Solare termico: quello che devi sapere in 7 domande
- Qual è il vantaggio del solare termico?
- I collettori solari termici si possono installare ovunque?
- Un impianto solare si può abbinare a qualsiasi caldaia o pompa di calore esistente?
- Qual è il corretto dimensionamento di collettori e bollitore/accumulo?
- Sono necessari interventi invasivi per realizzare l'impianto solare termico?
- Quanto costa installare un impianto solare termico?
- Quale manutenzione è necessaria per un impianto solare termico?
Vantaggi, requisiti d'installazione, dimensionamento, costi e detrazioni fiscali. 7 FAQ per toglierti i dubbi sul tuo nuovo impianto solare termico
Il solare termico è tecnologia matura e consolidata da decenni di utilizzo. In Italia il suo sviluppo è iniziato negli anni '80-'90 del secolo scorso, dapprima con i sistemi a circolazione naturale e poi con quelli a circolazione forzata, con un vero e proprio boom registrato tra il 2000 e il 2010 (soprattutto grazie al passaparola tra gli utenti che avevano potuto sperimentarne i grandi vantaggi).
Ma i margini di crescita per i pannelli solari (detti anche collettori solari) sono ancora ampi, perché questi sistemi rappresentano uno dei mezzi più convenienti per contrastare l'attuale aumento dei prezzi dell'energia per famiglie e imprese, perché l'energia solare è una fonte rinnovabile, pulita e totalmente gratuita.
1. Qual è il vantaggio del solare termico?
Molto semplice: permette di ottenere in media fino all'80% dell'acqua calda sanitaria dal sole in modo gratuito, rendendoci autonomi dalla caldaia a gas (o dallo scaldacqua/scaldacqua elettrico) già a partire dalla primavera, quando l'acqua può raggiungere i 50-70°C a seconda della zona.
Anche in inverno, comunque, l'impianto solare termico garantisce un buon contributo per la produzione di ACS (per sapere di più leggi Rendimento solare termico anche in inverno? La risposta).
I collettori solari termici, inoltre, hanno grandi potenzialità come supporto al sistema di riscaldamento, in particolare in combinazione con impianti a bassa temperatura (come la pompa di calore o la caldaia ibrida) dove riescono a contribuire per circa il 20% del calore necessario.
Viceversa, il solare termico si sposa male, per integrare il riscaldamento, quando sono presenti impianti con radiatori ad alta temperatura.
Un impianto solare termico è, inoltre, ideale per prolungare l'utilizzo delle piscine nelle mezze stagioni, contribuendo a riscaldare l'acqua nei mesi primaverili o autunnali, mentre nelle Spa aiuta a mantenere l'acqua sempre sopra i 30°C, fornendo aiuto prezioso agli hotel e ai centri benessere.
Infine, non dimentichiamo che anche in ambito industriale il solare termico può essere di supporto, per esempio per riscaldare fluidi di processo o nei contesti caratterizzati da notevoli consumi di acqua calda.
Importante nota tecnica: ciò che differenzia un pannello dall'altro è fondamentalmente il grado di dispersione termica: l'energia che arriva dal sole per unità di superficie è sempre la stessa, il pannello deve essere in grado di catturare il sole, ma soprattutto di non disperdere l'energia termica catturata! (Se vuoi sapere di più sulla tecnologia leggi Come funziona un pannello solare termico? Le risposte).
2. I collettori solari termici si possono installare ovunque?
Sì. Nel catalogo Viessmann, ad esempio, sono disponibili ben 18 tipi di collettori solari Vitosol installabili in qualsiasi contesto, dai tetti ai terreni alle facciate, e staffe di fissaggio specifiche per tutte le tipologie di copertura, anche per tetti piani dove si utilizza un kit che consente di ottenere la giusta inclinazione.
Esistono pannelli da montare integrati nel tetto, oppure in formato orizzontale o verticale per adattarsi agli spazi, e in particolari situazioni è anche possibile montare pannelli in facciata (una tipologia a tubi sottovuoto consente addirittura l'installazione su parapetti dei balconi).
Va precisato, tuttavia, che in ambito condominiale conviene sempre installare un impianto centralizzato. Un fattore molto importante è il corretto orientamento dell'installazione, che deve essere compreso tra est e ovest, meglio se si è più vicini al sud. Montare un impianto solare termico al di fuori di questi parametri di orientamento, è deleterio per il rendimento e si avranno scarsi risultati.
3. Un impianto solare si può abbinare a qualsiasi caldaia o pompa di calore esistente?
Sì, perché si tratta di un impianto indipendente. Si deve però avere lo spazio necessario per installare un bollitore (elemento fondamentale di un impianto solare), che nel caso di piccoli impianti residenziali ha un ingombro simile a quello di un frigorifero. Il bollitore è un serbatoio di accumulo dell'acqua che consente di conservare per molte ore energia termica a bassa temperatura.
Le dimensioni del bollitore sono importanti: se si installa un accumulo troppo piccolo per le specifiche necessità, non si sfruttano tutte le potenzialità dell'energia solare e la caldaia è costretta a rientrare in funzione per garantire acqua calda sanitaria alla giusta temperatura. (Se sei interessato ad altri modi per produrre ACS leggi anche Acqua calda sanitaria: quante soluzioni esistono?).
4. Qual è il corretto dimensionamento di collettori e bollitore/accumulo?
Il dimensionamento non dipende dalla potenza della caldaia installata né da quanto è grande l'abitazione, ma dipende, invece, dal numero di persone che utilizzano l'acqua calda (e dalle loro abitudini di consumo), oltre che dalla zona geografica e dall'orientamento del tetto.
Per una famiglia da 2 a 4 persone è indicato un impianto con 5 metri quadrati di pannelli (corrispondenti a 2 pannelli Viessmann) con un bollitore da 300 litri. Per 2 o 3 persone, se non c'è tanto spazio sul tetto è possibile installare anche 1 solo pannello con un bollitore da 150 litri. Per due appartamenti che ospitano 7-8 persone, servono invece 3 pannelli (7,5 mq di superficie) e un bollitore da 500 litri con diametro più grande, da 85 cm.
Per un condominio con 6 appartamenti, infine, sono necessari 8 pannelli solari e 1.000 litri id accumulo. Sintetizzando, si può affermare che serve circa 1 mq di pannelli solari per persona.
5. Sono necessari interventi invasivi per realizzare l'impianto solare termico?
Gli interventi più importanti, in genere, sono quelli che servono per installare l'accumulo e la predisposizione della linea di discesa del fluido termovettore dal tetto: si tratta di due tubi di rame o acciaio inox coibentati, che si possono far passare all'interno di un camino esistente oppure in una canalina esterna da realizzare negli angoli dell'abitazione.
Contrariamente a quanto si possa immaginare, anche nel caso di pannelli solari a circolazione naturale gli interventi da effettuare sono simili, perché è necessario far circolare acqua calda e fredda dal sistema solare sul tetto all'abitazione.
6. Quanto costa installare un impianto solare termico?
Per una famiglia di 4 persone, il costo medio di acquisto e installazione di un impianto solare a circolazione naturale (per esempio il sistema solare Vitosol 111-F con 2 pannelli e un bollitore da 300 litri) è di circa 3.000 euro. Con sistemi solari Vitosol 111-F da 150 o 200 litri il prezzo è inferiore.
Nel caso di un impianto a circolazione forzata i costi salgono a circa 5.000/6.000 euro, a seconda della tipologia di linea di discesa, della centralina di controllo, dei tipo di pannello e delle caratteristiche di installazione. Gli incentivi a disposizione quest'anno (Ecobonus 65% e Conto Termico 2.0, utilizzabile anche per sostituire i pannelli di un vecchio impianto) consentono di ridurre nettamente la spesa iniziale.
Ma con gli attuali prezzi del gas metano e del gasolio, un impianto solare termico ora si ripaga da solo, senza incentivi, in pochi anni. Contro il rincaro delle bollette, ormai alle stelle, gli interventi del Governo non bastano. È il momento di fare scelte che mirano alla riduzione del fabbisogno energetico.
7. Per un impianto solare termico è necessaria manutenzione?
La manutenzione necessaria è davvero ridottissima: una volta l'anno va effettuato un controllo visivo dei livelli di pressione, mentre dopo 8 anni il centro di assistenza deve verificare il livello di acidità del fluido termovettore ed, eventualmente, sostituirlo.
In ambito residenziale generalmente non è necessaria nemmeno la pulizia dei pannelli, bastano le normali precipitazioni atmosferiche. Se correttamente manutenuto, un impianto solare termico ha una vita utile di 25 anni almeno, senza subire un decadimento di prestazioni significativo.
Ma i margini di crescita per i pannelli solari (detti anche collettori solari) sono ancora ampi, perché questi sistemi rappresentano uno dei mezzi più convenienti per contrastare l'attuale aumento dei prezzi dell'energia per famiglie e imprese, perché l'energia solare è una fonte rinnovabile, pulita e totalmente gratuita.
1. Qual è il vantaggio del solare termico?
Molto semplice: permette di ottenere in media fino all'80% dell'acqua calda sanitaria dal sole in modo gratuito, rendendoci autonomi dalla caldaia a gas (o dallo scaldacqua/scaldacqua elettrico) già a partire dalla primavera, quando l'acqua può raggiungere i 50-70°C a seconda della zona.
Anche in inverno, comunque, l'impianto solare termico garantisce un buon contributo per la produzione di ACS (per sapere di più leggi Rendimento solare termico anche in inverno? La risposta).
I collettori solari termici, inoltre, hanno grandi potenzialità come supporto al sistema di riscaldamento, in particolare in combinazione con impianti a bassa temperatura (come la pompa di calore o la caldaia ibrida) dove riescono a contribuire per circa il 20% del calore necessario.
Viceversa, il solare termico si sposa male, per integrare il riscaldamento, quando sono presenti impianti con radiatori ad alta temperatura.
Un impianto solare termico è, inoltre, ideale per prolungare l'utilizzo delle piscine nelle mezze stagioni, contribuendo a riscaldare l'acqua nei mesi primaverili o autunnali, mentre nelle Spa aiuta a mantenere l'acqua sempre sopra i 30°C, fornendo aiuto prezioso agli hotel e ai centri benessere.
Infine, non dimentichiamo che anche in ambito industriale il solare termico può essere di supporto, per esempio per riscaldare fluidi di processo o nei contesti caratterizzati da notevoli consumi di acqua calda.
Importante nota tecnica: ciò che differenzia un pannello dall'altro è fondamentalmente il grado di dispersione termica: l'energia che arriva dal sole per unità di superficie è sempre la stessa, il pannello deve essere in grado di catturare il sole, ma soprattutto di non disperdere l'energia termica catturata! (Se vuoi sapere di più sulla tecnologia leggi Come funziona un pannello solare termico? Le risposte).
2. I collettori solari termici si possono installare ovunque?
Sì. Nel catalogo Viessmann, ad esempio, sono disponibili ben 18 tipi di collettori solari Vitosol installabili in qualsiasi contesto, dai tetti ai terreni alle facciate, e staffe di fissaggio specifiche per tutte le tipologie di copertura, anche per tetti piani dove si utilizza un kit che consente di ottenere la giusta inclinazione.
Esistono pannelli da montare integrati nel tetto, oppure in formato orizzontale o verticale per adattarsi agli spazi, e in particolari situazioni è anche possibile montare pannelli in facciata (una tipologia a tubi sottovuoto consente addirittura l'installazione su parapetti dei balconi).
Va precisato, tuttavia, che in ambito condominiale conviene sempre installare un impianto centralizzato. Un fattore molto importante è il corretto orientamento dell'installazione, che deve essere compreso tra est e ovest, meglio se si è più vicini al sud. Montare un impianto solare termico al di fuori di questi parametri di orientamento, è deleterio per il rendimento e si avranno scarsi risultati.
3. Un impianto solare si può abbinare a qualsiasi caldaia o pompa di calore esistente?
Sì, perché si tratta di un impianto indipendente. Si deve però avere lo spazio necessario per installare un bollitore (elemento fondamentale di un impianto solare), che nel caso di piccoli impianti residenziali ha un ingombro simile a quello di un frigorifero. Il bollitore è un serbatoio di accumulo dell'acqua che consente di conservare per molte ore energia termica a bassa temperatura.
Le dimensioni del bollitore sono importanti: se si installa un accumulo troppo piccolo per le specifiche necessità, non si sfruttano tutte le potenzialità dell'energia solare e la caldaia è costretta a rientrare in funzione per garantire acqua calda sanitaria alla giusta temperatura. (Se sei interessato ad altri modi per produrre ACS leggi anche Acqua calda sanitaria: quante soluzioni esistono?).
4. Qual è il corretto dimensionamento di collettori e bollitore/accumulo?
Il dimensionamento non dipende dalla potenza della caldaia installata né da quanto è grande l'abitazione, ma dipende, invece, dal numero di persone che utilizzano l'acqua calda (e dalle loro abitudini di consumo), oltre che dalla zona geografica e dall'orientamento del tetto.
Per una famiglia da 2 a 4 persone è indicato un impianto con 5 metri quadrati di pannelli (corrispondenti a 2 pannelli Viessmann) con un bollitore da 300 litri. Per 2 o 3 persone, se non c'è tanto spazio sul tetto è possibile installare anche 1 solo pannello con un bollitore da 150 litri. Per due appartamenti che ospitano 7-8 persone, servono invece 3 pannelli (7,5 mq di superficie) e un bollitore da 500 litri con diametro più grande, da 85 cm.
Per un condominio con 6 appartamenti, infine, sono necessari 8 pannelli solari e 1.000 litri id accumulo. Sintetizzando, si può affermare che serve circa 1 mq di pannelli solari per persona.
5. Sono necessari interventi invasivi per realizzare l'impianto solare termico?
Gli interventi più importanti, in genere, sono quelli che servono per installare l'accumulo e la predisposizione della linea di discesa del fluido termovettore dal tetto: si tratta di due tubi di rame o acciaio inox coibentati, che si possono far passare all'interno di un camino esistente oppure in una canalina esterna da realizzare negli angoli dell'abitazione.
Contrariamente a quanto si possa immaginare, anche nel caso di pannelli solari a circolazione naturale gli interventi da effettuare sono simili, perché è necessario far circolare acqua calda e fredda dal sistema solare sul tetto all'abitazione.
6. Quanto costa installare un impianto solare termico?
Per una famiglia di 4 persone, il costo medio di acquisto e installazione di un impianto solare a circolazione naturale (per esempio il sistema solare Vitosol 111-F con 2 pannelli e un bollitore da 300 litri) è di circa 3.000 euro. Con sistemi solari Vitosol 111-F da 150 o 200 litri il prezzo è inferiore.
Nel caso di un impianto a circolazione forzata i costi salgono a circa 5.000/6.000 euro, a seconda della tipologia di linea di discesa, della centralina di controllo, dei tipo di pannello e delle caratteristiche di installazione. Gli incentivi a disposizione quest'anno (Ecobonus 65% e Conto Termico 2.0, utilizzabile anche per sostituire i pannelli di un vecchio impianto) consentono di ridurre nettamente la spesa iniziale.
Ma con gli attuali prezzi del gas metano e del gasolio, un impianto solare termico ora si ripaga da solo, senza incentivi, in pochi anni. Contro il rincaro delle bollette, ormai alle stelle, gli interventi del Governo non bastano. È il momento di fare scelte che mirano alla riduzione del fabbisogno energetico.
7. Per un impianto solare termico è necessaria manutenzione?
La manutenzione necessaria è davvero ridottissima: una volta l'anno va effettuato un controllo visivo dei livelli di pressione, mentre dopo 8 anni il centro di assistenza deve verificare il livello di acidità del fluido termovettore ed, eventualmente, sostituirlo.
In ambito residenziale generalmente non è necessaria nemmeno la pulizia dei pannelli, bastano le normali precipitazioni atmosferiche. Se correttamente manutenuto, un impianto solare termico ha una vita utile di 25 anni almeno, senza subire un decadimento di prestazioni significativo.
Settori: Climatizzazione, Efficienza energetica edifici, Fotovoltaico, Pompe di Calore, Rinnovabili, Riscaldamento, Solare Termico
- Marco Bellini
- UNICAL AG
- Università Degli Studi di Torino
- Marco Bellini