Quaderno ICE: l'innovazione tecnologia per la transizione ecologica
Il report analizza gli scenari attuali della transizione ecologica nei settori energetici.
- Nel dibattito sull'evoluzione dei sistemi energetici verso forme più green ha inizialmente preso una direttrice premiante l'energia elettrica generata da fonti rinnovabili a discapito del gas. Ma il gas contribuisce per il 40% all'elettricità italiana con una quota analoga a quella delle rinnovabili.
- Le rinnovabili hanno un costo di produzione quasi nullo, ma non garantiscono stabilità e continuità di fornitura. Inoltre, considerando i costi di produzione e smaltimento dei pannelli, la convenienza è fortemente ridotta.
- L'analisi è inserita in un periodo storico in cui la ripresa post Covid-19 ha creato uno shock nei meccanismi di domanda e offerta e la guerra contro l'Ucraina ha peggiorato le relazioni con la Russia, che fornisce il 40% del fabbisogno italiano di gas. Inoltre, l'aumento della domanda di gas naturale ha visto dirottare verso Oriente molti carichi altrimenti destinati all'Europa.
- Non esiste una via immediata per la transizione, ma scelte strategiche che rendano l'Europa meno esposta alle oscillazioni del
mercato. Tra le ipotesi, l'introduzione di una policy europea per regolamentare il riempimento degli stoccaggi e il ricorso a una
diversificazione delle fonti di approvvigionamento.
- In tema di diversificazione, è sempre più centrale il ruolo dei gas rinnovabili, come il biometano, sia per il raggiungimento dei
target di decarbonizzazione sia per una sostanziale riduzione delle importazioni.
- La frontiera dell'idrogeno quale "terza via energetica" risolutiva appare oggi poco praticabile, a causa di vincoli e ostacoli tecnici, come il tema della sicurezza infrastrutturale e il massiccio consumo di acqua.
- Più sensato è immaginare una transizione energetica graduale, sostenuta da una differenziazione delle fonti tra loro complementari piuttosto che prevedere il passaggio ad una sola "dominante".
- I progressi della ricerca faciliteranno la realizzazione di nuovi sistemi di produzione su bassa scala, che stimoleranno la creazione di comunità energetiche in grado di sfruttare i dettami dell'economia circolare.
- Date le caratteristiche del territorio, il fotovoltaico rappresenterebbe per il nostro Paese la prima scelta per la transizione ecologica dei sistemi energetici. L'installazione massiva di impianti, però, comporta difficoltà di ordine burocratico e logistico.
- La combustione di fonti fossili contribuisce per circa i 2/3 delle emissioni globali di gas serra e di C02, deteriorando la qualità dell'aria e la salute dell'ambiente e dei suoi abitanti.
- Secondo un'analisi IRENA (2018), la quota di energie rinnovabili nella produzione di elettricità deve passare dal 4,5% nel 2015
al 60% entro il 2050 per consentire la decarbonizzazione del settore energetico.
- Per velocizzare la transizione sono state individuate quattro macro-direttrici da seguire: tecnologia abilitante (che faciliti l'integrazione delle tecnologie di generazione da fonti rinnovabili), modelli di business (che responsabilizzino i consumatori, trasformandoli in attori attivi), progettazione del mercato (per assicurare ai sistemi di alimentazione quote più elevate di rinnovabili) e funzionamento del sistema (grazie a pratiche che gestiscano l'incertezza della generazione di rinnovabili).
- L'evoluzione tecnologica dovrà seguire queste quattro direttrici attraverso interventi normativi che incentivino i player del settore energetico ad integrare le innovazioni nei loro modelli produttivi ed operativi.
- Le rinnovabili hanno un costo di produzione quasi nullo, ma non garantiscono stabilità e continuità di fornitura. Inoltre, considerando i costi di produzione e smaltimento dei pannelli, la convenienza è fortemente ridotta.
- L'analisi è inserita in un periodo storico in cui la ripresa post Covid-19 ha creato uno shock nei meccanismi di domanda e offerta e la guerra contro l'Ucraina ha peggiorato le relazioni con la Russia, che fornisce il 40% del fabbisogno italiano di gas. Inoltre, l'aumento della domanda di gas naturale ha visto dirottare verso Oriente molti carichi altrimenti destinati all'Europa.
- Non esiste una via immediata per la transizione, ma scelte strategiche che rendano l'Europa meno esposta alle oscillazioni del
mercato. Tra le ipotesi, l'introduzione di una policy europea per regolamentare il riempimento degli stoccaggi e il ricorso a una
diversificazione delle fonti di approvvigionamento.
- In tema di diversificazione, è sempre più centrale il ruolo dei gas rinnovabili, come il biometano, sia per il raggiungimento dei
target di decarbonizzazione sia per una sostanziale riduzione delle importazioni.
- La frontiera dell'idrogeno quale "terza via energetica" risolutiva appare oggi poco praticabile, a causa di vincoli e ostacoli tecnici, come il tema della sicurezza infrastrutturale e il massiccio consumo di acqua.
- Più sensato è immaginare una transizione energetica graduale, sostenuta da una differenziazione delle fonti tra loro complementari piuttosto che prevedere il passaggio ad una sola "dominante".
- I progressi della ricerca faciliteranno la realizzazione di nuovi sistemi di produzione su bassa scala, che stimoleranno la creazione di comunità energetiche in grado di sfruttare i dettami dell'economia circolare.
- Date le caratteristiche del territorio, il fotovoltaico rappresenterebbe per il nostro Paese la prima scelta per la transizione ecologica dei sistemi energetici. L'installazione massiva di impianti, però, comporta difficoltà di ordine burocratico e logistico.
- La combustione di fonti fossili contribuisce per circa i 2/3 delle emissioni globali di gas serra e di C02, deteriorando la qualità dell'aria e la salute dell'ambiente e dei suoi abitanti.
- Secondo un'analisi IRENA (2018), la quota di energie rinnovabili nella produzione di elettricità deve passare dal 4,5% nel 2015
al 60% entro il 2050 per consentire la decarbonizzazione del settore energetico.
- Per velocizzare la transizione sono state individuate quattro macro-direttrici da seguire: tecnologia abilitante (che faciliti l'integrazione delle tecnologie di generazione da fonti rinnovabili), modelli di business (che responsabilizzino i consumatori, trasformandoli in attori attivi), progettazione del mercato (per assicurare ai sistemi di alimentazione quote più elevate di rinnovabili) e funzionamento del sistema (grazie a pratiche che gestiscano l'incertezza della generazione di rinnovabili).
- L'evoluzione tecnologica dovrà seguire queste quattro direttrici attraverso interventi normativi che incentivino i player del settore energetico ad integrare le innovazioni nei loro modelli produttivi ed operativi.
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Fonte: Rapporto ICE 2021-2022
Settori: Ambiente
Parole chiave: Ecologia, Transizione ecologica
- MASE - Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica
- MIMIT - Ministero delle Imprese e del Made in Italy
- ANIMA - Federazione delle Associazioni Nazionali dell'Industria Meccanica Varia ed Affine
- IEA International Energy Agency
- Alessandro Clerici
- Pierangelo Andreini
- MIMIT - Ministero delle Imprese e del Made in Italy