La richiesta di ridurre l'impronta carbonica dello shipping è alta e proviene dal pubblico, dai governi e da diverse organizzazioni internazionali. Il settore genera oltre un miliardo di tonnellate di CO2 all'anno e nonostante rappresenti meno del 3% delle emissioni globali e sia considerato "hard to abate ", il dibattito non riguarda più se il settore debba decarbonizzarsi o meno, ma piuttosto quanto velocemente e in che misura farlo. - Lo scenario normativo - Il mondo dello shipping - Il metanolo come vettore energetico marino - I porti
Metanolo
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Articoli e news su Metanolo
Il metanolo (o alcool metilico, CH3OH) è uno dei composti più utilizzati nell'industria chimica e farmaceutica, nonché nei processi di produzione di idrocarburi sintetici, con un mercato in continua espansione. Oggi la produzione mondiale (90 milioni di tonnellate all'anno) deriva in modo pressoché esclusivo dai combustibili fossili: il 65% da gas naturale, attraverso processi cosiddetti di steam reforming, e il 35% dal carbone attraverso processi di gassificazione.
Pubblicato su Joule uno studio di Università di Torino, Università di Trieste, ICCOM- CNR, Rice University (USA), Czech Advanced Technology and Research Institute di Olomouc (Repubblica Ceca), Politecnico di Milano e Istituto Italiano di Tecnologia. Sviluppate nuove metodologie per sfruttare il solare termico ad alta temperatura usando fotocatalizzatori che siano in grado di utilizzare in maniera efficace la luce solare per produrre carburanti molecolari (come l'idrogeno verde) e sostanze chimiche (come il metanolo) con processi a basso impatto ambientale.
Ad Aabenraa, in Danimarca, stiamo costruendo un impianto PtX situato accanto al nostro parco fotovoltaico di Kassø. L'impianto PtX fornirà il primo carburante per la prima nave container al mondo alimentata con e-metanolo.
I diversi carburanti per il trasporto navale presentano diversi percorsi verso una maggiore sostenibilità. Oltre all'idrogeno verde, nelle diverse forme compresso, liquido, come ammoniaca o come metanolo, anche il gasolio marino e l'olio combustibile sono suscettibili di essere sostituiti nel tempo da soluzioni completamente green.
La disparità tra i tempi caratteristici delle attività antropiche e quelle naturali è il principale aspetto di non sostenibilità dell'attuale sistema produttivo. Le fonti di natura fossile sono ad oggi le principali materie prime utilizzate per la produzione di energia e di beni di consumo che a loro volta, quando utilizzati, danno luogo ad emissioni difficilmente riassorbite dai processi naturali come la fotosintesi, e/o a materiali di scarto che necessitano di smaltimento.
Sebbene appaia evidente la necessità di una riduzione del contributo delle fonti fossili nei sistemi di generazione elettrica, nel breve periodo la dipendenza da queste fonti sarà ancora significativa. Risulta pertanto fondamentale sviluppare tecnologie in grado almeno di ridurne l'uso e, di conseguenza, le emissioni di CO2 in atmosfera, garantendo una graduale transizione verso una società decarbonizzata. In questo contesto assumono particolare importanza le tecnologie power-to-X, in grado di produrre combustibili liquidi o gassosi ad alta densità energetica, sfruttando l'energia prodotta dalle fonti rinnovabili (FER) [1]. In particolare, tra le diverse tecnologie power-to-X, questo lavoro prende in esame la tecnologia power-to-methanol. Il metanolo è considerato uno dei combustibili più promettenti.
Livorno, 17 luglio 2019 - Eni ha illustrato ieri al sindaco del comune di Collesalvetti, Adelino Antolini, e oggi al sindaco di Livorno Luca Salvetti il progetto di studio per la realizzazione di un nuovo impianto all'interno della raffineria Eni di Livorno. Qui nei prossimi anni potrebbe essere realizzato un innovativo impianto che trasforma i rifiuti solidi urbani e la plastica non riciclabile in carburanti e intermedi per la produzione di plastiche pregiate. Un processo nuovo industriale nel segno dell'economia circolare, che utilizza uno schema industriale già noto all'industria petrolifera, con impianti di gassificazione di materie prime fossili già presenti in Italia.
San Donato Milanese, Milano, 10 giugno 2019 - Trasformare i rifiuti in nuova energia, idrogeno e metanolo. È l'obiettivo congiunto di Eni e Maire Tecnimont (attraverso la propria controllata per la chimica verde NextChem), che hanno sottoscritto un accordo di partnership per lo studio e realizzazione di una tecnologia di conversione, tramite gassificazione ad alta temperatura e a bassissimo impatto ambientale, di rifiuti solidi urbani e plastiche non riciclabili per la produzione idrogeno e metanolo.
Nel presente lavoro è analizzato il ruolo che le fonti nucleari e rinnovabili possono avere nella produzione di metanolo (MeOH), materia di base per produrre materiali artificiali, come gli idrocarburi, i combustibili liquidi sintetici, i prodotti petrolchimici e farmaceutici. Lo studio propone di utilizzare le sinergie tra le fonti primarie di energia (biomasse, combustibili fossili, energia nucleare ed energie rinnovabili) allo scopo di garantire sia sicurezza e efficienza energetica che avviare la transizione a una economia neutra al carbonio.