Fonderie e mobilità elettrica: opportunità e vantaggi approvvigionamento fusioni attraverso partnership esterne.
Dr. Alberto Tremolada - Adaci - Associazione Italiana Acquisti e Supply Management
L'industria della fonderia sta subendo significative trasformazioni a causa della transizione energetica e della mobilità elettrica, per l'aumento costi energetici, carenza di manodopera qualificata, costi per abbattere le emissioni e per la concorrenza dei paesi low cost.
Recentemente, diverse fonderie in Europa hanno dovuto chiudere a causa di vari motivi, legati anche ai costi energetici insostenibili.
La crisi energetica, aggravata dalla guerra in Ucraina e dall'aumento dei prezzi del gas naturale, ha portato a un aumento vertiginoso dei costi dell'elettricità.
Questo ha reso difficile per molte fonderie rimanere competitive e redditizie.
Ad esempio, la fonderia di alluminio Aluminium Dunkerque Industries France ha tagliato la produzione dopo aver registrato perdite per 20 milioni di euro a causa dei prezzi del gas naturale quadruplicati.
Anche la fonderia rumena Alro ha ridotto la produzione del 60% e potrebbe chiudere completamente se i costi energetici non scenderanno.
La fonderia di zinco Nyrstar nei Paesi Bassi e l'impianto di alluminio Norsk Hydro in Slovacchia hanno chiuso.
Le chiusure hanno avuto un impatto significativo sull'economia europea, costringendo le industrie a rivolgersi alle importazioni e a perdere competitività nei mercati globali.
Le fonderie e loro Clienti per limitare gli impatti economici con ripercussioni finanziarie notevoli, necessita che mettano a terra soluzioni flessibili come l'approvvigionamento esterno di fusioni sulle quali non sono competitive collaborando con altre fonderie ( che già avviene da decenni ma non massivamente ).
L'approvvigionamento esterno può fornire soluzioni economiche garantendo al contempo sostenibilità, mitigazione dei rischi e risposte per il futuro.
Vantaggi approvvigionamento fusioni attraverso partnership esterne
Collaborando con fornitori internazionali, le fonderie possono approvvigionarsi di fusioni di qualità a costi ridotti più ridotti, mantenendo il controllo della supply chain a valle senza cedere quote di mercato.
Collaborando con un fornitore esterno, la fonderia può ridurre le spese di produzione e reinvestire le risorse nella modernizzazione delle sue infrastrutture, migliorando l'efficienza produttiva con aumentando la propria competitività.
Motivi e interdipendenze per approvvigionare fusioni esternamente
Mancanza specializzazione
Molte fonderie non possiedono l'esperienza necessaria per produzione specializzate.
I fornitori esterni con le competenze e i macchinari necessari possono colmare queste lacune.
Bottleneck capacity
Quando la produzione interna è in saturazione, i partner esterni possono aiutare a gestire ordini senza richiedere ulteriori investimenti per potenziare produzione, costi extra personale per turni aggiuntivi, allungamento lead time e perdita ordinativi.
Riduzione costi e complessità fusioni
Per le parti standard per le quali non si ha la capacità produttiva adeguata, è più conveniente approvvigionarsi presso fornitori esterni, che beneficiano di economie di scala e di produzione più economiche.
Risk management
Esternalizzare parte della produzione può ridurre significativamente i rischi aziendali legati a aumento costi produttivi non previsti, guasti, colli di bottiglia nella produzione.
Sostenibilità un fattore chiave nell'approvvigionamento
Pratiche di produzione sostenibili consentono un risparmio energetico e minimizza sprechi con riduzione dei costi.
Un fattore chiave nelle scelte dei propri Clienti, anche in ottica riduzioni impatti scope 1 - 2 e 3, più in generale si è osservato che collaborare con fornitori che si concentrano su tecniche efficienti dal punto di vista energetico contribuisce a ridurre le emissioni di carbonio e migliorare la sostenibilità complessiva.
Tendenze del settore
La mobilità elettrica sta rimodellando la domanda di componenti che devono essere più leggeri a parità o con superiori prestazioni in uso ( riduzione peso - masse in movimento importante per diminuire consumi - emissioni ma anche per riduzione costi multilivello ).
Con passaggio in parte a leghe leggere - materiali avanzati - compositi o alternativi
( per esempio ghisa ADI ).
Collaborare con partner esterni specializzati nella produzione dove non si è competitivi o specializzati è un'alternativa da valutare per rimanere competitivi
anche nei mercati emergenti.
More with less strategia per il futuro degli approvvigionamenti anche per le fonderie
Ma collaborare con fornitori esterni non è a costi e rischi zero, soprattutto perché non si ha il controllo diretto sulle interdipendenze che possono impattare sulla supply chain.
Fortunatamente, molti ostacoli possono essere superati e per affrontare con successo le criticità della propria supply chain valutare prima di:
- Introdurre una governance ecosistemica partecipativa
- Digitalizzare processi - dati - informazioni non solo per lo sharing, ma come valore intangibile della conoscenza per il brand
- Creare una base di riferimento per le supply chain e condividere dati - informazioni con gli stakeholders
- Ridisegnare i prodotti e servizi per la sostenibilità
- Progettare la catena del valore e la strategia di approvvigionamento per la sostenibilità
- Fissare obiettivi di riduzione conseguibili non solo per le emissioni nel breve - medio e lungo periodo
- Collaborare con i fornitori e Clienti per introdurre gradualmente sostenibilità ambientale - sociale - economica - territoriale
- Impegnarsi in iniziative di settore per condivisione migliori pratiche, la certificazione, la tracciabilità e la difesa delle politiche
- Espandere i gruppi di acquisto per amplificare gli impegni sul lato della domanda.
Le aziende che cercano di rinnovare le proprie supply chain devono cambiare il modo in cui operano internamente.
Le funzioni di approvvigionamento dovranno adeguarsi, così come lo sviluppo del prodotto, la finanza, la strategia e la sostenibilità.
Ridurre le complessità e funzionalità non necessarie - ridurre gli sprechi e attività a non valore - ridurre utilizzo materiali e servizi e molto altro porta riduzioni rischi - riduzioni costi - riduzione esposizione finanziaria - aumento del valore ( profitti ) - accorcia le supply chain - diminuisce la dipendenza anche per le materie prime - aumenta l'appettibilità per i mercati finanziari - aumenta l'attrattività dei talenti - aumenta advocacy degli utilizzatori Vs. prodotti e servizi.
Con enormi vantaggi competitivi e di antifragilità del business, lo potete fare subito.
Lo scopo di questo articolo è generare riflessioni su alcune alternative che si possono mettere a terra subito.
Senza entrare troppo nei tecnicismi che rimando ad approfondimenti direttamente con chi mi contatterà ( email alberto.tremolada@adaci.it - sportello fonderie e metalli https://www.adaci.it/sportelli/sportello-fonderie-e-metalli/ ) o assisterà agli eventi Adaci dove sarò speaker tecnico anche su argomenti di questo articolo link https://www.adaci.it/eventi-in-programma/.
La crisi energetica, aggravata dalla guerra in Ucraina e dall'aumento dei prezzi del gas naturale, ha portato a un aumento vertiginoso dei costi dell'elettricità.
Questo ha reso difficile per molte fonderie rimanere competitive e redditizie.
Ad esempio, la fonderia di alluminio Aluminium Dunkerque Industries France ha tagliato la produzione dopo aver registrato perdite per 20 milioni di euro a causa dei prezzi del gas naturale quadruplicati.
Anche la fonderia rumena Alro ha ridotto la produzione del 60% e potrebbe chiudere completamente se i costi energetici non scenderanno.
La fonderia di zinco Nyrstar nei Paesi Bassi e l'impianto di alluminio Norsk Hydro in Slovacchia hanno chiuso.
Le chiusure hanno avuto un impatto significativo sull'economia europea, costringendo le industrie a rivolgersi alle importazioni e a perdere competitività nei mercati globali.
Le fonderie e loro Clienti per limitare gli impatti economici con ripercussioni finanziarie notevoli, necessita che mettano a terra soluzioni flessibili come l'approvvigionamento esterno di fusioni sulle quali non sono competitive collaborando con altre fonderie ( che già avviene da decenni ma non massivamente ).
L'approvvigionamento esterno può fornire soluzioni economiche garantendo al contempo sostenibilità, mitigazione dei rischi e risposte per il futuro.
Vantaggi approvvigionamento fusioni attraverso partnership esterne
Collaborando con fornitori internazionali, le fonderie possono approvvigionarsi di fusioni di qualità a costi ridotti più ridotti, mantenendo il controllo della supply chain a valle senza cedere quote di mercato.
Collaborando con un fornitore esterno, la fonderia può ridurre le spese di produzione e reinvestire le risorse nella modernizzazione delle sue infrastrutture, migliorando l'efficienza produttiva con aumentando la propria competitività.
Motivi e interdipendenze per approvvigionare fusioni esternamente
Mancanza specializzazione
Molte fonderie non possiedono l'esperienza necessaria per produzione specializzate.
I fornitori esterni con le competenze e i macchinari necessari possono colmare queste lacune.
Bottleneck capacity
Quando la produzione interna è in saturazione, i partner esterni possono aiutare a gestire ordini senza richiedere ulteriori investimenti per potenziare produzione, costi extra personale per turni aggiuntivi, allungamento lead time e perdita ordinativi.
Riduzione costi e complessità fusioni
Per le parti standard per le quali non si ha la capacità produttiva adeguata, è più conveniente approvvigionarsi presso fornitori esterni, che beneficiano di economie di scala e di produzione più economiche.
Risk management
Esternalizzare parte della produzione può ridurre significativamente i rischi aziendali legati a aumento costi produttivi non previsti, guasti, colli di bottiglia nella produzione.
Sostenibilità un fattore chiave nell'approvvigionamento
Pratiche di produzione sostenibili consentono un risparmio energetico e minimizza sprechi con riduzione dei costi.
Un fattore chiave nelle scelte dei propri Clienti, anche in ottica riduzioni impatti scope 1 - 2 e 3, più in generale si è osservato che collaborare con fornitori che si concentrano su tecniche efficienti dal punto di vista energetico contribuisce a ridurre le emissioni di carbonio e migliorare la sostenibilità complessiva.
Tendenze del settore
La mobilità elettrica sta rimodellando la domanda di componenti che devono essere più leggeri a parità o con superiori prestazioni in uso ( riduzione peso - masse in movimento importante per diminuire consumi - emissioni ma anche per riduzione costi multilivello ).
Con passaggio in parte a leghe leggere - materiali avanzati - compositi o alternativi
( per esempio ghisa ADI ).
Collaborare con partner esterni specializzati nella produzione dove non si è competitivi o specializzati è un'alternativa da valutare per rimanere competitivi
anche nei mercati emergenti.
More with less strategia per il futuro degli approvvigionamenti anche per le fonderie
Ma collaborare con fornitori esterni non è a costi e rischi zero, soprattutto perché non si ha il controllo diretto sulle interdipendenze che possono impattare sulla supply chain.
Fortunatamente, molti ostacoli possono essere superati e per affrontare con successo le criticità della propria supply chain valutare prima di:
- Introdurre una governance ecosistemica partecipativa
- Digitalizzare processi - dati - informazioni non solo per lo sharing, ma come valore intangibile della conoscenza per il brand
- Creare una base di riferimento per le supply chain e condividere dati - informazioni con gli stakeholders
- Ridisegnare i prodotti e servizi per la sostenibilità
- Progettare la catena del valore e la strategia di approvvigionamento per la sostenibilità
- Fissare obiettivi di riduzione conseguibili non solo per le emissioni nel breve - medio e lungo periodo
- Collaborare con i fornitori e Clienti per introdurre gradualmente sostenibilità ambientale - sociale - economica - territoriale
- Impegnarsi in iniziative di settore per condivisione migliori pratiche, la certificazione, la tracciabilità e la difesa delle politiche
- Espandere i gruppi di acquisto per amplificare gli impegni sul lato della domanda.
Le aziende che cercano di rinnovare le proprie supply chain devono cambiare il modo in cui operano internamente.
Le funzioni di approvvigionamento dovranno adeguarsi, così come lo sviluppo del prodotto, la finanza, la strategia e la sostenibilità.
Ridurre le complessità e funzionalità non necessarie - ridurre gli sprechi e attività a non valore - ridurre utilizzo materiali e servizi e molto altro porta riduzioni rischi - riduzioni costi - riduzione esposizione finanziaria - aumento del valore ( profitti ) - accorcia le supply chain - diminuisce la dipendenza anche per le materie prime - aumenta l'appettibilità per i mercati finanziari - aumenta l'attrattività dei talenti - aumenta advocacy degli utilizzatori Vs. prodotti e servizi.
Con enormi vantaggi competitivi e di antifragilità del business, lo potete fare subito.
Lo scopo di questo articolo è generare riflessioni su alcune alternative che si possono mettere a terra subito.
Senza entrare troppo nei tecnicismi che rimando ad approfondimenti direttamente con chi mi contatterà ( email alberto.tremolada@adaci.it - sportello fonderie e metalli https://www.adaci.it/sportelli/sportello-fonderie-e-metalli/ ) o assisterà agli eventi Adaci dove sarò speaker tecnico anche su argomenti di questo articolo link https://www.adaci.it/eventi-in-programma/.
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Fonte: Articolo tecnico 2025
Settori: Ambiente, Analisi, abbattimento e Controllo emissioni, Automotive, Cambiamento climatico, Efficienza energetica industriale, Energia, Energy storage, GAS, Inquinamento, Mobilità Sostenibile, Rinnovabili, Smart City, Termotecnica industriale
- Piersilvio Marcolin