Ministro commenta ok a decreto in Conferenza Unificata: "Lavoro di mediazione ha dato risultato, contemperare con pragmatismo sviluppo energetico, tutela ambiente e paesaggio"
Eolico + Aria e Gas
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L'elettrificazione è inarrestabile in tutti i settori - Spinta dalla decarbonizzazione dei processi industriali, dei trasporti e degli edifici, nonché dall'aumento della domanda guidata dalle infrastrutture di dati, cloud e AI. - Un'attenzione globale per garantire che l'infrastruttura di rete elettrica possa essere localizzata in anticipo dove è necessaria per sostenere la decarbonizzazione e la crescita di nuovi settori. - Continua crescita delle energie rinnovabili per sostituire i combustibili fossili e sostenere la nuova domanda. - Ruolo essenziale dello stoccaggio e delle energie rinnovabili dispacciabili
Nel 2023 la quota di domanda coperta da fonti fossili al minimo degli ultimi 50 anni. Lo scenario energetico nazionale è stato caratterizzato da un forte calo delle emissioni di anidride carbonica (-8%) e da una nuova riduzione dei consumi di energia primaria (-2,5%), leggermente inferiore a quella dell'Eurozona (-3%). Il petrolio è tornato a essere ampiamente la prima fonte energetica con il 35% del totale ma, nell'insieme, la quota di domanda coperta dalle fonti fossili - petrolio, gas e carbone - ha segnato il minimo degli ultimi 50 anni (71%).
Sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana del 7 febbraio è stata pubblicata la legge n° 11 del 2 febbraio 2024, che converte il Decreto Energia come modificato dal passaggio parlamentare. Il provvedimento contiene, tra gli altri, misure per la sicurezza energetica e la decarbonizzazione come la gas e l'electricity release per le aziende gasivore ed energivore, azioni per lo sviluppo di filiere delle rinnovabili tra cui la geotermia e l'eolico off-shore, interventi per un passaggio informato e senza criticità tecniche alla maggior tutela per i clienti del mercato elettrico.
Il caso Brasile e analisi preliminare a livello mondiale dell'opzione idrogeno. Il grande sviluppo delle FER (Fonti Energetiche Rinnovabili) variabili come l'eolico e il fotovoltaico (FV) pone sfide per la loro integrazione nei sistemi di elettrici e richiede ulteriori investimenti per la fornitura di vari servizi solitamente forniti da impianti programmabili con macchine sincrone con le loro turbine associate; in particolare la controllabilità, l'inerzia e il contributo alla potenza di cortocircuito sono essenziali per la sicurezza e la qualità delle forniture elettriche.
La cogenerazione, il solare fotovoltaico ed i sistemi di monitoraggio dei consumi rappresentano senza ombra di dubbio soluzioni efficaci in ottica sia di riduzione dei costi che di migrazione verso la neutralità carbonica, ma la strada verso la transizione energetica è in continuo divenire e si arricchisce ogni giorno di nuove tecnologie innovative. La riduzione delle emissioni di CO2, il controllo dei costi energetici e l'indipendenza dalla rete, nel 2023 diventeranno prioritarie, considerando soprattutto le minacce costituite dalla volatilità del mercato energetico e dall'inflazione. Di seguito i trend energetici di cui probabilmente sentiremo più parlare nel 2023.
- Insieme a Lhyfe e Skyborn, ABB guiderà l'integrazione su larga scala della produzione di idrogeno rinnovabile da eolico offshore nel sistema energetico del progetto SoutH2Port - Alimentato dal parco eolico offshore di Skyborn, l'impianto di Söderhamn, in Svezia, produrrà circa 240 tonnellate di idrogeno al giorno, equivalenti a circa 1,8 milioni di barili di petrolio all'anno - ABB applicherà le proprie competenze per ottimizzare l'integrazione della produzione di idrogeno ed elettricità nell'intero ecosistema, comprese le tecnologie di automazione, elettriche e digitali
Lo studio di Althesys sull'industria delle rinnovabili evidenzia che è stato l'anno dell'agrivoltaico, dell'impennata dei costi e dei problemi di autorizzazione: bloccati dalla burocrazia tre progetti su quattro nonostante le semplificazioni. Marangoni: "La crescita traina il settore verso gli obiettivi al 2030 ma il sistema elettrico dovrà essere adeguato alla transizione"
La cogenerazione alimentata a idrogeno rappresenta un'opportunità per la produzione combinata di energia e calore in modo efficiente ed ecologicamente sostenibile. L'energia solare e l'eolica possono essere sfruttate per produrre idrogeno e promuovere, così, la transizione verso un'economia più sostenibile.
Con questo articolo, Teo Lombardo di Liberi Oltre prova a dare la sua opinione riguardo a questa legittima domanda. 1. Di quali minerali abbiamo bisogno per pannelli solari, pale eoliche, elettrolizzatori (produzione idrogeno), batterie, veicoli elettrici, e nucleare? E dove si estraggono/raffinano? 2. Ne abbiamo abbastanza? 3. Quali rischi portano?
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Cogenerazione: una tecnologia affidabile come parte integrante della transizione energetica. Gli impianti di cogenerazione a idrogeno rappresenteranno la spina dorsale della centrale elettrica del futuro, che potrà essere gestita in modo sostenibile compensando le fluttuazioni della produzione di elettricità di derivazione eolica o solare. Il trasporto dell'idrogeno puro dal centro di produzione agli utilizzatori finali risulta essere ancora molto caro, specialmente su gomma; ciò influenza il costo finale. Tendenza alla realizzazione delle hydrogen valley, in cui convivono la produzione e l'utilizzo dell'idrogeno.
Il maggiore efficientamento del sistema energetico richiede: - un'accentuata elettrificazione, - proseguire fino al 2030, potenziandole, le attuali misure - l'aumento dell'apporto delle rinnovabili nel 2030 ai consumi nel trasporto. Differenza tra produzione eolica e fotovoltaica media mensile e media annua (GWh). Tecnologie disponibili per ridurre le emissioni. Idrogeno, prospettive e situazione attuale.
- Settori di attività: Oil & Gas, Energie Rinnovabili (eolico, fotovoltaico, solare, geotermia), Ferroviario, Navale ed Avio - Manuali di installazione, Dossier Tecnici, Certificazioni TR&S, Ingegneria, - Iter Certificativo - Documenti necessari per la certificazione - Registro Unico - Marchio di conformità
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Con la conversione del Dl 17/2022 (decreto Bollette) e la successiva pubblicazione sarà consentito in specifiche aree la realizzazione di impianti fotovoltaici con determinate caratteristiche (su edifici o strutture edilizie o con moduli a terra o anche flottanti su invasi e bacini idrici e agro-voltaici), di impianti eolici anche off-shore, di impianti di accumulo idroelettrico attraverso pompaggio puro e di impianti a biogas e biometano e l'incremento dell'autoconsumo che accedono agli incentivi pubblici.
Con oltre 20 anni di esperienza nella conversione di energia ad alta potenza, Danfoss fornisce a OEMs e System Integrators un'ampia gamma di prodotti e soluzioni che soddisfano i loro requisiti specifici di conversione energetica. I nostri esperti sono pronti a supportarti in qualsiasi momento, sia per la fornitura di tutti i componenti per un sistema di conversione che per la fornitura di sistemi completi di alimentazione. Operiamo nei seguenti settori energetici: - Energia eolica - Energia solare - Energia idroelettrica - Sistemi di accumulo energetico in batterie BESS
L'efficienza energetica è uno dei tasselli fondamentali per raggiungere la neutralità climatica e un'economia a "emissioni zero" nel 2050: è confermato dall'Agenzia Internazionale sull'Energia (IEA), nella recente revisione del documento "Net Zero by 2050 A Roadmap for the Global Energy Sector" nel quale è riportato che efficienza energetica, eolico e solare forniranno circa la metà dei risparmi sulle emissioni fino al 2030. L'approccio "efficienza energetica al primo posto" è confermato dalla rinnovata normativa relativa ai Certificati Bianchi, che restano uno strumento essenziale per supportare lo sviluppo degli interventi di riduzione dei consumi e delle emissioni CO2.
Gli impianti di cogenerazione a idrogeno rappresenteranno la spina dorsale della centrale elettrica del futuro, che potrà essere gestita in modo sostenibile compensando le fluttuazioni della produzione di elettricità di derivazione eolica o solare.
Cogenerazione: una tecnologia affidabile come parte integrante della transizione energetica. Gli impianti di cogenerazione a idrogeno rappresenteranno la spina dorsale della centrale elettrica del futuro, che potrà essere gestita in modo sostenibile compensando le fluttuazioni della produzione di elettricità di derivazione eolica o solare. Il trasporto dell'idrogeno puro dal centro di produzione agli utilizzatori finali risulta essere ancora molto caro, specialmente su gomma; ciò influenza il costo finale. Tendenza alla realizzazione delle hydrogen valley, in cui convivono la produzione e l'utilizzo dell'idrogeno.
Una sorgerà a Gorizia. Saranno completate entro giugno del 2022, giusto in tempo per l'avvio del nuovo capacity market. Il gruppo tecnologico Wärtsilä fornirà un totale di sei centrali a gas naturale in diverse località italiane, per una potenza totale combinata di 380 MW. Il contratto quadro è stato stipulato da Metaenergiaproduzione S.R.L, parte del Gruppo italiano Metaenergia, con l'ordine dei primi due impianti contabilizzato prima del 2020 e i rimanenti quattro inseriti a bilancio nel quarto trimestre del 2020. L'esecuzione del progetto è stata avviata nel giugno 2021. "I nuovi impianti ad avviamento rapido sono necessari per fornire un sistema flessibile di bilanciamento poiché l'Italia, in linea con il Piano Nazionale Integrato per l'Energia e il Clima 2030 e relativi obiettivi di decarbonizzazione, si impegna a integrare più energia rinnovabile. Il meccanismo per garantire la stabilità del sistema quando aumenta la quota di energia solare ed eolica flottante è il Capacity Market italiano che inizierà nel 2022. In base a questo protocollo, Terna, il gestore del sistema di trasmissione nazionale, garantisce stabilità attraverso contratti di fornitura di energia a lungo termine. I produttori di elettricità si impegnano a fornire energia nel momento in cui sono chiamati a generarla", ha dichiarato Constantin von Wasserschleben, Presidente del gruppo internazionale di asset management IKAV, azionista primario della società di progetto. Le sei centrali di Wärtsilä saranno completate entro giugno del 2022, giusto in tempo per l'avvio del nuovo capacity market. Cinque degli impianti - che saranno installati a Gorizia, Piombino, Sulmona, Cassino e Melfi - saranno installati e consegnati da Wärtsilä su base EPC (engineering, procurement and construction) L'Azienda si occuperà dei servizi di ingegneria, approvvigionamento dei materiali e di realizzazione dell'opera . Il sesto impianto, che sarà installato a Castellanza, in provincia di Varese, prevederà da parte di Wärtsilä la fornitura di ingegneria, motogeneratori e attrezzature ausiliarie (engineering and equipment delivery - EEQ). Gli impianti saranno alimentati da un totale di 22 motori a gas (18 motori Wärtsilä 50SG e 4 Wärtsilä 31SG), progettati per rispettare le più stringenti normative ambientali stabilite dall'Unione Europea.
Il parco eolico di Hollandse Kust Zuid permetterà a Vattenfall di fornire elettricità green ai clienti nei Paesi Bassi e a BASF di supportare la produzione chimica nei siti di tutta Europa Raggiunta la piena operatività, sarà il più grande parco eolico offshore al mondo e il primo costruito senza sussidi per l'energia prodotta BASF e Vattenfall hanno siglato l'accordo per la cessione, da parte dell'azienda svedese a BASF, di una quota pari al 49,5% del parco eolico di Hollandse Kust Zuid (HKZ). Il prezzo di acquisto ammonta a 0,3 miliardi di euro e rispecchia lo stato di avanzamento lavori del progetto. L'impegno complessivo da parte di BASF è pari a circa 1,6 miliardi di euro e comprende un contributo per la costruzione del parco stesso. Il perfezionamento dell'operazione è previsto nel quarto trimestre del 2021, previa approvazione da parte delle autorità competenti. L'avvio dei lavori di costruzione, per luglio 2021. Il progetto dovrebbe diventare pienamente operativo nel 2023. Con 140 turbine eoliche per una capacità totale di 1,5 Gigawatt rappresenterà il parco eolico offshore più grande del mondo. Inoltre, sarà il primo a non beneficiare di sussidi per l'energia prodotta. Una significativa porzione della produzione di energia elettrica di HKZ sarà riservata ai clienti olandesi di Vattenfall. Grazie a un contratto di acquisto a lungo termine, BASF acquisirà la propria quota di elettricità per implementare tecnologie a basse emissioni in molti dei siti produttivi europei. A beneficiare in modo significativo sarà il sito Verbund di Anversa, il più grande per la produzione chimica in Belgio e il secondo sito BASF al mondo per dimensione. Il criterio di fornitura agli altri siti BASF in Europa dipenderà dagli sviluppi delle normative che regolano l'impiego di energie rinnovabili nei diversi paesi. Il parco eolico aiuterà, inoltre, i Paesi Bassi a raggiungere i target di generazione di energia rinnovabile e gli obiettivi di riduzione di gas serra. Proprio in questa area geografica, il Gruppo conta oltre 1.500 collaboratori dedicati a sviluppo, produzione e commercializzazione di prodotti destinati a vari settori industriali. "Il nuovo parco eolico - ha commentato il dott. Martin Brudermüller, presidente del consiglio di amministrazione di BASF SE - rappresenterà un importante strumento di approvvigionamento di elettricità rinnovabile per il nostro sito Verbund di Anversa e gli altri siti in Europa. Parliamo del primo grande investimento del Gruppo BASF in impianti per l'energia rinnovabile. Un progetto che ci consentirà di poter contare su volumi significativi di elettricità da fonti rinnovabili: un elemento fondamentale del nostro processo di trasformazione verso la neutralità climatica". "Vattenfall e BASF puntano alla graduale riduzione delle emissioni di gas serra legate alla propria attività industriale. Grazie a questa cooperazione, Vattenfall dimostra ancora una volta come la collaborazione con l'industria sia la strada migliore per accelerare la transizione energetica dei vari comparti industriali in Europa. Sono davvero orgogliosa di partecipare a questo progetto che garantirà anche ai nostri clienti olandesi una fornitura di elettricità green", ha aggiunto Anna Borg, Presidente e CEO di Vattenfall.
Asja Ambiente Italia dal 1995 progetta, costruisce e gestisce impianti per la produzione di energia elettrica e biometano da fonti rinnovabili (sole, vento e biogas). Con oltre 180 MW di potenza installata in Italia, Cina e Brasile, genera ogni anno più di 600 GWh di energia verde, sufficienti a soddisfare il fabbisogno energetico di 900.000 persone. Asja opera anche nel settore dell'efficienza energetica, con la produzione dei microcogeneratori ad alto rendimento TOTEM. Evoluzione del primo microcogeneratore al mondo realizzato dal Centro Ricerche Fiat nel 1977, il TOTEM si pone oggi ai vertici della sua categoria con una classe di efficienza A+++ ed emissioni di ossidi di azoto nove volte inferiori rispetto alle caldaie meno inquinanti.
Il maggiore efficientamento del sistema energetico richiede: - un'accentuata elettrificazione, - proseguire fino al 2030, potenziandole, le attuali misure - l'aumento dell'apporto delle rinnovabili nel 2030 ai consumi nel trasporto. Differenza tra produzione eolica e fotovoltaica media mensile e media annua (GWh). Tecnologie disponibili per ridurre le emissioni. Idrogeno, prospettive e situazione attuale.
Asja Ambiente Italia dal 1995 progetta, costruisce e gestisce impianti per la produzione di energia elettrica e biometano da fonti rinnovabili (sole, vento e biogas). Con oltre 180 MW di potenza installata in Italia, Cina e Brasile, genera ogni anno più di 600 GWh di energia verde, sufficienti a soddisfare il fabbisogno energetico di 900.000 persone.