Iren Mercato SpA, società controllata dal Gruppo Iren, ha siglato con Statkraft, il più grande produttore di energie rinnovabili d'Europa, un contratto PPA (Power Purchase Agreement) in acquisto per la fornitura di energia elettrica da fonte solare della durata di 10 anni con decorrenza dal 1 gennaio 2025.
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Gruppo Senec Gli incentivi del piano transizione 5.0 Quali soluzioni oltre all'impianto fotovoltaico di proprietà - Corporate PPA (Power Purchase Agreement) - Noleggio operativo - CER (Comunità Energetiche Rinnovabili)
Impianto di proprietà, PPA, noleggio operativo, CER
A2A e il Gruppo FERA (Fabbrica Energie Rinnovabili Alternative) hanno firmato un Power Purchase Agreement (PPA) per la fornitura di energia green di un impianto eolico con una potenza installata di 25,2 MW, situato in Liguria in provincia di Savona.
Gli impianti, situati in Lombardia, Friuli-Venezia Giulia e Veneto, entreranno in esercizio nella prima metà del 2025 e produrranno in media 50 GWh annui, in grado di coprire il fabbisogno di 19 mila famiglie ed evitare l'emissione di oltre 22 mila tonnellate di CO?.
Il programma Materialize unisce aziende chiave del settore estrattivo e delle risorse per ridurre le emissioni Scope 3, aiutando i fornitori a comprendere il problema e a implementare strategie di decarbonizzazione Con il supporto dei consulenti della divisione Sustainability Business di Schneider si aiuteranno i fornitori a partecipare ad accordi di acquisto di energia rinnovabile (PPA) negoziati a livello di utility Decarbonizzare i materiali offrirà l'opportunità di ridurre le emissioni nella più ampia catena del valore e faciliterà la transizione a un'economia low-carbon
Edison Next finanzierà, svilupperà e gestirà l'installazione di un impianto fotovoltaico da 6.1 MW presso il sito di Bekaert a Macchiareddu (Cagliari). Sono inoltre inclusi nel contratto i servizi di manutenzione e di energy management, che monitorano le prestazioni dell'impianto per garantire elevate performance nel tempo.
L'esempio virtuoso del Power Purchase Agreement di Berco. Il fotovoltaico in Italia continua a segnare numeri in crescita, confermando di essere la tecnologia più matura e interessante per lo sviluppo di un percorso di transizione energetica. Questo anche grazie al Power Purchase Agreement (PPA), uno strumento che approfondiremo più avanti.
L'impianto entrerà in esercizio nel secondo semestre del 2024, e avrà una produzione di circa 145 GWh annui in grado di soddisfare il fabbisogno energetico di oltre 53 mila famiglie ed evitare l'emissione in atmosfera di circa 60 mila tonnellate di CO2 equivalenti all'anno.
Edison Next consolida il suo impegno al fianco delle realtà industriali nel loro percorso di decarbonizzazione e transizione energetica continuando la partnership con Haupt Pharma Latina (Gruppo Aenova), tra i leader mondiali del settore farmaceutico, con la firma di un contratto di 15 anni per la progettazione, installazione, manutenzione e gestione di un impianto fotovoltaico con formula PPA (Power Puchase Agreement) nel sito produttivo di Borgo San Michele a Latina.
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Con l'opzione finanziata PPA on-site, è possibile dotarsi di un impianto fotovoltaico senza esborso di capitale, fissare il costo dell'energia kWh per tutta la durata contrattuale, assicurandosi la prevedibilità totale dei costi energetici futuri e progredire nel percorso di decarbonizzazione.
L'ultima guida in partnership con mcTER
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L'urgenza di agire per contrastare il cambiamento climatico non è mai stata così grande e, in assenza di una regolamentazione globale, varie aziende stanno volontariamente intensificando i loro sforzi per colmare questo divario. A inizio 2021 più di 1.000 aziende avevano fissato obiettivi di riduzione del carbonio sulla base di obiettivi scientifici condivisi (Science-based Targets Initiative - SBTI), mentre altre centinaia erano già impegnate in progetti per adottare energia rinnovabile, aumentare l'efficienza energetica e passare ai veicoli elettrici attraverso programmi come RE100, EP100 ed EV100 di The Climate Group. Recentemente, gli impegni presi da alcune aziende sono saliti di livello, ripromettendosi di raggiungere la neutralità o addirittura la negatività di emissioni. Gran parte dell'azione fino ad oggi si è concentrata sulla riduzione delle emissioni generate dalla produzione di elettricità, quelle classificate nell'ambito Scope 2 del GHG Protocol. La maggior parte di queste emissioni proviene dalla combustione di combustibili fossili come carbone e gas naturale e sono prevalentemente composte da anidride carbonica (CO2), il più diffuso dei gas serra. Tuttavia, se le aziende vogliono avere un approccio più sofisticato, diventa imperativo affrontare la riduzione di una gamma più ampia di emissioni. Una nuova enfasi sulla riduzione dell'anidride carbonica negli ambiti Scope 1 e Scope 3 del GHG Protocol Ridurre il consumo di elettricità nell'operatività aziendale e affidarsi all'acquisto di energia rinnovabile (sotto forma di un accordo di acquisto di energia [ PPA ] o tramite certificati di attribuzione energetica [ EAC ] è un modo relativamente semplice per gestire le emissioni di Scope 2. In effetti, secondo un dato comunicato da Bloomberg New Energy Finance, fino alla fine del 2019 le aziende private erano state responsabili dell'acquisto di oltre 32 gigawatt di capacità di elettricità rinnovabile in tutto il mondo tramite PPA (e i clienti di Schneider Electric rappresentano circa il 25% di questo totale). È più difficile ridurre le emissioni in altre aree aziendali e, a seconda delle dimensioni e dell'ambito dell'attività, l'elettricità può essere una componente relativamente piccola dell'impronta complessiva delle emissioni. Ad esempio, settori come quello dei viaggi, le spedizioni marittime e altre forme di trasporto o le industrie con processi di produzione ad alta intensità energetica che si basano sull'energia termica per il calore, possono avere un'impronta di Scope 1 fuori misura rispetto al consumo di energia nelle proprie flotte e strutture. E quasi tutte le aziende faticano ad affrontare le riduzioni di Scope 3, poiché tale categoria include le emissioni legate alla catena di approvvigionamento, i viaggi d'affari e la gestione dei rifiuti, che sono al di fuori del controllo operativo diretto dell'azienda. Quali sono i gas serra in atmosfera La buona notizia è che la volontà di ridurre le emissioni anche in queste aree critiche sta stimolando l'innovazione. Nuovi sviluppi in ottica di circolarità, nella progettazione del ciclo di vita del prodotto, nei biocarburanti e in altre tecnologie stanno aiutando le aziende ad avvicinarsi allo "zero netto" di emissioni.
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