Carbon Footprint: cos'è e progetti per ridurla
La Carbon Footprint - impronta di carbonio o impronta ecologica - è una misurazione che esprime la quantità di emissioni di gas a effetto serra che vengono generate durante la vita di un prodotto, servizio o di un'intera organizzazione, azienda e individuo. Viene espressa in tonnellate di CO2 equivalente, una misura che esprime l'impatto sul surriscaldamento globale dei gas serra rispetto alla stessa quantità di anidride carbonica.
Oggetti o processi produttivi e aziende intere: tutto ha un impronta ambientale determinata, sia di acqua che di gas inquinanti. L'impronta di carbonio in particolare ci permette quindi di capire la quantità di emissioni di CO2 che un certo un oggetto che compriamo - o servizio che decidiamo di usufruire - emette in atmosfera; questo comprende sia le emissioni dirette nel processo di produzione, sia tutte quelle che indirettamente vengono coinvolte.
Possiamo dire che la Carbon Footprint indica, di fatto, l'effetto che un prodotto o un'organizzazione ha sul clima e sul surriscaldamento globale. Ecco perché è fondamentale che soprattutto aziende e organizzazioni riescano a comprendere quale sia la loro impronta ecologica, oltre che quella dei loro singoli prodotti. Ciò non solo per diventare coscienti del proprio impatto ambientale, ma anche per poter gestire al meglio i processi produttivi e aumentare laddove possibile la loro sostenibilità.
Fermare il surriscaldamento globale è fondamentale, ecco perché i il quadro per le politiche europee sull'energia e sul clima 2030 ha fissato degli obiettivi precisi:
- Riduzione del 40% delle emissioni a effetto serra (rispetto al 1990);
- Raggiungimento della quota di energie rinnovabili al 27%;
- Miglioramento del 27% dell'efficienza energetica;
- Riduzione del 30% delle emissioni di CO2 (rispetto al 2015).
L'obiettivo a cui tutti dovremmo aspirare è la carbon neutrality, cioè l'azzeramento del nostro impatto climatico. Si raggiunge con un bilanciamento tra emissioni di gas serra prodotte e quelle assorbite. Soprattutto per i business questo è possibile attraverso la riduzione dell'impatto climatico e ambientale attraverso scelte sostenibili e progetti di compensazione: in una parola, la riduzione della Carbon Footprint.
È fondamentale come prima cosa calcolare l'impronta ecologica del prodotto e dell'azienda, in modo da capire quale sia il suo impatto in termini di CO2 equivalente. Come stabilito da diverse normative esistono diversi tipi di calcoli, tra le quali:
LCA (Life Cycle Assessment) è la valutazione del ciclo di vita del prodotto, dalla nascita alla fine ("from cradle to grave");
Il Greenhouse Gas Protocol permette di monitorare le emissioni dei gas serra;
Dopo aver fatto queste misurazioni necessario effettuare varie misurazioni, a partire dalle emissioni di gas a effetto serra come anidride carbonica, metano, azoto ed altri (indicati tutti nel Protocollo di Kyoto). Queste, le emissioni dirette, vanno inserite in un inventario che indica quale sia l'effettiva entità delle emissioni: questo valore può essere paragonato e all'inventario nazionale della Carbon Footprint - presente sul sito della United Nations Climate Change (UNFCCC).
Calcolare l'impronta di carbonio della propria azienda e dei prodotti è solo il primo passo di un percorso che porta alla riduzione dell'impatto ambientale per raggiungere la sostenibilità.
Fermare il surriscaldamento globale è fondamentale, ecco perché i il quadro per le politiche europee sull'energia e sul clima 2030 ha fissato degli obiettivi precisi:
- Riduzione del 40% delle emissioni a effetto serra (rispetto al 1990);
- Raggiungimento della quota di energie rinnovabili al 27%;
- Miglioramento del 27% dell'efficienza energetica;
- Riduzione del 30% delle emissioni di CO2 (rispetto al 2015).
L'obiettivo a cui tutti dovremmo aspirare è la carbon neutrality, cioè l'azzeramento del nostro impatto climatico. Si raggiunge con un bilanciamento tra emissioni di gas serra prodotte e quelle assorbite. Soprattutto per i business questo è possibile attraverso la riduzione dell'impatto climatico e ambientale attraverso scelte sostenibili e progetti di compensazione: in una parola, la riduzione della Carbon Footprint.
È fondamentale come prima cosa calcolare l'impronta ecologica del prodotto e dell'azienda, in modo da capire quale sia il suo impatto in termini di CO2 equivalente. Come stabilito da diverse normative esistono diversi tipi di calcoli, tra le quali:
LCA (Life Cycle Assessment) è la valutazione del ciclo di vita del prodotto, dalla nascita alla fine ("from cradle to grave");
Il Greenhouse Gas Protocol permette di monitorare le emissioni dei gas serra;
Dopo aver fatto queste misurazioni necessario effettuare varie misurazioni, a partire dalle emissioni di gas a effetto serra come anidride carbonica, metano, azoto ed altri (indicati tutti nel Protocollo di Kyoto). Queste, le emissioni dirette, vanno inserite in un inventario che indica quale sia l'effettiva entità delle emissioni: questo valore può essere paragonato e all'inventario nazionale della Carbon Footprint - presente sul sito della United Nations Climate Change (UNFCCC).
Calcolare l'impronta di carbonio della propria azienda e dei prodotti è solo il primo passo di un percorso che porta alla riduzione dell'impatto ambientale per raggiungere la sostenibilità.
Settori: Ambiente, Analisi, abbattimento e Controllo emissioni, Cambiamento climatico, GAS, Inquinamento, Termotecnica industriale
Mercati: Aria e Gas, Inquinamento
- EEA European Environment Agency
- Alessandro Clerici