Piano nazionale integrato per l'energia e il clima: Obiettivi UE e Italia al 2030 Lo scenario al 2030 e 2040 Overgeneration e carenza di riserva: ripensare il parco di generazione Le caratteristiche della "cogenerazione flessibile"
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Decarbonizzazione e PNIEC i temi al centro dell'incontro.
L'unica novità del PNIEC 2024 riguarda il ricorso al nucleare, giustificato perché "La letteratura scientifica internazionale è concorde nell'affermare che un sistema elettrico interamente basato su fonti rinnovabili, in particolare non programmabili, è possibile, ma non economicamente efficiente".
Nell'Aula di Montecitorio, il Ministro torna sugli scenari del PNIEC nel percorso al "Net Zero" previsto per il 2050
Puntualmente, entro la data fissata del primo luglio, il MASE (Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica) ha trasmesso alla Commissione Europea (CE), la versione finale del PNIEC, il Piano Nazionale Integrato Energia e Clima, la cui stesura preliminare era stata sottoposta alla CE dal Ministero un anno fa, nei primissimi giorni di luglio, della quale ha confermato gli obiettivi.
Marchesini (Assoclima) soddisfatto del ruolo delle pompe di calore elettriche nel PNIEC auspica una rapida riorganizzazione delle detrazioni fiscali e un rafforzamento del Conto termico.
Confermati obiettivi raggiunti nella prima proposta, 131 GW rinnovabili al 2030. Anche uno scenario sul nucleare: 8 GW al 2050 per coprire l'11% della richiesta nazionale. Pichetto: "Traccia strada del futuro con grande pragmatismo"
Il PNIEC (Piano Nazionale Integrato per l'Energia e l'Ambiente) elaborato nel giugno 2023 e ora al vaglio degli organismi europei prevede, unitamente a molti altri progetti, un importante incremento della diffusione di impianti per la produzione di energia elettrica, quasi totalmente basato su due fonti non programmabili: solare fotovoltaico ed eolico. Mi pare interessante cercare di immaginare quali saranno gli effetti di questa "rivoluzione tecnologica" (nel 2030 quasi 110.000 MW di potenza installata fra solare ed eolico!) sul sistema elettrico nazionale.
Con una dotazione finanziaria di 591.000.000 di euro, l'Asse II rappresenta circa il 30% del PR FESR 21-27. Le azioni previste si collocano all'interno degli obiettivi di decarbonizzazione del Green Deal Europeo, per contribuire agli obiettivi 2030 e 2050 in materia di clima, concorrendo anche all'attuazione del Piano Nazionale Integrato Energia e Clima e delle Strategie Nazionale e Regionale di Sviluppo Sostenibile.
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Presentazione degli obiettivi UE e Italia al 2030, degli obiettivi del PNIEC per il settore elettrico e per le FER nel settore elettrico, fino alle caratteristiche della "cogenerazione flessibile".
- Obiettivi UE e Italia al 2030; - Obiettivi del PNIEC per il settore elettrico; - Obiettivi del PNIEC per le FER nel settore elettrico; - Potenza installata FER; - Produzione FER; - Obiettivi del PNIEC: lo sviluppo delle FER e la tenuta del gas naturale; - Bilancio elettrico nazionale per il 2019; - Sezioni, potenza e produzione impianti di cogenerazione in funzione della tecnologia utilizzata; - Produzione elettrica e termica e indice elettrico; - Effetto della penetrazione delle FER-NP nel settore elettrico; - La trasformazione del parco termoelettrico; - Le caratteristiche della cogenerazione flessibile.
Il biometano rappresenta una risorsa molto importante per i soggetti obbligati in quanto è un biocarburante avanzato e double counting. Agevola quindi il raggiungimento degli obblighi di miscelazione previsti dal decreto 2 marzo 2018 anche per i biocarburanti convenzionali. Il suo elevato GHG saving agevola anche il raggiungimento dell'altro obbligo previsto al 2020 di riduzione del 6% del GHG sull'intero ciclo di vita dei fuelsrispetto al valore del 2011. Contribuirà concretamente a rispettare gli obiettivi del PNIEC anche quando questo sarà rivisto per includere i nuovi e più ambiziosi limiti di riduzione della CO2 che l'UE si accinge ad adottare.
Obiettivi di risparmio energetico fissati al 2030. Stato di fatto e possibili scenari futuri per la microcogenerazione in materia di agevolazioni, dal superbonus 110 % al prossimo conto termico, strumenti di ausilio per la progettazione.
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L'Italia è uno dei Paesi leader in Europa per impiego di soluzioni cogenerative e l'attuale parco CHP italiano consente di avere circa 6 miliardi di metri cubi di gas evitati e emissioni di CO2 evitate pari a 13,5 milioni di tonnellate. Nell'ambito della produzione combinata, la CAR costituisce la parte virtuosa, garantendo un risparmio di energia primaria nell'ordine dell'11% (indice PES) rispetto alla produzione separata di energia elettrica e calore. Purtroppo risulta che, secondo stime ITALCOGEN, solo il 50% di questi impianti CAR ottengono degli incentivi (certificati bianchi), ossia solo il 15% del parco complessivo di cogenerazione.
ITALCOGEN Associazione dei Costruttori e Distributoridi Impianti di Cogenerazione
Il Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica ha formalmente inviato alla Commissione europea la proposta di aggiornamento del PNIEC, Piano Nazionale Integrato Energia e Clima. La trasmissione del testo, che si compone di 424 pagine, era stata preceduta dall'invio in Ue il 30 giugno scorso dell' "executive summary".
- Il Biogasfattobene in Italia - PNRR e sviluppo del biometano - La sfida italiana in Europa - Revisione del PNIEC: un'opportunità per il biogas, obiettivi, azioni necessarie - PNIEC 2019: osservazioni
Il Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza energetica (MASE) ha avviato una consultazione pubblica in vista dell'aggiornamento del PNIEC, il Piano Nazionale Integrato Energia e Clima.
- Transizione verde e transizione digitale nel nuovo contesto geopolitico - PNIEC: gli obiettivi di riduzione al 2030 e le misure per l'industria - La digitalizzazione. Da Industria 4.0 a Transizione 4.0 - La risposta delle imprese - Caso studio 1 - Ottimizzazione centrali frigorifere nel settore della lavorazione della carne - Caso studio 2 - Le tecnologie digitali e la qualità del prodotto nella produzione della pasta
Kyoto Club avanza 10 proposte al Governo Meloni e al Parlamento su rinnovabili, efficienza energetica, economia circolare e mobilità sostenibile per liberare l'Italia dalle energie fossili. Tra gli interventi da mettere in campo: una nuova Strategia Energetica Nazionale (Sen), la revisione del Piano Nazionale Energia e Clima (Pniec), la stabilizzazione e la decarbonizzazione del Superbonus, i decreti attuattivi delle Comunità Energetiche e una legge per la tutela dal consumo di suolo.
- Presente e futuro della biomassa in Lombardia: il programma regionale Energia Ambiente e Clima (PREAC) e le novità della DGR XI/5360a - Il riscaldamento a biomasse, la situazione in Piemonte - Bellezza, cura e norma - Punti di forza, criticità, e prospettive di sviluppo delle biomasse legnose in Italia - Non dimentichiamo le stufe ad accumulo - Novità normative ed opportunità nel settore dei generatori a biomassa - Bioenergie: la soluzione al caro-energia. Aumenta la domanda di famiglie e imprese
- Processo di digitalizzazione - Smart Grid e Smart Heat Pump - Il piano nazionale integrato per l'energia e il clima - Apertura verso il freddo - Il settore industriale
In questo atto di convegno si parla del Piano nazionale integrato Energia e Clima - PNIEC e della Long Term Strategy 2050. Quali sono gli Obiettivi del 2030? E quelli del 2050?