetto Decreto Parametri (n.d.r. concernente la determinazione dei parametri per la liquidazione da parte di un organo giurisdizionale dei compensi per le professioni regolamentate di cui alla legge 2012/27), la cui approvazione a suo tempo ha comportato un grande lavoro di interlocuzione politica da parte dei Consigli Nazionali.
Infine, dalla lettura del testo si evince che l'aggiudicazione delle opere da realizzare basate sul progetto di fattibilità tecnica ed economica, che prima era solo un'opzione, ora diventa la regola. Il che comporta l'uso generalizzato dell'appalto integrato, ossia l'affidamento all'impresa sia della progettazione esecutiva che dell'esecuzione dell'opera.
È di tutta evidenza che il testo pubblicato risulta lacunoso in molte parti; necessariamente dovrà essere emendato e completato nel corso del suo iter di approvazione che si preannuncia lungo.
In sede di discussione - ha proseguito il Presidente - il CNI porterà avanti una battaglia senza esclusione di colpi, incentrata soprattutto sul ripristino della centralità del progetto. Non si è lottato per anni per assistere poi inermi a un inaccettabile passo indietro".
All'interno dell'articolo:
- Bonus edilizi
- Tutela del territorio
- Ponte sullo stretto
- Formazione Universitaria
- Equo compenso
In allegato, è possibile scaricare il pdf completo dell'intervista.
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Fonte: La Termotecnica gennaio-febbraio 2023
Settori: Termotecnica industriale
Parole chiave: Termotecnica
- Ennio Macchi