Terna: a marzo riduzione dei consumi elettrici del 5%
Fabbisogno italiano pari a 26,2 miliardi di kWh; a marzo le fonti rinnovabili hanno coperto il 33,5% della domanda elettrica; rilevante la copertura delle rinnovabili il giorno di Pasquetta (90%); la contenuta variazione negativa dei consumi industriali rispetto a marzo 2022, -0,9%, conferma il recupero in atto del settore.
Nel mese di marzo, secondo i dati di Terna, la società che gestisce la rete di trasmissione nazionale, l'Italia ha consumato complessivamente 26,2 miliardi di kWh, un valore in diminuzione del 5% rispetto allo stesso mese del 2022. Prosegue il recupero dei consumi del comparto industriale, che fa registrare una contenuta variazione negativa (-0,9%) rispetto a marzo 2022.
Nei primi tre mesi dell'anno il fabbisogno nazionale è in flessione del 4% rispetto al corrispondente periodo del 2022 (-3,6% il valore rettificato).
Nel dettaglio, marzo ha avuto lo stesso numero di giorni lavorativi (23) e una temperatura media mensile superiore di 2,5°C rispetto allo stesso mese del 2022. Il dato della domanda elettrica, destagionalizzato e corretto dall'effetto temperatura, è in diminuzione del 3,4%.
A livello territoriale, la variazione tendenziale di marzo 2023 è stata ovunque negativa: -5,3% al Nord, -5,2% al Centro e -4,4% al Sud e nelle Isole. In termini congiunturali, il valore della richiesta elettrica, destagionalizzato e corretto dall'effetto temperatura, è sostanzialmente stazionario (-0,3%) rispetto a febbraio di quest'anno.
Complessivamente, nel primo trimestre 2023, il dato del fabbisogno risulta in crescita dell'1% rispetto all'ultimo trimestre 2022. Tale risultato trova conferma anche nelle variazioni congiunturali dell'indice IMCEI elaborato da Terna, che prende in esame i consumi industriali delle imprese cosiddette 'energivore'.
L'indice ha registrato, infatti, un aumento sia rispetto a febbraio (+3,2%) sia rispetto all'ultimo trimestre 2022 (+2,7%). In particolare, rispetto allo stesso mese dello scorso anno, risultano in aumento i consumi dei settori dei mezzi di trasporto, delle ceramiche e vetrarie, della chimica, delle alimentari e della siderurgia.
Nel mese di marzo 2023 la domanda di energia elettrica italiana è stata soddisfatta per l'83,8% con la produzione nazionale e per la quota restante (16,2%) dal saldo dell'energia scambiata con l'estero. La produzione nazionale netta è risultata pari a 22,2 miliardi di kWh (-8,9%).
In crescita il contributo delle fonti rinnovabili, che a marzo hanno coperto il 33,5% della domanda elettrica (rispetto al 28,4% dello stesso mese del 2022).
La produzione delle fonti rinnovabili nel mese di marzo è stata così suddivisa: 30,3% fotovoltaico, 29% eolico, 18,9% idrico, 16,8% biomasse, 5% geotermico. In crescita, rispetto allo stesso mese dello scorso anno, la fonte eolica (+25,3%) e quella fotovoltaica (+15,1%), quest'ultima principalmente per effetto dell'incremento della capacità installata (+3,2 GW rispetto a marzo 2022).
In particolare, il 10 marzo 2023 Terna ha registrato il valore massimo storico di produzione oraria da fonte eolica, pari a circa 8,3 milioni di kWh. In diminuzione la fonte termica (-17,9%) e geotermica (-6,8%). Relativamente alla fonte idrica, persiste lo stato di scarsità della risorsa confermato dal basso livello degli invasi, che risultano in linea con i valori di marzo 2022.
Per quanto riguarda il saldo import-export, la variazione è pari a +22,3% per l'effetto combinato di una diminuzione dell'export (-21,3%) e di un aumento dell'import (+19,5%). Secondo le rilevazioni Terna illustrate nel report mensile, considerando tutte le fonti rinnovabili, nel 2023 l'incremento di capacità in Italia è pari a 1.092 MW, un valore in crescita (+181%) rispetto allo stesso periodo del 2022.
Durante le festività di Pasqua, considerando i giorni da sabato 8 a lunedì 10 aprile 2023, le fonti rinnovabili hanno coperto una quota considerevole della domanda di elettricità italiana: Terna ha registrato, infatti, una percentuale che si è attestata al 44% (valore che sale al 51% se rapportato alla produzione nazionale complessiva).
In particolare, il giorno di Pasquetta (10 aprile 2023) il fabbisogno di energia elettrica del Paese è stato soddisfatto dalle rinnovabili per il 55%, con una punta oraria (tra le 14:00 e le 15:00) del 90%, valore dovuto principalmente alla elevata produzione fotovoltaica ed eolica.
Terna, dunque, ha garantito la gestione in sicurezza del sistema elettrico, consentendo di usufruire di tutta l'energia prodotta da fonti rinnovabili.
Nei primi tre mesi dell'anno il fabbisogno nazionale è in flessione del 4% rispetto al corrispondente periodo del 2022 (-3,6% il valore rettificato).
Nel dettaglio, marzo ha avuto lo stesso numero di giorni lavorativi (23) e una temperatura media mensile superiore di 2,5°C rispetto allo stesso mese del 2022. Il dato della domanda elettrica, destagionalizzato e corretto dall'effetto temperatura, è in diminuzione del 3,4%.
A livello territoriale, la variazione tendenziale di marzo 2023 è stata ovunque negativa: -5,3% al Nord, -5,2% al Centro e -4,4% al Sud e nelle Isole. In termini congiunturali, il valore della richiesta elettrica, destagionalizzato e corretto dall'effetto temperatura, è sostanzialmente stazionario (-0,3%) rispetto a febbraio di quest'anno.
Complessivamente, nel primo trimestre 2023, il dato del fabbisogno risulta in crescita dell'1% rispetto all'ultimo trimestre 2022. Tale risultato trova conferma anche nelle variazioni congiunturali dell'indice IMCEI elaborato da Terna, che prende in esame i consumi industriali delle imprese cosiddette 'energivore'.
L'indice ha registrato, infatti, un aumento sia rispetto a febbraio (+3,2%) sia rispetto all'ultimo trimestre 2022 (+2,7%). In particolare, rispetto allo stesso mese dello scorso anno, risultano in aumento i consumi dei settori dei mezzi di trasporto, delle ceramiche e vetrarie, della chimica, delle alimentari e della siderurgia.
Nel mese di marzo 2023 la domanda di energia elettrica italiana è stata soddisfatta per l'83,8% con la produzione nazionale e per la quota restante (16,2%) dal saldo dell'energia scambiata con l'estero. La produzione nazionale netta è risultata pari a 22,2 miliardi di kWh (-8,9%).
In crescita il contributo delle fonti rinnovabili, che a marzo hanno coperto il 33,5% della domanda elettrica (rispetto al 28,4% dello stesso mese del 2022).
La produzione delle fonti rinnovabili nel mese di marzo è stata così suddivisa: 30,3% fotovoltaico, 29% eolico, 18,9% idrico, 16,8% biomasse, 5% geotermico. In crescita, rispetto allo stesso mese dello scorso anno, la fonte eolica (+25,3%) e quella fotovoltaica (+15,1%), quest'ultima principalmente per effetto dell'incremento della capacità installata (+3,2 GW rispetto a marzo 2022).
In particolare, il 10 marzo 2023 Terna ha registrato il valore massimo storico di produzione oraria da fonte eolica, pari a circa 8,3 milioni di kWh. In diminuzione la fonte termica (-17,9%) e geotermica (-6,8%). Relativamente alla fonte idrica, persiste lo stato di scarsità della risorsa confermato dal basso livello degli invasi, che risultano in linea con i valori di marzo 2022.
Per quanto riguarda il saldo import-export, la variazione è pari a +22,3% per l'effetto combinato di una diminuzione dell'export (-21,3%) e di un aumento dell'import (+19,5%). Secondo le rilevazioni Terna illustrate nel report mensile, considerando tutte le fonti rinnovabili, nel 2023 l'incremento di capacità in Italia è pari a 1.092 MW, un valore in crescita (+181%) rispetto allo stesso periodo del 2022.
Durante le festività di Pasqua, considerando i giorni da sabato 8 a lunedì 10 aprile 2023, le fonti rinnovabili hanno coperto una quota considerevole della domanda di elettricità italiana: Terna ha registrato, infatti, una percentuale che si è attestata al 44% (valore che sale al 51% se rapportato alla produzione nazionale complessiva).
In particolare, il giorno di Pasquetta (10 aprile 2023) il fabbisogno di energia elettrica del Paese è stato soddisfatto dalle rinnovabili per il 55%, con una punta oraria (tra le 14:00 e le 15:00) del 90%, valore dovuto principalmente alla elevata produzione fotovoltaica ed eolica.
Terna, dunque, ha garantito la gestione in sicurezza del sistema elettrico, consentendo di usufruire di tutta l'energia prodotta da fonti rinnovabili.
Parole chiave: Rinnovabili, Terna
- Marco Bellini
- MASE - Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica
- Albasolar
- Marco Bellini