Stoccaggio della CO2

Articoli, News, PDF, Prodotti, Webinar su Stoccaggio della CO2.

Filtra contenuti:

Articoli e news su Stoccaggio della CO2

Adicomp srl

Adicomp: advanced gas compressors

Adicomp è un'azienda italiana con sede a Isola Vicentina (VI) con filiali negli Stati Uniti, in India e Brasile, specializzata nella compressione e nel trattamento di diversi tipi di gas. Con più di 25 anni di esperienza e più di 9500 macchine in funzione in tutto il mondo, Adicomp è oggi uno dei leader mondiali nella progettazione e produzione di compressori per biogas, biometano, gas naturale, gas di discarica, anidride carbonica e idrogeno.

Air Liquide Italia Service

Decarbonizzazione del bacino di Dunkerque

Il progetto infrastrutturale per la CO2 di Air Liquide e Dunkerque LNG raggiunge un traguardo importante e riceve il sostegno dell'Unione Europea

ENI

Eni accoglie la visita di una delegazione congiunta Italia - Unione Europea presso HyNet North West

Forte dimostrazione di interesse per l'innovativo progetto di cattura e stoccaggio di CO2 (CCS) guidato da Eni nel Regno Unito

Carlo Bellino - Ordine Ingegneri Milano

Cattura e stoccaggio della CO2 nel mare

Nella corsa verso la mitigazione del cambiamento climatico e il raggiungimento degli obiettivi del net zero al 2050, le CCUS (Carbon Capture, Utilization and Storage) giocano un ruolo cruciale: secondo la IEA (International Energy Agency) rappresentano, infatti, uno strumento irrinunciabile per la decarbonizzazione.

Air Liquide Italia Service

Air Liquide accoglie con favore il riconoscimento di Callisto come Progetto europeo di Interesse Comune

Air Liquide accoglie con favore il riconoscimento di Callisto come Progetto europeo di Interesse Comune Air Liquide ed Eni, insieme a Snam e altri partner, stanno sviluppando Callisto (CArbon LIquefaction transportation e STOrage), un progetto transfrontaliero tra Francia e Italia volto a realizzare una filiera completa per la ricezione, il trasporto e lo stoccaggio della CO2 nell'Europa sud-occidentale.

Mouser
Gijsbrecht Gunter, Hendrik de Wit - Yara Sluiskil - AIDIC - Associazione Italiana Di Ingegneria Chimica

Trasporto e stoccaggio di CO2

Alla fine del 2023 è stato firmato il primo accordo commerciale transfrontaliero vincolante per il trasporto e lo stoccaggio di CO2, tra Yara Sluiskil, uno dei principali player mondiali di ammoniaca e fertilizzanti, e Northern Lights, fornitore di trasporto e stoccaggio di CO2. Perché si tratta di una pietra miliare così importante per l'industria chimica europea? Scopriamolo insieme in questo articolo.

Snam

Snam lancia insieme a Confindustria un market test dedicato alla domanda di idrogeno

Snam lancia insieme a Confindustria un market test dedicato alla domanda di idrogeno e una raccolta di manifestazioni di interesse per il trasporto e lo stoccaggio di CO2.

ENI

Eni rafforza il proprio ruolo di principale operatore CCS del Regno Unito

Dopo l'annuncio del Governo UK di un ampliamento del progetto di HyNet e della strategia nazionale per promuovere la competitività della CCUS. Eni ha accolto con favore l'annuncio dell'avvio della strategia "CCUS Vision" da parte del Dipartimento per la Sicurezza Energetica e Net Zero del Regno Unito (DESNZ), che mira a rafforzare lo sviluppo della cattura, utilizzo e stoccaggio della CO2 (CCUS) ed a renderla pienamente competitiva sul mercato entro il 2035. L'iniziativa include anche l'avvio del processo di espansione del Track-1 per un ampliamento degli emettitori industriali nel consorzio HyNet.

Basf Italia

CPGC e BASF accelerano lo sviluppo di un sistema di cattura e stoccaggio della CO2 a bordo

- CPGC sta sviluppando un sistema avanzato per cattura e stoccaggio della CO2 che utilizza la tecnologia OASE® blue di BASF per il trattamento dei gas - La tecnologia BASF contribuisce alla sostenibilità e alla riduzione dei costi per la cattura della CO2 nelle applicazioni dedicate ai gas di scarico marittimi - Una collaborazione che permette di affrontare le sfide dell'efficienza energetica e della riduzione delle emissioni nel settore marittimo per un'industria navale più sostenibile

Saipem

Saipem e Stockholm Exergi firmano una Lettera di Intenti per un progetto di cattura della CO2 su larga scala in Svezia

Saipem, azienda leader nell'ingegneria, nella perforazione e nella costruzione di grandi progetti nei settori dell'energia e delle infrastrutture, e Stockholm Exergi, azienda energetica del distretto di Stoccolma, hanno firmato una Lettera di Intenti per un impianto di cattura di CO2 su larga scala da installare presso l'attuale impianto di bio-cogenerazione di Stockholm Exergi situato nella capitale svedese. L'ambito di lavoro di Saipem riguarda le attività di ingegneria, approvvigionamento e costruzione dell'unità di cattura del carbonio, dello stoccaggio della CO2 e dei sistemi di caricamento nave per il trasporto della CO2.

Altri contenuti su Stoccaggio della CO2

Snam

Global Gas Report 2022: il gas e le sue infrastrutture "a prova di futuro" per contribuire alla decarbonizzazione e allo sviluppo dell'idrogeno

Il futuro dell'industria del gas sarà strettamente legato alla sostenibilità. In virtù del suo profilo a basse emissioni, il gas può infatti consentire una riduzione immediata delle emissioni. Progressivamente, l'industria del gas potrà abilitare lo sviluppo di tecnologie a basse o zero emissioni di carbonio, quali l'idrogeno, il biometano e la CCUS (Carbon Capture Utilization and Storage), garantendo materia prima, infrastrutture e competenze.

Franco Donatini - La Termotecnica

Transizione energetica e cattura e sequestro della CO2

La cattura dell'anidride carbonica emessa dagli impianti di generazione elettrica e da altre produzioni industriali, unita al suo riuso e/o il suo confinamento in serbatoi geologici, cosiddetto CCUS (Carbon Capture Use and Sequestration), ha avuto il maggior sviluppo nella prima decade degli anni duemila, per poi subire un rallentamento nel secondo decennio fino al 2017. Oggi, le strutture impiantistiche dedicate al CCUS in tutto il mondo hanno la capacità di catturare più di 40 Mt di CO2 ogni anno.

ENI

Eni e Progressive Energy insieme per accelerare lo sviluppo dei processi di CCS in UK

Eni e Progressive Energy siglano un importante accordo che accelera lo sviluppo del progetto HyNet North West che intende supportare la decarbonizzazione del Regno Unito grazie alla cattura e stoccaggio della CO2. Eni e Progressive Energy Limited hanno siglato un accordo quadro per accelerare ulteriormente lo sviluppo del processo di cattura e stoccaggio di anidride carbonica (CCS) nell'ambito del progetto HyNet North West, volto alla creazione di un distretto industriale a basse emissioni di anidride carbonica. In base all'accordo, Eni svilupperà e gestirà il trasporto e lo stoccaggio di CO2 sia onshore che offshore negli asset industriali della baia di Liverpool, mentre Progressive Energy guiderà e coordinerà gli aspetti di cattura e produzione di idrogeno del progetto per conto di Hynet North West, collegando così le fonti di emissioni di CO2 alle infrastrutture di trasporto e stoccaggio di Eni. Eni, inoltre, ha stretto accordi per la cattura e lo stoccaggio di future emissioni di CO2 con numerose industrie locali che intendono ridurre la propria impronta carbonica attraverso il consorzio HyNet North West. Questo accordo rappresenta una tappa fondamentale per HyNet North West, un progetto di rilevanza a livello nazionale. Infatti, guidando la transizione verso combustibili puliti, HyNet North West contribuirà in modo considerevole alla riduzione delle emissioni di CO2 nel Regno Unito e creerà nuovi posti di lavoro nella filiera "verde" nella regione nordoccidentale dell'Inghilterra e nel Galles settentrionale, sia attraverso la cattura e stoccaggio delle emissioni industriali (di competenza esclusiva di Eni) sia attraverso la fornitura di idrogeno pulito come alternativa ai combustibili tradizionali. Il progetto HyNet North West gioca un ruolo centrale per consentire al governo britannico di raggiungere gli obiettivi contenuti nel piano nazionale "10-Point Plan for a Green Industrial Revolution" nonché per soddisfare i target "zero emissioni" del Cheshire West & Chester nel 2045, dell'area metropolitana di Liverpool nel 2040 e dell'area metropolitana di Manchester nel 2038. L'accordo è l'ultimo di una serie di tappe fondamentali già raggiunte dai partner del consorzio HyNet North West, che intende trasformare la regione del nordoccidentale della Gran Bretagna nel primo distretto industriale a basse emissioni di anidride carbonica. Nell'ottobre 2020, Eni ha ottenuto la licenza per lo stoccaggio di anidride carbonica per utilizzare i propri giacimenti offshore nella Baia di Liverpool come depositi permanenti di CO2. All'inizio del 2021 Eni ha creato la "Liverpool Bay CCS Limited", una nuova società completamente controllata da Eni che gestirà future operazioni soggette a licenza nell'ambito del programma previsto dal Governo britannico per il trasporto e stoccaggio di anidride carbonica.

Salvatore De Rinaldis - Saipem

Creating Sustainable CO2 Value Chain, Industry 4.0 Opportunities

(in lingua inglese) - Saipem has the capability in terms of innovation, engineering, construction and installation to take care of the whole EPCI CCUS value chain; - Proprietary CO2 separation process schemes are under development and will be ready for start up and demonstration testing in 2-3 year time; - Namely Saipem has executed in the past years a number of different initiatives in terms of studies, Front Ends a EPC projects related to CO2 capture, transportation and injection; - Synergies with large scale H2 production are envisioned for CCS: SAIPEM offers a single-point responsibility for complex integrated solutions; - INDUSTRY 4.0 offers opportunities with high economic potential associated with digital interconnection through innovation, efficiency, sustainability, supply chain management and manufacturing.

Fabio Moia - RSE - Ricerca sul Sistema Energetico

La fattibilità dello stoccaggio geologico della CO2 negli acquiferi salini profondi nell’onshore e offshore italiano

Le analisi eseguite evidenziano che sul territorio nazionale esistono le condizioni geologiche idonee allo stoccaggio della CO2 prodotta ad esempio dalle centrali di generazione elettrica e alimentate coi combustibili fossili. Le analisi svolte su un rilevante set di pozzi profondi e di linee sismiche 2D a riflessione hanno consentito di individuare le aree con formazioni geologiche argillose che possono svolgere il ruolo di caprock ed evitare le fuoriuscite della CO2 e i relativi serbatoi di stoccaggio. Questi ultimi si trovano nelle potenti serie sedimentarie prevalentemente sabbiose, conglomeratiche e flyschoidi del Pliocene e del Messiniano superiore e anche informazioni carbonatiche più antiche come ad esempio la formazione del Calcare Massiccio (o equivalente) specialmente nelle zone dolomitizzate.

Mouser
Janpieter Van Dijk  - VERSALIS

Lo stoccaggio della CO2 nel sottosuolo

Le Geoscienze hanno un ruolo cruciale nei diversi stadi del processo industriale dello stocaggio della CO2 nel sottosuolo. Le specifiche applicazioni geologiche sono maggiormente legate alla ricostruzione del reservoir, e quindi sono implicate discipline classiche come la sedimentologia (o, meglio detta, stratigrafia in s.l.), la tettonica (o, meglio detto, la geologia strutturale in s.l.), naturalmente la geochimica, e, last but not least, la geostatistica e la geomatematica. Nel vasto campo della geofisica si realizzano applicazioni legate agli studi sismologici, e svariate applicazioni più fisiche s.s., come il processing e la modellizzazione di attributi sismici per il riconoscimento delle numerose fasi (liquide e/o gassose) nel sottosuolo.

Marco Carati - Università Degli Studi di Bologna

Analisi di impianti per la cattura e lo stoccaggio di anidride carbonica con stoccaggio di energia termica

L’articolo riporta i risultati di uno studio per valutare tecnicamente ed economicamente l’integrazione tra un impianto supercritico a carbone, modellato sulla base del caso di studio prodotto dai report dell’IEA, con un impianto per lo stoccaggio di energia termica. Dopo un’analisi approfondita è stato scelto il sistema di stoccaggio ad oli diatermici. L’abbinamento di un sistema di stoccaggio di energia termica all’impianto CCS (Carbon Capture & Storage) permette di riportare la flessibilità, ossia la velocità di variazione nella produzione di energia elettrica, a livello degli impianti di generazione senza la sezione di cattura dell’anidride carbonica. Inoltre a seguito del calcolo del VAN seguendo i criteri di valutazione indicati dall’IEA, si evidenzia come per alcuni scenari del prezzo di vendita dell’energia elettrica e del carbone l’investimento risulti conveniente.

Circuito EIOM