Efficienza energetica degli edifici: gli eurodeputati raggiungono un accordo con il Consiglio
Nuovi edifici a zero emissioni dal 2030
Misure per contribuire a ridurre le bollette energetiche e combattere il cambiamento climatico
Gli edifici rappresentano il 36% delle emissioni di gas serra dell'UE
I deputati e la Presidenza spagnola del Consiglio hanno concordato giovedì in modo informale dei piani per contribuire a ridurre il consumo energetico e le emissioni di gas serra nel settore edilizio.
La proposta di revisione della direttiva sulla prestazione energetica nell'edilizia mira a ridurre sostanzialmente le emissioni di gas a effetto serra e il consumo di energia nel settore edilizio dell'UE entro il 2030 e a renderlo climaticamente neutro entro il 2050. Mira inoltre a ristrutturare un numero maggiore di edifici con le peggiori prestazioni e migliorare la condivisione delle informazioni sulla prestazione energetica.
Obiettivi di riduzione delle emissioni
Tutti i nuovi edifici dovrebbero essere a emissioni zero a partire dal 2030; i nuovi edifici occupati o di proprietà delle autorità pubbliche dovrebbero essere a emissioni zero a partire dal 2028. Gli Stati membri potranno tenere conto del potenziale di riscaldamento globale del ciclo di vita dell'edificio, che comprende la produzione e lo smaltimento dei prodotti da costruzione.
Per gli edifici residenziali, gli Stati membri dovranno mettere in atto misure per garantire una riduzione dell'energia primaria media utilizzata di almeno il 16% entro il 2030 e di almeno il 20-22% entro il 2035.
Gli Stati membri dovranno ristrutturare il 16% degli edifici non residenziali con le peggiori prestazioni entro il 2030 e, entro il 2033, il 26% con le peggiori prestazioni attraverso requisiti minimi di prestazione energetica.
Se tecnicamente ed economicamente idonei, gli Stati membri dovrebbero installare progressivamente impianti solari negli edifici pubblici e non residenziali, a seconda delle loro dimensioni, e in tutti i nuovi edifici residenziali entro il 2030.
Eliminazione delle caldaie a combustibili fossili
Gli Stati membri adotteranno misure per decarbonizzare i sistemi di riscaldamento ed eliminare gradualmente i combustibili fossili dal riscaldamento e dal raffreddamento con l'obiettivo di eliminare gradualmente le caldaie a combustibili fossili entro il 2040. Gli Stati membri dovranno inoltre smettere di sovvenzionare le caldaie autonome a combustibili fossili a partire dal 2025. saranno ancora possibili incentivi per i sistemi di riscaldamento ibridi, come quelli che combinano una caldaia con un impianto solare termico o una pompa di calore.
Esenzioni
Gli edifici agricoli e gli edifici storici possono essere esclusi dalle nuove norme, mentre i paesi dell'UE possono decidere di escludere anche gli edifici protetti per il loro speciale valore architettonico o storico, gli edifici temporanei e le chiese e i luoghi di culto.
Citazione
Il relatore per la direttiva sul rendimento energetico nell'edilizia Ciarán Cuffe (Verdi/ALE, IE) ha dichiarato: "Questa sera abbiamo ottenuto qualcosa di straordinario. Abbiamo creato un progetto per la transizione verso un patrimonio edilizio a zero emissioni. Con questo piano aggiungiamo un pilastro essenziale ai piani di decarbonizzazione dell'UE e iniziamo il lungo viaggio verso la riduzione del 36% delle emissioni di CO2 in Europa".
"Questo viaggio inizierà con gli edifici che sprecano più energia. L'energia sprecata è denaro sprecato in bolletta. Dobbiamo aiutare i cittadini a risparmiare denaro e proteggerli dalla volatilità dei prezzi dell'energia. Ecco perché abbiamo scelto un percorso in grado di ridurre le bollette energetiche per tutti, proprietari di case e affittuari, e di affrontare le cause profonde della povertà energetica", ha aggiunto.
Prossimi passi
L'accordo informale deve ora essere approvato sia dal Parlamento che dal Consiglio per diventare legge. La commissione Industria, Ricerca ed Energia voterà il testo il 23 gennaio.
Sfondo
Secondo la Commissione Europea, gli edifici nell'UE sono responsabili del 40% del nostro consumo energetico e del 36% delle emissioni di gas serra. Il 15 dicembre 2021 la Commissione Europea ha adottato una proposta legislativa di revisione della Direttiva sulla prestazione energetica nell'edilizia, nell'ambito del cosiddetto pacchetto "Fit for 55". Una nuova legge europea sul clima (luglio 2021) ha sancito sia gli obiettivi del 2030 che quelli del 2050 in una legge europea vincolante.
La proposta di revisione della direttiva sulla prestazione energetica nell'edilizia mira a ridurre sostanzialmente le emissioni di gas a effetto serra e il consumo di energia nel settore edilizio dell'UE entro il 2030 e a renderlo climaticamente neutro entro il 2050. Mira inoltre a ristrutturare un numero maggiore di edifici con le peggiori prestazioni e migliorare la condivisione delle informazioni sulla prestazione energetica.
Obiettivi di riduzione delle emissioni
Tutti i nuovi edifici dovrebbero essere a emissioni zero a partire dal 2030; i nuovi edifici occupati o di proprietà delle autorità pubbliche dovrebbero essere a emissioni zero a partire dal 2028. Gli Stati membri potranno tenere conto del potenziale di riscaldamento globale del ciclo di vita dell'edificio, che comprende la produzione e lo smaltimento dei prodotti da costruzione.
Per gli edifici residenziali, gli Stati membri dovranno mettere in atto misure per garantire una riduzione dell'energia primaria media utilizzata di almeno il 16% entro il 2030 e di almeno il 20-22% entro il 2035.
Gli Stati membri dovranno ristrutturare il 16% degli edifici non residenziali con le peggiori prestazioni entro il 2030 e, entro il 2033, il 26% con le peggiori prestazioni attraverso requisiti minimi di prestazione energetica.
Se tecnicamente ed economicamente idonei, gli Stati membri dovrebbero installare progressivamente impianti solari negli edifici pubblici e non residenziali, a seconda delle loro dimensioni, e in tutti i nuovi edifici residenziali entro il 2030.
Eliminazione delle caldaie a combustibili fossili
Gli Stati membri adotteranno misure per decarbonizzare i sistemi di riscaldamento ed eliminare gradualmente i combustibili fossili dal riscaldamento e dal raffreddamento con l'obiettivo di eliminare gradualmente le caldaie a combustibili fossili entro il 2040. Gli Stati membri dovranno inoltre smettere di sovvenzionare le caldaie autonome a combustibili fossili a partire dal 2025. saranno ancora possibili incentivi per i sistemi di riscaldamento ibridi, come quelli che combinano una caldaia con un impianto solare termico o una pompa di calore.
Esenzioni
Gli edifici agricoli e gli edifici storici possono essere esclusi dalle nuove norme, mentre i paesi dell'UE possono decidere di escludere anche gli edifici protetti per il loro speciale valore architettonico o storico, gli edifici temporanei e le chiese e i luoghi di culto.
Citazione
Il relatore per la direttiva sul rendimento energetico nell'edilizia Ciarán Cuffe (Verdi/ALE, IE) ha dichiarato: "Questa sera abbiamo ottenuto qualcosa di straordinario. Abbiamo creato un progetto per la transizione verso un patrimonio edilizio a zero emissioni. Con questo piano aggiungiamo un pilastro essenziale ai piani di decarbonizzazione dell'UE e iniziamo il lungo viaggio verso la riduzione del 36% delle emissioni di CO2 in Europa".
"Questo viaggio inizierà con gli edifici che sprecano più energia. L'energia sprecata è denaro sprecato in bolletta. Dobbiamo aiutare i cittadini a risparmiare denaro e proteggerli dalla volatilità dei prezzi dell'energia. Ecco perché abbiamo scelto un percorso in grado di ridurre le bollette energetiche per tutti, proprietari di case e affittuari, e di affrontare le cause profonde della povertà energetica", ha aggiunto.
Prossimi passi
L'accordo informale deve ora essere approvato sia dal Parlamento che dal Consiglio per diventare legge. La commissione Industria, Ricerca ed Energia voterà il testo il 23 gennaio.
Sfondo
Secondo la Commissione Europea, gli edifici nell'UE sono responsabili del 40% del nostro consumo energetico e del 36% delle emissioni di gas serra. Il 15 dicembre 2021 la Commissione Europea ha adottato una proposta legislativa di revisione della Direttiva sulla prestazione energetica nell'edilizia, nell'ambito del cosiddetto pacchetto "Fit for 55". Una nuova legge europea sul clima (luglio 2021) ha sancito sia gli obiettivi del 2030 che quelli del 2050 in una legge europea vincolante.
Settori: Ambiente, Analisi, abbattimento e Controllo emissioni, Cambiamento climatico, Edilizia, Efficienza energetica edifici, Efficienza energetica industriale, GAS, Inquinamento
Mercati: Aria e Gas, Inquinamento
Parole chiave: Cambiamento climatico, Efficienza energetica, Efficienza energetica degli edifici, Gas Serra, Zero emissioni
- Andrea Maffezzoli
- Federesco
- GSE Gestore dei Servizi Energetici
- Schneider Electric
- Andrea Maffezzoli