Transizione energetica e industria, comunità e territorio
Transizione energetica: ricerca e innovazione per l'industria, le comunità e il territorio
Giuseppe Cantore, Presidente sezione Emilia-Romagna ATI - ATI Associazione Termotecnica Italiana
Consentitemi di aprire questa presentazione del prossimo Congresso Nazionale ATI di Carpi (MO) 2023, con un ritorno al passato ed un mio personale ricordo "indelebile". Considerata l'età, me lo posso permettere. Parliamo del Settembre 1975, 30° Congresso Nazionale ATI, organizzato dalla sezione Sardegna che si tenne al "Forte Village Hotel" di Santa Margherita di Pula (CA) (posto da favola!).
Ero allora un giovane assistente di Macchine alla Università di Bologna e partecipai al mio primo congresso ATI per presentare un lavoro che avevo svolto in collaborazione con il mio Maestro Prof. Gino Morandi, che, fra l'altro, sarebbe diventato poi Presidente Nazionale ATI (nel 1975 il Presidente era il Prof. Cesare Codegone di Fisica Tecnica, Politecnico di Torino).
Presiedeva la sessione in cui era programmato il nostro lavoro, il Prof. Oreste Acton della Università di Genova, altro illustre Maestro delle Macchine, tra l'altro molto temuto da noi giovani per la sua fama di studioso nonché per la sua "severità" e rigore scientifico nel "criticare" i lavori.
Ma mi andò bene: all'ultimo momento, come peraltro accadeva spesso, il Prof. Morandi riuscì a venire in Sardegna e decise di presentare il nostro lavoro lui personalmente! Ero salvo! Poi ci furono i congressi a Pavia nel 1976... Padova nel 1982... per citarne solo alcuni, e tutte le altre sedi accademiche italiane.
Arriviamo così ad oggi, 2023, circa 50 anni (sic!) dopo Santa Margherita di Pula! (48 per la precisione) ad introdurre il 78° Congresso Nazionale ATI che si terrà a Carpi (MO) organizzato dalla sezione Emilia Romagna che ho ancora l'onore di presiedere. Già nel 2019 volli portare il Congresso a Modena, dove ho chiuso la mia carriera accademica, in quanto dal 01/11/2019 in pensione per raggiunti limiti di età.
Quest'anno il Dipartimento di Ingegneria "Enzo Ferrari", DIEF, di UNIMORE dove ancora svolgo un contratto di insegnamento a titolo gratuito quale Professore Emerito, e al quale afferisce l'Ordinario "Anziano" di Fisica Tecnica Prof. Paolo Tartarini che svolge anche la funzione di Segretario della sezione, ospita l'evento nella "nuova" sede distaccata di Carpi dove è stato appena attivato un Corso di Laurea Magistrale (CLM) in Sustainable Industrial Engineering.
Si tratta di un corso di laurea magistrale della classe LM-33 delle lauree magistrali di Ingegneria Meccanica, afferente al già citato DIEF. Il corso è rivolto a laureati triennali del settore industriale e vuole essere uno strumento formativo di alto profilo che ibridizzi le tematiche dell'Ingegneria Industriale/Meccanica con i concetti della sostenibilità e con i più recenti sviluppi dell'ICT applicati a processi produttivi.
Per quanto riguarda la sede vale la pena ricordare che il Congresso si svolgerà presso il nuovo Polo Tecnologico che sorge a Carpi (MO) a 150 metri dalla stazione ferroviaria e a pochi passi dal centro storico. Il Polo si inserisce all'interno del Parco Oltreferrovia disegnato dall'archistar Mario Cucinella: 100 mila metri quadrati di verde che mirano a connettere la città allo spazio naturale circostante.
La nuova sede distaccata del DIEF ha una superficie di circa 4000 metri quadrati e ospiterà il corso di studio sopracitato di Sustainable Industrial Engineering, non solo, ma anche start-up e spin-off universitari. Si tratta di un edificio ad energia quasi zero, e dispone di aule da 50 a 150 posti per lezioni ed eventi, uffici, sale riunioni, laboratori ed officine per le attività di ricerca, tutto su un unico piano.
Per quanto riguarda le tematiche che verranno trattate, si fa presente che per questa edizione i lavori annunciati sono oltre 100, di cui circa il 60% relativi ai temi della Fisica Tecnica ed il 40% relativi ai temi delle Macchine a Fluido e Sistemi Energetici.
Le discipline su cui verteranno i lavori, per quanto attiene l'area di Macchine, spaziano dalle Turbomacchine ai Motori a Combustione Interna e Mobilità Sostenibile, nonché Sistemi Idraulici e Pneumatici.
Le ricerche presentate soprattutto nell'ambito della Fisica Tecnica riguardano principalmente la produzione e l'utilizzo efficiente dell'energia, spaziando dallo studio di strategie volte ad agevolare la transizione verso un sistema energetico più sostenibile, passando attraverso sistemi di sequestro del carbonio e arrivando alla ricerca di innovativi sistemi di produzione dell'energia: non mancano infatti lavori sui temi più "attuali" o "di moda" quali produzione, trasporto, stoccaggio e utilizzo dell'Idrogeno e ancora sistemi di produzione e stoccaggio di energia pulita, sostenibile e rinnovabile con un contributo significativo anche dei ricercatori dell'area di Macchine.
Vorrei chiudere questa mia presentazione con alcuni suggerimenti e inviti che mi permetto di rivolgere ai giovani ricercatori che si affacciano magari per la prima volta allo studio di queste problematiche nuove e innovative. Non abbiate timore di osare, di compiere il "folle volo" oltre le Colonne d'Ercole che costituivano il limite della Conoscenza all'epoca di Ulisse (Dante, Divina Commedia).
La ricerca, la cultura, il sapere devono essere mossi dal comune afflato di voler comprendere il mondo interpretandone e cogliendone le sconosciute e intrinseche leggi di Natura, al fine, possibilmente, di possederlo e mai come in questo momento ne va sottolineata l'importanza.
Usate sempre la vostra intelligenza sapendo che essa va intesa non solo in senso strettamente scientifico, ma anche come capacità che ognuno di noi ha, secondo i propri talenti e i propri carismi, di far prosperare migliori condizioni di vita e spazi maggiori di libertà. Siate sempre FILOSOFI che, ricordo, etimologicamente parlando, vuol dire AMANTI DEL SAPERE.
Presiedeva la sessione in cui era programmato il nostro lavoro, il Prof. Oreste Acton della Università di Genova, altro illustre Maestro delle Macchine, tra l'altro molto temuto da noi giovani per la sua fama di studioso nonché per la sua "severità" e rigore scientifico nel "criticare" i lavori.
Ma mi andò bene: all'ultimo momento, come peraltro accadeva spesso, il Prof. Morandi riuscì a venire in Sardegna e decise di presentare il nostro lavoro lui personalmente! Ero salvo! Poi ci furono i congressi a Pavia nel 1976... Padova nel 1982... per citarne solo alcuni, e tutte le altre sedi accademiche italiane.
Arriviamo così ad oggi, 2023, circa 50 anni (sic!) dopo Santa Margherita di Pula! (48 per la precisione) ad introdurre il 78° Congresso Nazionale ATI che si terrà a Carpi (MO) organizzato dalla sezione Emilia Romagna che ho ancora l'onore di presiedere. Già nel 2019 volli portare il Congresso a Modena, dove ho chiuso la mia carriera accademica, in quanto dal 01/11/2019 in pensione per raggiunti limiti di età.
Quest'anno il Dipartimento di Ingegneria "Enzo Ferrari", DIEF, di UNIMORE dove ancora svolgo un contratto di insegnamento a titolo gratuito quale Professore Emerito, e al quale afferisce l'Ordinario "Anziano" di Fisica Tecnica Prof. Paolo Tartarini che svolge anche la funzione di Segretario della sezione, ospita l'evento nella "nuova" sede distaccata di Carpi dove è stato appena attivato un Corso di Laurea Magistrale (CLM) in Sustainable Industrial Engineering.
Si tratta di un corso di laurea magistrale della classe LM-33 delle lauree magistrali di Ingegneria Meccanica, afferente al già citato DIEF. Il corso è rivolto a laureati triennali del settore industriale e vuole essere uno strumento formativo di alto profilo che ibridizzi le tematiche dell'Ingegneria Industriale/Meccanica con i concetti della sostenibilità e con i più recenti sviluppi dell'ICT applicati a processi produttivi.
Per quanto riguarda la sede vale la pena ricordare che il Congresso si svolgerà presso il nuovo Polo Tecnologico che sorge a Carpi (MO) a 150 metri dalla stazione ferroviaria e a pochi passi dal centro storico. Il Polo si inserisce all'interno del Parco Oltreferrovia disegnato dall'archistar Mario Cucinella: 100 mila metri quadrati di verde che mirano a connettere la città allo spazio naturale circostante.
La nuova sede distaccata del DIEF ha una superficie di circa 4000 metri quadrati e ospiterà il corso di studio sopracitato di Sustainable Industrial Engineering, non solo, ma anche start-up e spin-off universitari. Si tratta di un edificio ad energia quasi zero, e dispone di aule da 50 a 150 posti per lezioni ed eventi, uffici, sale riunioni, laboratori ed officine per le attività di ricerca, tutto su un unico piano.
Per quanto riguarda le tematiche che verranno trattate, si fa presente che per questa edizione i lavori annunciati sono oltre 100, di cui circa il 60% relativi ai temi della Fisica Tecnica ed il 40% relativi ai temi delle Macchine a Fluido e Sistemi Energetici.
Le discipline su cui verteranno i lavori, per quanto attiene l'area di Macchine, spaziano dalle Turbomacchine ai Motori a Combustione Interna e Mobilità Sostenibile, nonché Sistemi Idraulici e Pneumatici.
Le ricerche presentate soprattutto nell'ambito della Fisica Tecnica riguardano principalmente la produzione e l'utilizzo efficiente dell'energia, spaziando dallo studio di strategie volte ad agevolare la transizione verso un sistema energetico più sostenibile, passando attraverso sistemi di sequestro del carbonio e arrivando alla ricerca di innovativi sistemi di produzione dell'energia: non mancano infatti lavori sui temi più "attuali" o "di moda" quali produzione, trasporto, stoccaggio e utilizzo dell'Idrogeno e ancora sistemi di produzione e stoccaggio di energia pulita, sostenibile e rinnovabile con un contributo significativo anche dei ricercatori dell'area di Macchine.
Vorrei chiudere questa mia presentazione con alcuni suggerimenti e inviti che mi permetto di rivolgere ai giovani ricercatori che si affacciano magari per la prima volta allo studio di queste problematiche nuove e innovative. Non abbiate timore di osare, di compiere il "folle volo" oltre le Colonne d'Ercole che costituivano il limite della Conoscenza all'epoca di Ulisse (Dante, Divina Commedia).
La ricerca, la cultura, il sapere devono essere mossi dal comune afflato di voler comprendere il mondo interpretandone e cogliendone le sconosciute e intrinseche leggi di Natura, al fine, possibilmente, di possederlo e mai come in questo momento ne va sottolineata l'importanza.
Usate sempre la vostra intelligenza sapendo che essa va intesa non solo in senso strettamente scientifico, ma anche come capacità che ognuno di noi ha, secondo i propri talenti e i propri carismi, di far prosperare migliori condizioni di vita e spazi maggiori di libertà. Siate sempre FILOSOFI che, ricordo, etimologicamente parlando, vuol dire AMANTI DEL SAPERE.
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Fonte: La Termotecnica luglio-agosto 2023
- Andrea Maffezzoli
- Kyoto Club
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