Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e transizione ecologica: significato e quali investimenti sono previsti
Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza si pone tra gli obiettivi quello dare nuovi stimoli al Paese incoraggiando una transizione ecologica e digitale
Il PNRR rappresenta una grande opportunità per il nostro Paese e per l'intera economia europea: l'idea alla base del Piano è, infatti, quella di favorire un cambiamento strutturale dell'economia, gettando le basi per un nuovo modello che contrasti le diseguaglianze di genere, territoriali e generazionali.
Il Piano si sviluppa intorno a tre assi strategici condivisi a livello europeo: digitalizzazione e innovazione, transizione ecologica e inclusione sociale. Si tratta quindi di un intervento che intende riparare i danni economici e sociali della crisi pandemica, contribuire a risolvere le debolezze strutturali dell'economia italiana e accompagnare il Paese su un percorso di transizione ecologica e ambientale.
Cosa si intende con transizione ecologica?
Questa espressione identifica l'insieme delle azioni rivolte alla sostenibilità dell'economia: favorire, ad esempio, il passaggio da un sistema basato sulle fonti energetiche inquinanti a un modello virtuoso incentrato sulle fonti green. Un altro esempio è rappresentato dalla Rivoluzione Verde (Green Revolution), un innovativo approccio alle colture agricole che, puntando su nuovi mezzi e tecniche di coltivazione, consentirà un incremento significativo della produzione.
Gli obiettivi finali sono quelli di sfamare la crescente popolazione del pianeta e raggiungere la neutralità carbonica e climatica (le cosiddette "emissioni zero") entro la scadenza del 2050, come deciso dal parlamento Europeo lo scorso anno.
Transizione ecologica: gli obiettivi degli investimenti previsti nel PNRR
Nel campo della transizione ecologica e della mobilità intelligente, l'Italia si impegnerà a realizzare investimenti strategici con i seguenti obiettivi:
- Aumentare la quota di energie rinnovabili, cercando di raggiungere un obiettivo del 30% sul consumo finale, e ridurre la dipendenza dalle tecnologie rinnovabili importate;
- Sfruttare l'enorme potenziale offerto dalle strutture "a scala di utilità", che richiedono tuttavia riforme della regolamentazione del mercato per raggiungere il loro pieno potenziale e incentivare l'utilizzo di impianti rinnovabili on e offshore. Focus anche sulle reti intelligenti di distribuzione dell'energia elettrica, che dovrebbero diventare più digitali e flessibili rispetto al passato;
- Rafforzare le reti infrastrutturali e sostenere la mobilità intelligente. Nel campo della mobilità intelligente, il PNRR pone l'accento sullo sviluppo dei treni ad alta velocità;
- Sviluppare mezzi di trasporto locali più sostenibili. Lo sviluppo di trasporti pubblici più veloci dovrebbe raggiungere l'ambizioso obiettivo di spostare il 10% del traffico automobilistico sui trasporti pubblici, generando un minore impatto ambientale;
- Incentivare l'uso dell'idrogeno. Per quanto riguarda l'idrogeno, l'obiettivo più ambizioso previsto dal PNRR in questa direzione è rappresentato dalla creazione di "valli dell'idrogeno" in aree specifiche del Paese dove l'economia potrebbe fare più affidamento sull'idrogeno;
- Promuovere la transizione ecologica. È prioritario lo sviluppo di una leadership internazionale impegnata nella ricerca sulla transizione ecologica, visto anche il ruolo strategico dell'Italia nel Mediterraneo, che potrebbe rendere il Paese un punto nevralgico per i nuovi mercati emergenti nel processo di transizione.
A tal fine viene promossa la ricerca sui settori delle batterie, dell'eolico e del solare attraverso collaborazioni con altri paesi europei come Francia e Germania, che potrebbero favorire lo sviluppo di una rete di ricerca europea.
Oltre alle scelte e agli investimenti effettuati a livello nazionale e di pubblica utilità, anche i singoli cittadini e le imprese saranno chiamati a fare la propria parte con scelte green.
Dall'efficienza energetica alla mobilità, dalla sicurezza alla riqualificazione degli spazi, questo Piano ci darà l'opportunità di "ridisegnare" le città realizzando le cosiddette Smart City: spazi ecosostenibili sia dal punto di vista energetico, sia da quello sociale, in cui grazie all'utilizzo delle tecnologie digitali sarà possibile realizzare efficienti infrastrutture al servizio dell'uomo.
Il Piano si sviluppa intorno a tre assi strategici condivisi a livello europeo: digitalizzazione e innovazione, transizione ecologica e inclusione sociale. Si tratta quindi di un intervento che intende riparare i danni economici e sociali della crisi pandemica, contribuire a risolvere le debolezze strutturali dell'economia italiana e accompagnare il Paese su un percorso di transizione ecologica e ambientale.
Cosa si intende con transizione ecologica?
Questa espressione identifica l'insieme delle azioni rivolte alla sostenibilità dell'economia: favorire, ad esempio, il passaggio da un sistema basato sulle fonti energetiche inquinanti a un modello virtuoso incentrato sulle fonti green. Un altro esempio è rappresentato dalla Rivoluzione Verde (Green Revolution), un innovativo approccio alle colture agricole che, puntando su nuovi mezzi e tecniche di coltivazione, consentirà un incremento significativo della produzione.
Gli obiettivi finali sono quelli di sfamare la crescente popolazione del pianeta e raggiungere la neutralità carbonica e climatica (le cosiddette "emissioni zero") entro la scadenza del 2050, come deciso dal parlamento Europeo lo scorso anno.
Transizione ecologica: gli obiettivi degli investimenti previsti nel PNRR
Nel campo della transizione ecologica e della mobilità intelligente, l'Italia si impegnerà a realizzare investimenti strategici con i seguenti obiettivi:
- Aumentare la quota di energie rinnovabili, cercando di raggiungere un obiettivo del 30% sul consumo finale, e ridurre la dipendenza dalle tecnologie rinnovabili importate;
- Sfruttare l'enorme potenziale offerto dalle strutture "a scala di utilità", che richiedono tuttavia riforme della regolamentazione del mercato per raggiungere il loro pieno potenziale e incentivare l'utilizzo di impianti rinnovabili on e offshore. Focus anche sulle reti intelligenti di distribuzione dell'energia elettrica, che dovrebbero diventare più digitali e flessibili rispetto al passato;
- Rafforzare le reti infrastrutturali e sostenere la mobilità intelligente. Nel campo della mobilità intelligente, il PNRR pone l'accento sullo sviluppo dei treni ad alta velocità;
- Sviluppare mezzi di trasporto locali più sostenibili. Lo sviluppo di trasporti pubblici più veloci dovrebbe raggiungere l'ambizioso obiettivo di spostare il 10% del traffico automobilistico sui trasporti pubblici, generando un minore impatto ambientale;
- Incentivare l'uso dell'idrogeno. Per quanto riguarda l'idrogeno, l'obiettivo più ambizioso previsto dal PNRR in questa direzione è rappresentato dalla creazione di "valli dell'idrogeno" in aree specifiche del Paese dove l'economia potrebbe fare più affidamento sull'idrogeno;
- Promuovere la transizione ecologica. È prioritario lo sviluppo di una leadership internazionale impegnata nella ricerca sulla transizione ecologica, visto anche il ruolo strategico dell'Italia nel Mediterraneo, che potrebbe rendere il Paese un punto nevralgico per i nuovi mercati emergenti nel processo di transizione.
A tal fine viene promossa la ricerca sui settori delle batterie, dell'eolico e del solare attraverso collaborazioni con altri paesi europei come Francia e Germania, che potrebbero favorire lo sviluppo di una rete di ricerca europea.
Oltre alle scelte e agli investimenti effettuati a livello nazionale e di pubblica utilità, anche i singoli cittadini e le imprese saranno chiamati a fare la propria parte con scelte green.
Dall'efficienza energetica alla mobilità, dalla sicurezza alla riqualificazione degli spazi, questo Piano ci darà l'opportunità di "ridisegnare" le città realizzando le cosiddette Smart City: spazi ecosostenibili sia dal punto di vista energetico, sia da quello sociale, in cui grazie all'utilizzo delle tecnologie digitali sarà possibile realizzare efficienti infrastrutture al servizio dell'uomo.
Settori: Ambiente, Finanziamenti per l'Industria
Mercati: Finanziamenti e Assicurazioni
- Marco Bellini
- GSE Gestore dei Servizi Energetici
- CIB - Consorzio Italiano BioGas
- Eligio Manuzzato
- MASE - Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica
- Marco Bellini