Herambiente presenta il progetto CROSS per trasformare i fanghi biologici in nuove risorse.
Herambiente si prepara a realizzare un ambizioso progetto chiamato CROSS (acronimo di CROtonic acid from Sewage Sludge), uno dei progetti strategici LIFE dell'Unione Europea dedicato all'economia circolare.
L'obiettivo del progetto è dimostrare su scala industriale un innovativo processo di biosintesi tecnologica dei polimeri (PHA) seguito dalla depolimerizzazione in acido crotonico, utilizzando i fanghi biologici derivanti dal trattamento delle acque reflue.
L'azienda installerà un impianto dimostrativo presso il sito in Via Baiona a Ravenna, dove verrà applicato il processo di biosintesi utilizzando i fanghi in eccesso provenienti dall'impianto di trattamento delle acque reflue industriali TAS per 12 mesi.
La peculiarità di questo approccio risiede nella circolarità del processo, essendo i fanghi biologici dei materiali ad elevato contenuto organico che altrimenti verrebbero smaltiti in discarica.
Convertendo tali materiali in nuove materie prime si riduce l'uso di combustibili fossili nella sintesi industriale, promuovendo così un'economia circolare più sostenibile.
Il corretto funzionamento dell'impianto dimostrativo, dei processi applicati e della tecnologia sviluppata potrebbe aprire la strada all'industrializzazione su larga scala della biosintesi di PHA e acido crotonico da substrati ad alto valore.
Questo non rappresenterebbe soltanto un passo significativo verso la riduzione dell'impatto ambientale delle attività industriali, ma anche un'opportunità per l'Europa di guidare il mondo nell'innovazione dell'economia circolare.
L'azienda installerà un impianto dimostrativo presso il sito in Via Baiona a Ravenna, dove verrà applicato il processo di biosintesi utilizzando i fanghi in eccesso provenienti dall'impianto di trattamento delle acque reflue industriali TAS per 12 mesi.
La peculiarità di questo approccio risiede nella circolarità del processo, essendo i fanghi biologici dei materiali ad elevato contenuto organico che altrimenti verrebbero smaltiti in discarica.
Convertendo tali materiali in nuove materie prime si riduce l'uso di combustibili fossili nella sintesi industriale, promuovendo così un'economia circolare più sostenibile.
Il corretto funzionamento dell'impianto dimostrativo, dei processi applicati e della tecnologia sviluppata potrebbe aprire la strada all'industrializzazione su larga scala della biosintesi di PHA e acido crotonico da substrati ad alto valore.
Questo non rappresenterebbe soltanto un passo significativo verso la riduzione dell'impatto ambientale delle attività industriali, ma anche un'opportunità per l'Europa di guidare il mondo nell'innovazione dell'economia circolare.
Settori: Ambiente
Parole chiave: Economia circolare
- Silvia Colnago
- CTI - Comitato Termotecnico Italiano Energia e Ambiente
- MASE - Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica