Da quasi due decenni le giornate mcTER si sono imposte come eventi di riferimento per gli operatori alla ricerca di tecnologie e soluzioni per l'efficienza energetica, spaziando dalle applicazioni di cogenerazione alle biomasse, dal biogas/biometano fino alle più recenti (e sempre affollate) giornate rivolte al tema dell'idrogeno. Questo senza contare gli appuntamenti verticali sempre a tema "efficienza" ma declinati su specifici settori industriali, dall'alimentare alle cartiere, dal navale al farmaceutico.
Biomasse + Alimentare e Beverage
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Articoli e news su Biomasse + Alimentare e Beverage
- Scopo e campo di applicazione - Verifica del locale d'installazione - Ventilazione - Scarico condense La UNI 10683 definisce i requisiti di verifica - installazione - controllo - manutenzione di apparecchi con potenza al focolare < 35kW alimentati a biocombustibili solidi. I biocombustibili solidi sono ricavati da coltivazioni dedicate o prodotti lavorazioni, quali: cippato, pellets, scarti dell'industria agroalimentare, scarti della lavorazione del legno, rifiuti agricoli.
Il Salumificio Bordoni è un'eccellenza della gastronomia italiana nel cuore delle Alpi Centrali. Qui la proprietà ha costruito e alimentato un legame molto forte con il territorio circostante ed è impegnata in sfidanti politiche ambientali ed energetiche con l'obiettivo di aumentare la sostenibilità e ridurre l'impatto ambientale dell'impianto.
Introduzione al concetto di efficienza energetica. Fonti rinnovabili: Biogas Biometano, Syngas, Biomasse liquide Case study Gondola azienda alimentare - efficientameto energetico. Impianto di trigenerazione e sistema di supervisione integrato.
Il Biometano è un gas combustibile ottenuto per upgrading del biogas. Quest'ultimo viene normalmente prodotto dalla digestione anaerobica della frazione organica dei rifiuti, da fanghi di depurazione o da biomasse come reflui zootecnici, biomasse forestali, scarti di prodotti agroalimentari. Gli impianti di upgrading si occupano del trattamento e della purificazione del biogas per la trasformazione oltre al campionamento ed analisi su biometano e al sistema di monitoraggio.
Eppure le moderne tecnologie permettono di costruire impianti che funzionano bene e che prevengono le difficoltà. Il biogas si forma dalla decomposizione in assenza di ossigeno in ambiente controllato, di sostanze organiche da parte di microorganismi, secondo un processo che avviene anche in natura. Si produce a partire dalla frazione organica dei rifiuti urbani (FORSU), da biomasse agricole (effluenti zootecnici, colture di secondo raccolto, biomasse residuali), da scarti agroalimentari, fanghi di depurazione oppure dalla fermentazione anaerobica dei rifiuti stoccati in discarica. Il biogas viene normalmente utilizzato per la cogenerazione di elettricità e calore. Inoltre, nella sua formazione si produce anche una frazione semiliquida, detta digestato, riutilizzato in agricoltura come fertilizzante organico in genere dopo un opportuno trattamento aerobico.
Il test è stato condotto nell'impianto biogas di un mattatoio industriale. L'azienda presso cui si è svolta la prova, per un periodo di sette mesi, è dotata di un digestore mesofilo, monostadio, CSTR, con agitazione meccanica, alimentato con reflui di origine animale. La potenza elettrica di targa è pari a 950 kW/h; il biogas prodotto in media giornalmente è pari a circa 6000 Nm3; l'alimentazione giornaliera corrisponde a 300 tonnellate di scarti di lavorazione, con un corrispondente SRT pari a 24 giorni. La linea di lavaggio del biogas prevede un'unità chiller seguita da scrubber ad umido con soda. Prima dell'inizio del test industriale la produzione giornaliera media di metano era circa 4200 Nm3 con una resa sul teorico di circa 29%.
IBT EUROPE GmbH dal 2001 è Partner Esclusivo per il mercato italiano di Capstone, leader nei sistemi energetici con turbine a gas a tecnologia 'oil-free' che consentono di ottenere impianti di co e trigenerazione. In particolare, IBT ha sviluppato innovative applicazioni che assicurano la massima efficienza nelle industrie che hanno bisogno di vettori termici, quali il vapore saturo o l’acqua glicolata sotto zero, per il loro processo produttivo come il Food & Beverage oppure quelle aziende che utilizzano gas esausti caldi direttamente in svariati processi industriali di essicazione.
Introduzione Generalità – alcuni ambiti applicativi Panoramica sui prodotti da trattamento termico Confronto tra le proprietà Carbone vegetale Biochar e carboni attivi TorWash tecchnology Esempi di impianti, Impianti - Torrefazione Conclusioni
Diverse aziende nel mondo alimentare devono misurarsi con il problema degli scarti dovuti al processo produttivo. Per molte si tratta di grandi costi di gestione (smaltimento e/o depurazione); per altre invece si tratta di una grande risorsa. I sottoprodotti adeguatamente trattati possono trasformarsi in biogas che, utilizzato in un impianto di cogenerazione, consente la generazione simultanea di energia elettrica e termica. Questo è il caso di Amica Chips, azienda leader nel mondo delle patatine fritte e degli snack. Amica Chips ha avviato da tempo un progetto di efficientamento energetico e di valorizzazione dei vari sottoprodotti di processo quali bucce e scarti di patate, farine e pellet semilavorati.
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Introduzione al concetto di efficienza energetica. Fonti rinnovabili: Biogas Biometano, Syngas, Biomasse liquide Case study Gondola azienda alimentare - efficientameto energetico. Impianto di trigenerazione e sistema di supervisione integrato.
Il Biometano è un gas combustibile ottenuto per upgrading del biogas. Quest'ultimo viene normalmente prodotto dalla digestione anaerobica della frazione organica dei rifiuti, da fanghi di depurazione o da biomasse come reflui zootecnici, biomasse forestali, scarti di prodotti agroalimentari. Gli impianti di upgrading si occupano del trattamento e della purificazione del biogas per la trasformazione oltre al campionamento ed analisi su biometano e al sistema di monitoraggio.
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Creare energia da bucce e dai torsoli di mela è possibile! Nell’epoca in cui riciclare e non buttare via nulla è vitale, Uniconfort, leader nel settore della valorizzazione energetica delle biomasse solide e degli scarti, offre il suo importante contributo con un impianto che permette a un’azienda alimentare di produrre energia termica dagli scarti di lavorazione.
La necessità di ridurre la dipendenza dalle fonti fossili ed ottenere in tempi brevi un approvvigionamento energetico alternativo, sostenibile e rinnovabile, è ormai una sfida che coinvolge il mondo intero nella lotta ai cambiamenti climatici. Ne è una dimostrazione, oltre allo storico Protocollo di Kyoto, il recente accordo sul clima sottoscritto da USA e Cina che vede anche le due potenze finalmente impegnate a ridurre le emissioni di gas serra entro i prossimi vent’anni. Tra le fonti energetiche alternative, le biomasse, grazie alla loro disponibilità ampia e diffusa, rappresentano una tra le più interessanti soluzioni applicabili nel breve periodo. Esse forniscono una vasta gamma di materie prime, in forma solida, liquida o gassosa, che possono trovare convenienti impieghi, non solo nell’industria energetica, ma anche in quella metallurgica e chimica.
La bioeconomia utilizza la ricerca e l'innovazione per la produzione di materie prime rinnovabili in modo sostenibile in agricoltura, silvicoltura, pesca e dell'acquacoltura e per elaborare materie prime rinnovabili in prodotti a valore aggiunto nel settore alimentare, biobased e industrie energetiche. Progetto TEPASS, obbiettivo: testare una nuova tecnologia del settore plastico: un masterbatch pellets in granuli in grado di aumentare la biodegradabilità delle materie plastiche in alternativa alle ormai tradizionali "bioplastiche". Gli additivi, offrono prodotti biodegradabili ma non propriamente compostabili Tali additivi, combinati con le resine plastiche tradizionali con un carico del solo 1%, rendono i prodotti finali completamente biodegradabili.
La costante ricerca ha spinto la D’Alessandro Termomeccanica ad ampliare la propria gamma e ad accrescere il proprio know-how tecnico costruttivo al servizio di impianti tecnologici industriali e di cogenerazione, con la produzione di caldaie a vapore, ad acqua surriscaldata (sia a tubi d’acqua che a tubi di fumo) e di caldaie a olio diatermico. La nuova gamma è dedicata principalmente alla realizzazione di impianti a uso industriale, come ad esempio per l’industria agroalimentare (macellerie, caseifici, ecc.), per il settore agricolo e zootecnico (es. fungaie e coltivazioni simili), per l’industria tessile (lavanderie, asciugatrici, stirerie, ecc.), per l’industria della carta, del legno e così via. In generale, le potenze disponibili variano da 100 kW a 7.000 kW in base ai modelli, con pressioni da 5 bar a 24 bar.
Questo lavoro descrive la produzione di idrogeno per digestione anaerobica di siero di latte, glucosio e melasso utilizzando 4 ceppi Thermotoga termofili. Tutte i 4 ceppi di Thermotoga testati (T. neapolitana, T. maritima, T. naphtophila, T. petrophila) sono stati in grado di produrre H2 dal siero di latte, glucosio e melasso, sia in prove con biomassa sospese che adesa. Con tutti i tre substrati, le migliori prestazioni sono state ottenute con T. neapolitana. Sono state condotte alcuni test per selezionare il supporto ottimale per le condizioni con biomassa adesa. Sono stati testati 4 tipi di supporti, 3 in vetro sinterizzato e uno in materiale ceramico; il supporto scelto è stato Biomax.
I cicli ideali Rankine ed Hirn e i metodi per aumentare il rendimento del ciclo Rankine. Casi applicativi: impianto cogenerativo a biomasse a contropressione - Distilleria Villapana
Bono Sistemi, azienda leader italiana che vanta un’esperienza ormai cinquantennale nell’ambito della cogenerazione a partire da diverse tipologie di biomasse, vergini e trattate, opera nella progettazione e costruzione, nelle officine di proprietà di Milano e Biella, di generatori di vapore saturo e surriscaldato e di generatori di calore a olio diatermico, di potenza variabile tra 5 e 50 MWth.