Il Regolamento europeo sulla intelligenza artificiale, lineamenti generali e possibili applicazioni alla meccanica e alla industria del biogas
Polettini Fabio - Studio Legale Polettini
Stiamo vivendo in un periodo molto particolare della Storia, nel quale si concentrano diversi aspetti, per un certo verso, davvero inediti, se rapportati alla condizione di una loro contemporanea presenza: il salto impressionante che lo sviluppo tecnologico sta determinando con i computers quantistici (che sfruttano le leggi della fisica e della meccanica quantistica) e con l'intelligenza artificiale, il ritorno della conflittualità, anche armata (guerre), fra le vecchie e nuove potenze (che impone una politica meno globalizzata quanto alle catene del valore e più orientata alla riduzione dei rischi e delle dipendenze.
Ecco, allora, il Regolamento Europeo sulle materie prime critiche n. 1252/2024 ed il rafforza-mento dei Poteri Speciali-golden power- del Governo nelle operazioni economiche aventi ad oggetto attività di interesse per la sicurezza dello Stato), le sfide poste dalla ricerca e tecnologia nel segmento dello Spazio, nuovo dominio in cui ai tradizionali attori statuali si sommano, adesso, anche nuovi protagonisti privati di grandi dimensioni.
Di questi tre nuovi fattori l'intelligenza artificiale è quello destinato, prevedibilmente, ad avere il più immediato impatto nella vita quotidiana di ciascuno di noi e nel segmento delle applicazioni industriali, ivi compreso quello dell'energia e della meccanica.
Nel 1979 veniva pubblicato un lavoro filosofico che in quel tempo passò un po' inosservato: "Il principio di responsabilità" di Hans Jonas, uno degli allievi di Martin Heidegger, il filosofo a cui dobbiamo acute riflessioni sull'Essere e sulla Tecnica che ancora oggi ci sollecitano.
Voglio leggervi le prime righe di questo saggio di Jonas che bene tematizzano l'argomento di cui vado trattando.
Come avete appena ascoltato, la dimensione etica (che attiene al Bene ed al Male di un certo comportamento umano) esordisce in tutta la sua inequivoca centralità nelle problematiche che afferiscono alla Tecnologia e, dunque, ad una parte di essa attualmente super potenziata come è l'IA.
Senza alcuna velleità di volermi addentrare in discipline a me non pertinenti, varrebbe, però, la pena di definire preliminarmente che cosa si intende con "Intelligenza Artificiale".
Ho voluto rifarmi a due definizioni; l'una tratta dal volume del prof. Nello Cristianini (do-cente di Intelligenza artificiale all'Università di Bath, Inghilterra, Contea di Somerset) "Machina sapiens" (edito da Mulino, 2024), per il quale la IA è " La scienza e l'arte di costruire macchine che possono agire, imparare, ragionare, perseguendo obiettivi in modo autonomo, adattandosi a situazioni impreviste"; l'altra, tratta dall'art.3, 1 para-grafo, del Regolamento Europeo (che attende la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della UE, a breve, per diventare efficace e vincolante in tutti gli Stati dell'Unione) che definisce Sistema di IA "un sistema automatizzato progettato per funzionare con livelli di autonomia variabili e che può presentare adattabilità dopo la diffusione e che, per obiettivi espliciti od impliciti, deduce dall'input che riceve come generare output quali previsioni, contenuti, raccomandazioni o decisioni, che possono influenzare ambienti fi-sici o virtuali".
Ebbene, confrontando le due esplicitazioni, cogliamo due elementi che, a vario titolo, sono in esse implicati:
1) la capacità tecnologica della macchina/sistema di operare in modo deduttivo ed elaborativo (al fine di produrre previsioni, raccomandazioni, eccetera), quindi, attraverso processi di apprendimento logico matematico-statistico e
2) l'autonomia, rispetto all'intervento umano, nell'esecuzione delle attività richieste, al punto di essere in grado di adattarsi da sé medesima.
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Di questi tre nuovi fattori l'intelligenza artificiale è quello destinato, prevedibilmente, ad avere il più immediato impatto nella vita quotidiana di ciascuno di noi e nel segmento delle applicazioni industriali, ivi compreso quello dell'energia e della meccanica.
Nel 1979 veniva pubblicato un lavoro filosofico che in quel tempo passò un po' inosservato: "Il principio di responsabilità" di Hans Jonas, uno degli allievi di Martin Heidegger, il filosofo a cui dobbiamo acute riflessioni sull'Essere e sulla Tecnica che ancora oggi ci sollecitano.
Voglio leggervi le prime righe di questo saggio di Jonas che bene tematizzano l'argomento di cui vado trattando.
Come avete appena ascoltato, la dimensione etica (che attiene al Bene ed al Male di un certo comportamento umano) esordisce in tutta la sua inequivoca centralità nelle problematiche che afferiscono alla Tecnologia e, dunque, ad una parte di essa attualmente super potenziata come è l'IA.
Senza alcuna velleità di volermi addentrare in discipline a me non pertinenti, varrebbe, però, la pena di definire preliminarmente che cosa si intende con "Intelligenza Artificiale".
Ho voluto rifarmi a due definizioni; l'una tratta dal volume del prof. Nello Cristianini (do-cente di Intelligenza artificiale all'Università di Bath, Inghilterra, Contea di Somerset) "Machina sapiens" (edito da Mulino, 2024), per il quale la IA è " La scienza e l'arte di costruire macchine che possono agire, imparare, ragionare, perseguendo obiettivi in modo autonomo, adattandosi a situazioni impreviste"; l'altra, tratta dall'art.3, 1 para-grafo, del Regolamento Europeo (che attende la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della UE, a breve, per diventare efficace e vincolante in tutti gli Stati dell'Unione) che definisce Sistema di IA "un sistema automatizzato progettato per funzionare con livelli di autonomia variabili e che può presentare adattabilità dopo la diffusione e che, per obiettivi espliciti od impliciti, deduce dall'input che riceve come generare output quali previsioni, contenuti, raccomandazioni o decisioni, che possono influenzare ambienti fi-sici o virtuali".
Ebbene, confrontando le due esplicitazioni, cogliamo due elementi che, a vario titolo, sono in esse implicati:
1) la capacità tecnologica della macchina/sistema di operare in modo deduttivo ed elaborativo (al fine di produrre previsioni, raccomandazioni, eccetera), quindi, attraverso processi di apprendimento logico matematico-statistico e
2) l'autonomia, rispetto all'intervento umano, nell'esecuzione delle attività richieste, al punto di essere in grado di adattarsi da sé medesima.
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Fonte: mcTER Biometano-Biogas-Biomasse - Milano giugno 2024
Settori: Biocarburanti, Bioenergia, Biogas, Biomasse, Biometano, Combustibili, Efficienza energetica industriale, GAS, Rinnovabili
- Marco Bellini
- CIB - Consorzio Italiano BioGas
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