Agevolazioni e incentivi per la filiera della mobilità sostenibile
Thomas Palmini - GFinance
GFINANCE è una società di consulenza specializzata nella Finanza Agevolata, attiva da quasi 40 anni.
-Fondo Transizione Industriale
- Contratti di sviluppo Tutela ambientale
- Piano Transizione 5.0
- Green New Deal
- Accordi Innovazione Automotive
- Collabora e Innova - Lombardia
GFINANCE è una società di consulenza specializzata nella Finanza Agevolata, attiva da quasi 40 anni.
Da giugno 2024 è entrata a far parte del Gruppo PNO, leader europeo nella consulenza in materia di innovazione e finanziamenti pubblici, con base in Olanda e partecipate in 10 Paesi europei. Il Gruppo è presente in Italia con uffici a Brescia, Milano, Roma, Napoli e Bari con anche la società Ciaotech srl (100% Gruppo PNO) fondata nel 2002.
GFINANCE opera in tutti i settori in cui sono previsti regimi d'aiuto pubblico attraverso bandi regionali (per la Lombardia, Emilia-Romagna, Veneto e Piemonte), nazionali e comunitari.
Affianca le imprese nella ricerca di contributi a fondo perduto, finanziamenti a tasso zero o agevolati, nonché per l'utilizzo di incentivi fiscali e altre opportunità di agevolazione.
Fondo transizione industriale
Cosa finanzia
Progetti da 3 a 20 milioni di euro
Programmi di investimento che perseguono una o più delle seguenti finalità:
- conseguimento nell'ambito dell'unità produttiva di una maggiore efficienza energetica nell'esecuzione dell'attività d'impresa;
- uso efficiente delle risorse, attraverso una riduzione dell'utilizzo delle stesse anche tramite il riuso, il riciclo o il recupero di materie prime e/o l'uso di materie prime riciclate;
- cambiamento fondamentale del processo produttivo complessivo dell'unità produttiva , attraverso l'implementazione di soluzioni e tecnologie atte a consentire una maggiore efficienza energetica ovvero attraverso il riciclo e il riuso di materiali produttivi, di materie prime e riciclate.
- l'installazione di impianti da autoproduzione di energia da fonti rinnovabili, idrogeno e impianti di cogenerazione ad alto rendimento.
I programmi di investimento devono essere volti al perseguimento, in via esclusiva, di un miglioramento in termini di tutela ambientale dei processi aziendali.
A chi è rivolto
Pmi e grandi imprese operanti in via prevalente nei settori estrattivo e manifatturiero di cui alle sezioni B e C della classificazione delle attività economiche ATECO 2007.
Qual è il contributo
Il Fondo prevede l'erogazione di contributi a fondo perduto con intensità variabile in base al regolamento di aiuti applicato e alla modalità di calcolo dei costi (supplementari o intero costo), si va dal 15% al 65% delle spese ammissibili.
Come si partecipa
Il bando è in apertura. La valutazione è a graduatoria
Esempi di investimenti
Progetto di uso efficiente delle risorse e/o la circolarità del processo produttivo
Investimenti per il recupero del materiale di scarto derivante dai vari processi specifici del ciclo produttivo per:
- Migliorare la qualità della materia prima in ingresso
- Ridurre la quantità di scarti da smaltire
- Ridurre i costi aziendali per lo lo smaltimento
Spese ammissibili:
- impianti e attrezzature varie, nuovi di fabbrica;
- programmi informatici, brevetti, licenze, know-how;
- suolo aziendale nei limiti del 10% dell'investimento;
- opere murarie e assimilate, nel limite del 40% dell'investimento
Contratti di sviluppo Tutela ambientale
Cosa finanzia
Progetti da 20 milioni di euro
Programmi di investimento volti:
- alla tutela dell'ambiente, compresi gli aiuti per la riduzione e l'eliminazione delle emissioni di gas a effetto serra - articolo 36 del Regolamento GBER;
- all'introduzione di misure di efficienza energetica articoli 38 e 38-bis del Regolamento GBER;
- alla promozione dell'uso dell'energia da fonti rinnovabili, dell'idrogeno rinnovabile e della cogenerazione ad alto rendimento, conformemente all'art. 41 del regolamento GBER, qualora gli investimenti riguardino interventi destinati all'autoconsumo dell'impresa beneficiaria;
- all'efficienza nell'utilizzo delle risorse e al sostegno alla transizione verso un'economia circolare - articolo 47 del Regolamento GBER
Anche abbinati a progetti di ricerca e sviluppo
A chi è rivolto
Imprese di qualunque dimensione
Anche congiuntamente tramite il contratto di rete, max 5 imprese
Qual è il contributo
Si può scegliere tra 2 modalità di agevolazione:
A. Solo contributo a fondo perduto
B. Mix agevolazioni: contributo a fondo perduto + finanziamento agevolato
Le intensità di aiuto (ESL) applicate al Contratto di sviluppo per la tutela ambientale differiscono in base alla tipologia di intervento agevolato, alla localizzazione geografica dell'investimento ed alla dimensione d'impresa.
- Tutela dell'ambiente (art. 38 Gber): contributi dal 35% all'85%
- Maggiore efficienza energetica (art. 38 Gber): contributi dal 30% al 65%
- Promozione dell'uso di energia da fonti rinnovabili (art. 41 GBER): contributi dal 30% al 65%
- Sostegno alla transizione verso un'economia circolare: contributi dal 40% al 75%
- Spese di ricerca, sviluppo e innovazione: dal 15% al 80%
Come si partecipa
Il bando è aperto a sportello. La valutazione è negoziale con Invitalia
Piano Transizione 5.0
Continua nel PDF
Da giugno 2024 è entrata a far parte del Gruppo PNO, leader europeo nella consulenza in materia di innovazione e finanziamenti pubblici, con base in Olanda e partecipate in 10 Paesi europei. Il Gruppo è presente in Italia con uffici a Brescia, Milano, Roma, Napoli e Bari con anche la società Ciaotech srl (100% Gruppo PNO) fondata nel 2002.
GFINANCE opera in tutti i settori in cui sono previsti regimi d'aiuto pubblico attraverso bandi regionali (per la Lombardia, Emilia-Romagna, Veneto e Piemonte), nazionali e comunitari.
Affianca le imprese nella ricerca di contributi a fondo perduto, finanziamenti a tasso zero o agevolati, nonché per l'utilizzo di incentivi fiscali e altre opportunità di agevolazione.
Fondo transizione industriale
Cosa finanzia
Progetti da 3 a 20 milioni di euro
Programmi di investimento che perseguono una o più delle seguenti finalità:
- conseguimento nell'ambito dell'unità produttiva di una maggiore efficienza energetica nell'esecuzione dell'attività d'impresa;
- uso efficiente delle risorse, attraverso una riduzione dell'utilizzo delle stesse anche tramite il riuso, il riciclo o il recupero di materie prime e/o l'uso di materie prime riciclate;
- cambiamento fondamentale del processo produttivo complessivo dell'unità produttiva , attraverso l'implementazione di soluzioni e tecnologie atte a consentire una maggiore efficienza energetica ovvero attraverso il riciclo e il riuso di materiali produttivi, di materie prime e riciclate.
- l'installazione di impianti da autoproduzione di energia da fonti rinnovabili, idrogeno e impianti di cogenerazione ad alto rendimento.
I programmi di investimento devono essere volti al perseguimento, in via esclusiva, di un miglioramento in termini di tutela ambientale dei processi aziendali.
A chi è rivolto
Pmi e grandi imprese operanti in via prevalente nei settori estrattivo e manifatturiero di cui alle sezioni B e C della classificazione delle attività economiche ATECO 2007.
Qual è il contributo
Il Fondo prevede l'erogazione di contributi a fondo perduto con intensità variabile in base al regolamento di aiuti applicato e alla modalità di calcolo dei costi (supplementari o intero costo), si va dal 15% al 65% delle spese ammissibili.
Come si partecipa
Il bando è in apertura. La valutazione è a graduatoria
Esempi di investimenti
Progetto di uso efficiente delle risorse e/o la circolarità del processo produttivo
Investimenti per il recupero del materiale di scarto derivante dai vari processi specifici del ciclo produttivo per:
- Migliorare la qualità della materia prima in ingresso
- Ridurre la quantità di scarti da smaltire
- Ridurre i costi aziendali per lo lo smaltimento
Spese ammissibili:
- impianti e attrezzature varie, nuovi di fabbrica;
- programmi informatici, brevetti, licenze, know-how;
- suolo aziendale nei limiti del 10% dell'investimento;
- opere murarie e assimilate, nel limite del 40% dell'investimento
Contratti di sviluppo Tutela ambientale
Cosa finanzia
Progetti da 20 milioni di euro
Programmi di investimento volti:
- alla tutela dell'ambiente, compresi gli aiuti per la riduzione e l'eliminazione delle emissioni di gas a effetto serra - articolo 36 del Regolamento GBER;
- all'introduzione di misure di efficienza energetica articoli 38 e 38-bis del Regolamento GBER;
- alla promozione dell'uso dell'energia da fonti rinnovabili, dell'idrogeno rinnovabile e della cogenerazione ad alto rendimento, conformemente all'art. 41 del regolamento GBER, qualora gli investimenti riguardino interventi destinati all'autoconsumo dell'impresa beneficiaria;
- all'efficienza nell'utilizzo delle risorse e al sostegno alla transizione verso un'economia circolare - articolo 47 del Regolamento GBER
Anche abbinati a progetti di ricerca e sviluppo
A chi è rivolto
Imprese di qualunque dimensione
Anche congiuntamente tramite il contratto di rete, max 5 imprese
Qual è il contributo
Si può scegliere tra 2 modalità di agevolazione:
A. Solo contributo a fondo perduto
B. Mix agevolazioni: contributo a fondo perduto + finanziamento agevolato
Le intensità di aiuto (ESL) applicate al Contratto di sviluppo per la tutela ambientale differiscono in base alla tipologia di intervento agevolato, alla localizzazione geografica dell'investimento ed alla dimensione d'impresa.
- Tutela dell'ambiente (art. 38 Gber): contributi dal 35% all'85%
- Maggiore efficienza energetica (art. 38 Gber): contributi dal 30% al 65%
- Promozione dell'uso di energia da fonti rinnovabili (art. 41 GBER): contributi dal 30% al 65%
- Sostegno alla transizione verso un'economia circolare: contributi dal 40% al 75%
- Spese di ricerca, sviluppo e innovazione: dal 15% al 80%
Come si partecipa
Il bando è aperto a sportello. La valutazione è negoziale con Invitalia
Piano Transizione 5.0
Continua nel PDF
Leggi tutto
Fonte: mcTER EXPO ottobre 2024 Le nuove prospettive per la mobilità intelligente
Settori: Ambiente, Energia, Finanziamenti per efficienza energetica, Inquinamento, Mobilità Sostenibile, Rinnovabili
- Paolo Di Marco
- Comune di Casale Monferrato
- MIMIT - Ministero delle Imprese e del Made in Italy
- Paolo Di Marco