Audit Energetico: perché è essenziale per capire i consumi
L'energia rappresenta un bene fondamentale per la nostra società, ed è importante monitorare i consumi energetici per apportare interventi di efficientamento che comportano vantaggi sia di natura economica che ambientale, evitando in questo modo sprechi di risorse e di denaro. per consentire queste ottimizzazioni, in Europa si ricorre all'audit energetico, una procedura di analisi utilizzata per individuare i consumi energetici reali di un edificio, di un'abitazione o di uno stabilimento industriale e per identificare i possibili interventi di efficientamento energetico. Ecco cosa sapere a riguardo!
Che cos'è un audit energetico?
Il termine "audit" in Latino significa "verifica": questo ci aiuta a capire che, quando si parla di audit energetico (o di diagnosi energetica), si fa riferimento a quelle operazioni di verifica per conoscere e misurare il consumo energetico di un determinato edificio o impianto, individuando inoltre i possibili interventi di efficientamento volti a ridurre i consumi energetici, evitare sprechi e salvaguardare l'ambiente energetico, e a parità di rendimento infine risparmiare i costi in bolletta. Si tratta di un'operazione regolamentata da direttive dell'Unione Europea e, in particolare, dalla 2012/27/UE, dove si definisce l'Audit Energetico come: "una procedura sistematica finalizzata a ottenere un'adeguata conoscenza del profilo di consumo energetico di un impianto industriale o commerciale o di servizi pubblici o privati, a individuare e quantificare le opportunità di risparmio energetico sotto il profilo costi-benefici e a riferire in merito ai risultati".
L'audit energetico è obbligatorio a determinate fasce di Aziende, che sono tenute a sottoporre ogni 4 anni i loro impianti a valutazioni sui consumi energetici: le cosiddette energivore, imprese che registrano un consumo energetico uguale o maggiore di 2,4 GWh nell'anno di riferimento con rapporto tra costo effettivo dell'energia elettrica e fatturato pari almeno al 2% e facenti parte dell'industria manifatturiera; le aziende con più di 250 dipendenti e le realtà che fatturano più di 50 milioni di euro all'anno e a partire dai 43 milioni di euro in attivo. Le piccole e medie imprese invece, possono decidere in modo facoltativo se realizzare una diagnosi energetica su base volontaria.
Come si fa un audit energetico?
Per eseguire un audit energetico, ci si rivolgere a figure qualificate e autorizzate, individuate in Italia dal D.Lgs 102 del 4 luglio 2014, e che si trovano in strutture come le Energy Service Company (ESCO) o un Esperto in Gestione dell'energia certificato (EGE). Nell'audit energetico svolto da tali professionisti, vengono riportate tutte le fasi dell'indagine, le misurazioni effettuate e vengono infine proposte le opportunità di miglioramento della realtà di riferimento. Le fasi di analisi possono essere descritte come segue:
- Sopralluogo dello stabilimento e analisi dei dati raccolti inerenti al consumo energetico;
- Individuazione di possibili aree di miglioramento dell'efficienza energetica;
- Elaborazione dei dati e stesura di risultati e proposte per interventi migliorativi completati dalle stime sul risparmio energetico possibile e dalla sostenibilità economica. Tale report viene inoltre caricato sul portale di ENEA. Procedure seguite anche nel caso di diagnosi energetica volontaria.
Come visto in precedenza, solo un professionista qualificato da strutture quali l'ESCO e l'EGE può eseguire un audit energetico, dal momento che la sua diagnosi ha anche validità legale. Essere consapevoli dei propri consumi e comprendere in che modo ottimizzarli, dovrebbe essere una prerogativa di tutti per risparmiare sia in termini economici ma anche per contribuire a contenere l'immissione di CO2 in atmosfera.
Cosa serve per fare un audit?
L'audit energetico facilita questo percorso verso una comprensione delle proprie possibilità in modo esaustivo, tecnico e realistico, per individuare più facilmente le eventuali migliorie da apportare. L'audit energetico, dunque, permette di definire gli interventi e le operazioni di efficientamento energetico, consente di ottimizzare i processi produttivi e implementare i necessari sistemi di monitoraggio e misurazione dei consumi. Grazie alla sua lunga esperienza nel campo dell'efficientamento energetico, e alla partnership con realtà illustri come Capstone Green Energy e Century Corporation, IBT Group è leader nella realizzazione di progetti di efficientamento energetico dimensionati in base alle specifiche esigenze di ogni cliente con l'utilizzo delle le più innovative tecnologie, per supportare le aziende a essere più competitive sul mercato e nella tutela e rispetto dell'ambiente.
L'audit energetico è obbligatorio a determinate fasce di Aziende, che sono tenute a sottoporre ogni 4 anni i loro impianti a valutazioni sui consumi energetici: le cosiddette energivore, imprese che registrano un consumo energetico uguale o maggiore di 2,4 GWh nell'anno di riferimento con rapporto tra costo effettivo dell'energia elettrica e fatturato pari almeno al 2% e facenti parte dell'industria manifatturiera; le aziende con più di 250 dipendenti e le realtà che fatturano più di 50 milioni di euro all'anno e a partire dai 43 milioni di euro in attivo. Le piccole e medie imprese invece, possono decidere in modo facoltativo se realizzare una diagnosi energetica su base volontaria.
Come si fa un audit energetico?
Per eseguire un audit energetico, ci si rivolgere a figure qualificate e autorizzate, individuate in Italia dal D.Lgs 102 del 4 luglio 2014, e che si trovano in strutture come le Energy Service Company (ESCO) o un Esperto in Gestione dell'energia certificato (EGE). Nell'audit energetico svolto da tali professionisti, vengono riportate tutte le fasi dell'indagine, le misurazioni effettuate e vengono infine proposte le opportunità di miglioramento della realtà di riferimento. Le fasi di analisi possono essere descritte come segue:
- Sopralluogo dello stabilimento e analisi dei dati raccolti inerenti al consumo energetico;
- Individuazione di possibili aree di miglioramento dell'efficienza energetica;
- Elaborazione dei dati e stesura di risultati e proposte per interventi migliorativi completati dalle stime sul risparmio energetico possibile e dalla sostenibilità economica. Tale report viene inoltre caricato sul portale di ENEA. Procedure seguite anche nel caso di diagnosi energetica volontaria.
Come visto in precedenza, solo un professionista qualificato da strutture quali l'ESCO e l'EGE può eseguire un audit energetico, dal momento che la sua diagnosi ha anche validità legale. Essere consapevoli dei propri consumi e comprendere in che modo ottimizzarli, dovrebbe essere una prerogativa di tutti per risparmiare sia in termini economici ma anche per contribuire a contenere l'immissione di CO2 in atmosfera.
Cosa serve per fare un audit?
L'audit energetico facilita questo percorso verso una comprensione delle proprie possibilità in modo esaustivo, tecnico e realistico, per individuare più facilmente le eventuali migliorie da apportare. L'audit energetico, dunque, permette di definire gli interventi e le operazioni di efficientamento energetico, consente di ottimizzare i processi produttivi e implementare i necessari sistemi di monitoraggio e misurazione dei consumi. Grazie alla sua lunga esperienza nel campo dell'efficientamento energetico, e alla partnership con realtà illustri come Capstone Green Energy e Century Corporation, IBT Group è leader nella realizzazione di progetti di efficientamento energetico dimensionati in base alle specifiche esigenze di ogni cliente con l'utilizzo delle le più innovative tecnologie, per supportare le aziende a essere più competitive sul mercato e nella tutela e rispetto dell'ambiente.
Settori: Efficienza energetica industriale, Energia
- Andrea Maffezzoli
- Sergio La Mura
- PND Service
- Andrea Maffezzoli