Accumulo di energia termica in acquifero
Il lavoro nasce dalla collaborazione tra RSE e il Dipartimento di Ingegneria dell'Università degli Studi del Sannio.
È online l'articolo "Multi-software based dynamic modelling of a water-to-water heat pump interacting with an aquifer thermal energy storage system".
Il lavoro, frutto della collaborazione tra RSE e il Dipartimento di Ingegneria dell'Università degli Studi del Sannio, vede il contributo di Giordano Agate, Francesca Colucci, Nicola Luciano e Gabriela Squarzoni per RSE.
I sistemi di accumulo termico negli acquiferi possono supportare la decarbonizzazione del fabbisogno energetico per il riscaldamento e il raffrescamento delle aree urbane, non solo nei Paesi a clima freddo, ma anche nell'Europa meridionale.
In questo contesto, il presente studio analizza l'adozione di una pompa di calore elettrica in interazione con un acquifero, attivando una rete di teleriscaldamento e teleraffrescamento su piccola scala al servizio di un distretto misto con otto edifici residenziali e uffici a Roma.
Il comportamento dinamico dell'acquifero è stato simulato con il software GeoSIAM. I sistemi di conversione energetica e i carichi termici e di raffrescamento degli utenti sono stati modellati con TRNSYS 18.
I modelli dinamici sono stati integrati con un approccio iterativo, basato su condizioni operative dell'impianto e su temperatura di iniezione nei pozzi. La soluzione proposta è stata confrontata, dal punto di vista energetico e ambientale, con un sistema tradizionale senza acquifero.
Inoltre, è stato valutato l'equilibrio tra le modalità di riscaldamento e raffrescamento. I risultati ottenuti incoraggiano l'adozione di sistemi di accumulo termico negli acquiferi nell'Italia centrale, con un risparmio energetico primario e una riduzione di emissioni di CO? pari al 18%, mentre lo squilibrio tra carichi di raffrescamento e riscaldamento è limitato al ?5,2%.
Il lavoro, frutto della collaborazione tra RSE e il Dipartimento di Ingegneria dell'Università degli Studi del Sannio, vede il contributo di Giordano Agate, Francesca Colucci, Nicola Luciano e Gabriela Squarzoni per RSE.
I sistemi di accumulo termico negli acquiferi possono supportare la decarbonizzazione del fabbisogno energetico per il riscaldamento e il raffrescamento delle aree urbane, non solo nei Paesi a clima freddo, ma anche nell'Europa meridionale.
In questo contesto, il presente studio analizza l'adozione di una pompa di calore elettrica in interazione con un acquifero, attivando una rete di teleriscaldamento e teleraffrescamento su piccola scala al servizio di un distretto misto con otto edifici residenziali e uffici a Roma.
Il comportamento dinamico dell'acquifero è stato simulato con il software GeoSIAM. I sistemi di conversione energetica e i carichi termici e di raffrescamento degli utenti sono stati modellati con TRNSYS 18.
I modelli dinamici sono stati integrati con un approccio iterativo, basato su condizioni operative dell'impianto e su temperatura di iniezione nei pozzi. La soluzione proposta è stata confrontata, dal punto di vista energetico e ambientale, con un sistema tradizionale senza acquifero.
Inoltre, è stato valutato l'equilibrio tra le modalità di riscaldamento e raffrescamento. I risultati ottenuti incoraggiano l'adozione di sistemi di accumulo termico negli acquiferi nell'Italia centrale, con un risparmio energetico primario e una riduzione di emissioni di CO? pari al 18%, mentre lo squilibrio tra carichi di raffrescamento e riscaldamento è limitato al ?5,2%.
Settori: Climatizzazione, Efficienza energetica edifici, Efficienza energetica industriale, Energia, Energy storage, Pompe di Calore, Ricerca e Sviluppo, Riscaldamento, Teleriscaldamento, Termotecnica industriale
Parole chiave: Accumulo di energia, Energia Termica, Pompe di calore, RSE, Teleraffrescamento, Teleriscaldamento
- Fabio Zanellini
- Silvia Colnago