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Articoli e news su Pellets

Alessandra Strafella ENEA - Laboratorio di Tecnologie dei Materiali di Faenza

Materiali ceramici hi-tech per stufe a pellet

ENEA ha realizzato un prototipo di braciere in materiale ceramico per stufe a pellet, in grado di ottimizzare il processo di combustione per la produzione di calore e ridurre le emissioni inquinanti. A metterlo a punto con stampa 3D, il Laboratorio di Tecnologie dei Materiali Faenza nell'ambito del programma di Proof of Concept (PoC) promosso dall'Agenzia per incrementare il trasferimento di tecnologie innovative alle imprese e ridurre il divario tra i risultati della ricerca e il loro potenziale utilizzo/commercializzazione.

CTI - Comitato Termotecnico Italiano Energia e Ambiente

Stufe e caldaie a Biomasse legnose novità normative

- Presente e futuro della biomassa in Lombardia: il programma regionale Energia Ambiente e Clima (PREAC) e le novità della DGR XI/5360a - Il riscaldamento a biomasse, la situazione in Piemonte - Bellezza, cura e norma - Punti di forza, criticità, e prospettive di sviluppo delle biomasse legnose in Italia - Non dimentichiamo le stufe ad accumulo - Novità normative ed opportunità nel settore dei generatori a biomassa - Bioenergie: la soluzione al caro-energia. Aumenta la domanda di famiglie e imprese

Alberto Pettinau

Idrogeno e combustibili rinnovabili per la transizione energetica

- Idrogeno da materiali di scarto - E-fuels - Le nuove sfide

Dario Giacomello

Revisione della norma UNI 10683 su biocombustibili solidi (biomasse)

- Scopo e campo di applicazione - Verifica del locale d'installazione - Ventilazione - Scarico condense La UNI 10683 definisce i requisiti di verifica - installazione - controllo - manutenzione di apparecchi con potenza al focolare < 35kW alimentati a biocombustibili solidi. I biocombustibili solidi sono ricavati da coltivazioni dedicate o prodotti lavorazioni, quali: cippato, pellets, scarti dell'industria agroalimentare, scarti della lavorazione del legno, rifiuti agricoli.

Viessmann

Soluzioni a legna e pellet di Viessmann: le alternative per la produzione di energia sostenibile, presentate a Progetto Fuoco dal 4 al 7 maggio 2022

- Le caldaie a legna e pellet sono l'alternativa sostenibile che fa risparmiare in bolletta - Per il residenziale, Viessmann propone la caldaia a pellet Vitoligno 300-C, le caldaie a legna Vitoligno 150-S e le caldaie Schmid Zyklotronic XV e UTSD - Grazie all'accordo strategico siglato in esclusiva con Schmid AG, leader tecnologico nel settore della biomassa, Viessmann opera anche nel settore della biomassa per l'ambito industriale e commerciale - Le soluzioni Viessmann possono usufruire dei diversi incentivi statali per l'edilizia: Superbonus 110%, Ecobonus e Bonus Casa 50%, Conto Termico - Viessmann sarà presente con le sue proposte a Progetto Fuoco s Verona dal 4 al 7 maggio

Mouser
Advance Easy Moving

La pandemia colpisce anche la biomassa: mai così alti i prezzi dal 2018

Da un anno a questa parte il prezzo del pellet si è notevolmente impennato. Non solo, all'aumento del prezzo è seguita una difficoltà sempre maggiore nel procurarsi il pellet stesso. Ma come è potuto succedere? Una prima risposta viene dalla materia prima che compone il pellet, ovvero il legno. A partire dalla ripresa economica del 2021 il prezzo del legname è tornato ai valori pre 2018, con un aumento fino al +300% che ha causato una diminuzione di acquisti e ordinativi.

Viessmann

Enti pubblici lombardi, fino a 200.000 euro per sostituire la caldaia

Gli Enti pubblici lombardi che utilizzano nei propri edifici impianti di climatizzazione invernale obsoleti possono sostituirli sfruttando fondi regionali. C'è tempo fino al 20 luglio. Con il Bando regionale ex l.r. 9/20, la Lombardia promuove negli Enti pubblici la sostituzione delle caldaie funzionanti a combustibili solidi e liquidi, oppure quelli con oltre 15 anni di vita indipendentemente dal combustibile utilizzato. Al loro posto dovranno essere installati impianti a emissioni quasi nulle (pompe di calore) oppure ci si dovrà allacciare a reti di teleriscaldamento. Per Comuni sopra i 300 metri di quota, sarà anche possibile installare impianti a bassissime emissioni. La conclusione dei lavori connessi all'intervento dovrà avvenire entro il 2022. Chi può partecipare al Bando di Regione Lombardia? Al Bando possono partecipare i seguenti soggetti pubblici: - Enti locali lombardi (ovvero: Comuni, Province, Città Metropolitane, Comunità Montane, Unioni di Comuni); - Aziende lombarde per l'Edilizia Residenziale pubblica (ALER); - Parchi nazionali e consorzi ed enti autonomi gestori di parchi e aree naturali protette. Il soggetto pubblico deve essere proprietario dell'edificio in cui viene sostituito l'impianto. Qual è l'importo erogato? Il Bando di Regione Lombardia eroga un contributo a fondo perduto che copre fino al 90% del costo degli interventi, con un massimo erogabile per ogni beneficiario pari a 200.000 euro. Nel caso di installazione di impianti a bassissime emissioni, ammissibili solo sopra i 300 metri di quota, la percentuale massima di finanziamento è del 70%. La modalità di erogazione prevedono che il 50% sia fornito in anticipo all'accettazione del contributo assegnato, e il restante 50% a partire dal 2022, alla rendicontazione finale delle spese sostenute. Complessivamente, le risorse al momento messe a disposizione ammontano a 3,4 milioni di euro, di cui 1,7 milioni per il 2021 e 1,7 per il 2022. Quali tecnologie si possono installare? - Installazione di pompa di calore, comprese le opere complementari all'intervento come: sistemi di monitoraggio dei consumi energetici; sistemi di telecontrollo e/o telegestione dell'impianto; interventi sul sistema di distribuzione ed emissione del calore; - Installazione di pompa di calore elettrica, compresi: impianto fotovoltaico dotato di sistema di accumulo dell'energia elettrica; sistema di accumulo dell'energia elettrica, anche al servizio di impianto fotovoltaico già esistente; - Opere di allaccio alla rete di teleriscaldamento (limitatamente alla parte a carico del soggetto beneficiario); - Sistemi integrativi di generazione a fonte non rinnovabile ad alta efficienza, per rendere i Sistemi più flessibili (solo ad integrazione degli impianti a fonte rinnovabile); - Sistemi di controllo automatico per la regolazione ottimale degli impianti di integrazione a fonte fossile (se presenti); - Impianti a bassissime emissioni per i Comuni sopra i 300 metri di altitudine: caldaie conformi al Reg(UE) 813/2013 del 2 agosto 2013; impianti a fonti di energia rinnovabile (pellet e cippato certificati) di potenza superiore ai 35 kW in classe 5 Stelle, dotate di alimentazione automatica e di sistema di filtrazione integrato o esterno al corpo caldaia.

Viessmann

Il riscaldamento green a legna e pellet accende gli incentivi

Una caldaia a legna o pellet di ultima generazione abbatte fino a 8 volte le emissioni nell'aria. Oggi è possibile sfruttare diverse agevolazioni: dal Conto Termico al Bonus Casa, al Superbonus 110%. Quando si abita in una zona dove non è presente la rete del gas metano, per riscaldare la propria casa e produrre acqua calda sanitaria esistono due possibilità: utilizzare caldaie a combustibili fossili immagazzinabili in cisterne e depositi (gasolio, Gpl), oppure utilizzare caldaie a legna o pellet. La seconda strada è senz'altro quella migliore, sia dal punto di vista economico che ambientale. Bisogna però utilizzare impianti di ultima generazione, più efficienti e a basse emissioni, che proprio per questi motivi godono degli incentivi statali come Superbonus 110%, Bonus Casa e Conto Termico, come spieghiamo più avanti. La scelta di un impianto di riscaldamento a legna o pellet può essere valutata anche in un'abitazione dove è presente la rete del gas metano, se si desidera affiancare il sistema di riscaldamento tradizionale con una fonte rinnovabile, ottenendo anche un importante risparmio in bolletta. Ricordiamo che l'installazione di una caldaia a legna o a pellet non è particolarmente invasiva, perché l'impianto può funzionare con i termosifoni esistenti, senza dover fare interventi negli appartamenti (ad esempio, per installare un impianto di riscaldamento a pavimento o a bassa temperatura quasi necessario con le pompe di calore). Biomassa legnosa, una fonte "carbon neutral" La biomassa solida legnosa, in versione pellet o pezzi di legna, è classificata come una fonte rinnovabile perché è disponibile liberamente in natura in grandi quantità. L'apporto di CO2 in atmosfera è considerato "neutro", perché la biomassa legnosa, quando brucia, restituisce all'ambiente la CO2 che ha accumulato durante la propria crescita. Questo fatto non determina alcun impatto sul riscaldamento globale dovuto alle crescenti emissioni di CO2. La biomassa legnosa, però, non è esente da altre emissioni, dovute soprattutto ad apparecchi vetusti e inefficienti. Basti pensare che il 70% degli apparecchi a biomassa installati in Italia, circa 6,3 milioni, ha più di 10 anni! (Fonte AIEL, Associazione Italiana Energie Agroforestali). Basterebbe sostituire gli apparecchi inquinanti per ottenere enormi risultati sull'ambiente e gli incentivi esistenti hanno proprio questo scopo. Generatori a biomassa legnosa e classificazione in Stelle Dal punto di vista delle emissioni e del rendimento, la qualità dei generatori di calore a biomassa legnosa viene valutata con una classificazione in Stelle, secondo quanto stabilito dal Decreto Ministeriale n. 186 del 07/11/2017: maggiore è il numero di Stelle, più basse sono le emissioni e più alto è il rendimento. Le emissioni dei nuovi generatori a biomassa legnosa, con un numero di Stelle pari a 4 o 5, sono fino a 8 volte inferiori rispetto agli impianti di vecchia generazione (per sapere di più sulla classificazione delle caldaie a biomassa legnosa leggi anche "Come scegliere un impianto a biomassa ecosostenibile"). La scelta del numero di Stelle non è un semplice "vezzo" di chi è attento alla sostenibilità: in Lombardia, Piemonte, Veneto, Emilia-Romagna e Toscana, dal 1° gennaio 2020 è vietato installare generatori a biomassa con classe inferiore a 4 stelle. Bisogna sottolineare che anche la qualità del combustibile influisce fortemente sull'efficienza dell'impianto e sulle emis

Viessmann

Riscaldamento Industriale a Biomassa Legnosa

Ecco le caratteristiche e i vantaggi delle caldaie a biomassa per il riscaldamento industriale. Conoscere il tipo di combustibile è fondamentale per la corretta progettazione dell'impianto. I generatori di calore alimentati a biomassa sono scelti per il riscaldamento industriale soprattutto per la loro convenienza economica e per le "economie di scala" che sono in grado di apportare in molti contesti, per esempio dove si possono utilizzare gli scarti delle lavorazioni industriali (per sapere di più leggi anche Quando è davvero conveniente installare una caldaia a biomassa). Gli impianti a biomassa sono indicati per nuove centrali termiche o per riqualificazioni, in sostituzione di vecchi generatori a combustibili fossili, per la produzione di acqua calda a servizio di industrie o per reti di teleriscaldamento. Quali sono le caratteristiche della biomassa legnosa? La biomassa legnosa a fini energetici si distingue in due categorie principali: biomasse di origine forestale, ottenute dalla gestione e manutenzione delle aree boschive, e biomasse derivanti da scarti di lavorazione dell'industria del legno. La classificazione qualitativa dei biocombustibili solidi costituiti da materiale naturale e trattato (tra cui le biomasse legnose) è definita a livello europeo dalla norma EN ISO 17225, che riporta una classificazione basata su provenienza, forma (pellet, cippato, bricchette, ecc) e proprietà (contenuto idrico, contenuto di ceneri, ecc). Questa metodologia consente di definire in maniera inequivocabile le caratteristiche del prodotto, agevolando la stesura di contratti di fornitura del combustibile e definendo, sin dalla fase di progettazione, le caratteristiche del combustibile che sarà utilizzato. Riportiamo di seguito le caratteristiche più significative della biomassa legnosa: - Denominazione e origine: pellet o cippato derivante da piante intere, legno da esbosco, residui da taglio, residui della lavorazione del legno (non trattati chimicamente); - Pezzatura (P) secondo ISO 17827-1: da P16S a P300; - Contenuto idrico (M) del combustibile: da 10% al 60% (massa acqua/massa totale legno umido); Contenuto di cenere (A) del combustibile: da 1% fino a un massimo del 10%. La qualità di pellet e cippato Nelle caldaie a biomassa industriale sono utilizzati prevalentemente pellet e cippato. Il pellet, in particolare, si caratterizza per un basso contenuti idrico (meno del 10%) e per un potere calorifico molto alto (? 4,6 kWh/kg). Il cippato, invece, è caratterizzato da un potere calorifero che varia in funzione dell'umidità: la qualità migliore (A1+) ha un valore M inferire al 10% e un potere calorifico > 4,3 kWh/kg, mentre il meno pregiato cippato B1-B2 ha un contenuto idrico che può arrivare al 60% e un potere calorifico inferiore. I prezzi della biomassa legnosa dipendono ovviamente dalla sua qualità. Con riferimento a gennaio 2021, il bollettino dell'Aiel (Associazione Italiana Energie Agroforestali) riporta 66 euro/MWh per il pellet A1 ENPlus di prima qualità, 36 euro/MWh per il cippato A1 (M 35) e 25 euro/MWh per il cippato B1 (M 50). Un confronto con le quotazioni del gasolio da riscaldamento e del gas naturale nello stesso periodo (rispettivamente pari a 116 e 71 euro/MWh) fa comprendere il risparmio economico che si può conseguire utilizzando caldaie a biomassa.

Viessmann

Caldaie a biomassa per applicazioni residenziali, commerciali e industriali

Viessmann è specialista nell'ambito delle caldaie a biomassa per applicazioni residenziali, commerciali e industriali. La gamma soddisfa potenze fino a 8 MW e comprende generatori di prestazioni superiori per la combustione di pezzi di legno e pellet per l'ambito domestico fino a scarti di produzione e di lavorazione per gli impianti nelle aziende. Viessmann ha siglato un accordo con Schmid Energy AG per la distribuzione e l'assistenza sul mercato italiano, a partire dal 2021, delle caldaie a combustione marchio Schmid da 35 kW a 8 MW.

Altri contenuti su Pellets

Giuseppe Toscano

Innovazione nella misura rapida proprietà critiche di pellet e cippato: sistemi in spettroscopia nel vicino infrarosso

Innovazione nella misura rapida delle proprietà critiche di pellet e cippato: sistemi in spettroscopia nel vicino infrarosso La qualitàdellebiomasse Esempio di standard tecnico Attuale sistema di determinazione della qualità della biomassa Sistema di determinazione della qualità della biomassa tramite NIR Spettroscopia NIR e chemiometria Quadro della ricerca del Laboratorio Biomasse Discriminazione tra conifera e latifoglia (PCA) Determinazione della specie legnosa Predizione del contenuto di conifera/latifoglia in miscele Discriminazione tra legno vergine e trattato (PCA) Discriminazione tra legno verginee trattato (PLS-DA) Predizionedel contenutodi umidità direttamentein linea Considerazioni

Burkhardt

Cogenerazione a pellet di legno

Nata come classica impresa termotecnica, nel 2004 Burkhardt ha raccolto la sfida delle energie rinnovabili iniziando a produrre impianti di cogenerazione ad olio vegetale. Contemporaneamente ha investigato la possibilità di trasformare il legno in elettricità, concretizzatasi nel 2010 nel gassificatore a legna Burkhardt, ora prodotto in serie e forma modulare grazie a una costante ottimizza-zione dei processi. Oltre ai grandi cogeneratori con un rendimento elettrico fino a 180 kW, Burkhardt fornisce anche impianti da 50 kW. Tutte le soluzioni impiegano esclusivamente pellet di legno, ma sono disponibili anche impianti di cogenerazione a gas naturale.

Stefano Signorini

Emissioni da uso energetico di biomassa solida

A parità di massa le UFP presentano una reattività biologica paragonabile a quella del PM10 • Importanza della composizione: – ruolo del levoglucosano (legna) e di endotossina (ambiente estate) nella produzione di IL-8 – genotossicità correlata alla presenza di alcuni elementi, quali Al, Fe ed idrocarburi policiclici aromatici • Il pellet ‘brucia’ meglio della legna: con UFP ottenute da pellet di faggio biologicamente meno reattive di quelle di abete • UFP da legna di abete biologicamente meno reattive di quelle di faggio • Le UFP raccolte in inverno o in estate presentano un comportamento biologico diverso: quelle raccolte in estate sono più pro infiammatorie, mentre quelle invernali sono più genotossiche. Questo è ricollegabile ad una differente sensibilità verso componenti chimici diversi delle UFP, es. IPA, LPS.

GIANCARLO BRICCO

Microcombustore ad alto rendimento

L’articolo che segue cerca di descrivere l’approccio per il dimensionamento di microcombustori funzionanti secondo il principio della piro-gassificazione alimentati con biomassa legnosa, pellet o cippato di legno. Un esempio pratico.

MTM Energia

Aziende alimentari e cogenerazione: energia da scarti di produzione

Diverse aziende nel mondo alimentare devono misurarsi con il problema degli scarti dovuti al processo produttivo. Per molte si tratta di grandi costi di gestione (smaltimento e/o depurazione); per altre invece si tratta di una grande risorsa. I sottoprodotti adeguatamente trattati possono trasformarsi in biogas che, utilizzato in un impianto di cogenerazione, consente la generazione simultanea di energia elettrica e termica. Questo è il caso di Amica Chips, azienda leader nel mondo delle patatine fritte e degli snack. Amica Chips ha avviato da tempo un progetto di efficientamento energetico e di valorizzazione dei vari sottoprodotti di processo quali bucce e scarti di patate, farine e pellet semilavorati.

Mouser
Giovanni Riva

Norme tecniche per le biomasse

UNI TS 11263 – Caratterizzazione del pellet a fini energetici • UNI TS 11264 – Caratterizzazione di legna da ardere, bricchette e cippato • UNI EN 14961 - Specifiche e classificazione dei biocombustibili solidi • UNI EN 15234 - Assicurazione di qualità per i biocombustibili • UNI EN 15234 - Assicurazione di qualità per i biocombustibili solidi • UNI TS 111263 – Oli e grassi vegetali e animali. Caratterizzazione a fini energetici

Olimpia Splendid

Il risparmio si calcola online in modo rapido e preciso sul sito internet di Olimpia Splendid

Il sito internet dell’azienda bresciana mette a disposizione dei privati e delle pubbliche amministrazioni la possibilità di calcolare in anticipo le agevolazioni e i risparmi ottenibili ai sensi del contributo Conto Termico 2.0 sostituendo gli impianti termici attuali con le pompe di calore, compresi i climatizzatori, o le stufe a pellet della gamma Olimpia Splendid. Un’importante novità arricchisce il sito internet di Olimpia Splendid: l’azienda bresciana, infatti, mette a disposizione un sistema di calcolo semplice e rapido per determinare in anticipo le agevolazioni usufruibili ai sensi del contributo Conto Termico 2.0 grazie all’installazione di un impianto a pompa di calore – inclusi i climatizzatori a pompa di calore - o di una stufa a pellet Olimpia Splendid. Conto Termico senza complicazioni Il nuovo servizio online semplifica l’approccio al Conto Termico 2.0, l’incentivo riservato ai soggetti privati e alle amministrazioni pubbliche che decidano di investire in interventi mirati all’efficientamento energetico e alla cogenerazione di energia termica da fonti rinnovabili. Il sistema implementato nel sito, infatti, consente di quantificare in anticipo e con precisione le agevolazioni erogate dal GSE (Gestore dei Servizi Energetici) cui si avrà diritto di beneficiare sostituendo gli impianti termici in dotazione con pompe di calore, climatizzatori con funzione pompa di calore o stufe a pellet della gamma Olimpia Splendid. Uno strumento alla portata di tutti L’Azienda ha sviluppato un assistente online rigorosamente funzionale, semplice da interpretare e da utilizzare. Per calcolare l’incentivo, è sufficiente selezionare la provincia e il comune di residenza così da individuare la fascia climatica di appartenenza. A seguire sarà poi necessario scegliere la tipologia di prodotto - modello e taglia desiderati: il sistema calcolerà automaticamente l’importo. I prodotti candidabili La gamma di prodotti che permettono di accedere al contributo Conto Termico 2.0 spazia dalle pompe di calore a ciclo combinato aria-acqua della linea Sherpa ai climatizzatori con funzione di pompa di calore della gamma Aryal e Nexya, sino ad arrivare alle stufe a pellet della linea Mia, disponibile con tre differenti livelli di potenza. “Abbiamo scelto di mettere a disposizione di tutti un sistema pratico e veloce per determinare il risparmio ottenibile perché, troppo spesso, i consumatori non hanno modo di individuare agevolmente i dati inerenti il Conto Termico 2.0.” spiega Marco Saccone, Marketing Manager Olimpia Splendid - “In particolare, abbiamo scelto di evidenziare i risultati raggiungibili con i nostri prodotti per rendere concreto l’impegno che Olimpia Splendid sta mettendo in campo per sviluppare soluzioni sempre più attente alla salvaguardia dell’ambiente.”

Herz Energia

Il Monastero di San Daniele (Pd) si scalda con Herz

Negli anni l’esigenza di ridurre i costi di consumo del gasolio ha portato a una scelta alternativa, ovvero di sostituire tre delle quattro caldaie a gasolio con una caldaia a biomassa – nello specifico a pellet – della potenza di 300 kW che sopperisce alle necessità di calore quotidiano. È stata tenuta solo una caldaia a gasolio in caso di picchi di richiesta dovuti a eventi particolari.

TEON

Raffreddare e risparmiare energia. Riscaldare senza inquinare l’ambiente

Risparmiare fino al 70% sulla bolletta energetica, e allo stesso tempo, riscaldare e raffreddare senza emissioni inquinanti in loco. E’ questa la visione che ha fatto nascere due soluzioni innovative: Tina e Retina. La prima, una pompa di calore idrotermica, in grado di produrre acqua calda a 80°C per il riscaldamento centralizzato e acqua calda sanitaria di edifici e grandi volumetrie in genere, estrae calore dall'acqua (per il 70% dell’energia termica prodotta) e utilizza elettricità (per il rimanente 30%); la seconda produce anche raffrescamento estivo a 7° C. Il tutto senza modificare i terminali esistenti. Risparmio energetico e inquinamento ambientale sono tematiche sempre più attuali. Anche nella stagione invernale 2015/16, l’inquinamento atmosferico ha superato più volte i limiti consentiti dalla legge, nonostante i blocchi del traffico imposto dai comuni italiani. Secondo i dati dell’ISPRA il principale responsabile delle emissioni inquinanti in città non è infatti il traffico, ma il riscaldamento – con oltre il 40% -, in particolare delle PM10. "Crediamo - afferma Ferdinando Pozzani, amministratore delegato di TEON, la società che sviluppa, produce e commercializza TINA e RETINA - in un ambiente migliore, nell'innovazione e nell'efficienza energetica reale. Il nostro obiettivo, supportato dai risultati conseguiti fino ad ora dagli impianti già in esercizio, è di contribuire alla diffusione di un modello di riscaldamento sostenibile dove una fonte rinnovabile a zero emissioni in loco possa rappresentare una concreta risposta ai sempre più crescenti problemi di inquinamento urbano.” RETINA e TINA nascono dall'esperienza di un progetto pluriennale di ricerca applicata, che ha portato alla industrializzazione di una famiglia di prodotti in ambito energetico ambientale, insigniti del premio «Smart Future Mind Awards nel 2011», le cui prestazioni, ineguagliate sul mercato, sono il risultato di soluzioni scientifiche e tecnologiche protette da brevetti nazionali ed internazionali. Nel settore del riscaldamento centralizzato, TINA rappresenta un'ideale alternativa a tutte le caldaie - numerosissime nelle nostre città - che utilizzano combustibili fossili (o biomasse o pellet) perché consente di ridurre consumi e bolletta energetica di oltre il 40% e, allo stesso tempo, di azzerare le emissioni inquinanti in loco. Quando si produce anche raffrescamento estivo, si riesce a risparmiare sino al 60% sulla bolletta. "Le nostre pompe di calore TINA e RETINA - conclude Pozzani - sono un'alternativa praticabile, sostenibile ed economicamente efficiente ai tradizionali impianti di riscaldamento. Contribuiscono a massimizzare la riqualificazione patrimoniale degli edifici rispetto ai principali protocolli di certificazione energetica, anche internazionali. Ci rivolgiamo al mercato del riscaldamento e raffrescamento centralizzati di edifici esistenti e nuove costruzioni, nel settore pubblico e privato, commerciale, industriale e dei servizi, nonché alle reti di teleriscaldamento."

Claudio Danelutto

Autoconsumo fotovoltaico? Facile, con la “mini domotica” 4-Noks by Astrel Group

Velocizzare il ritorno sull’investimento dell’impianto fotovoltaico? Massimizzare l’utilizzo di energia pulita autoprodotta? Tutto questo è possibile con le soluzioni 4-Noks! Un sistema di “mini domotica” per la gestione dell’energia dell’impianto fotovoltaico, controllato completamente da App! Con Elios4You Smart, Power Reducer e Smart Plug è possibile gestire con semplicità non solo le performance dell’impianto ma anche l’autoconsumo dell’energia prodotta. La App Elios4you (disponibile gratuitamente per dispositivi Android e iOS) consente di monitorare e tenere sotto controllo il buon funzionamento del proprio impianto e, contemporaneamente, di incrementare sensibilmente l’autoconsumo dell’energia prodotta grazie all’utilizzo di Power Reducer e Smart Plug (prese intelligenti). Il Power Reducer permette di accumulare energia sotto forma di acqua calda sfruttando tutta l’energia disponibile (anche poche centinaia di watt). Con l’uso delle Smart Plug dedicate (wireless) è possibile invece programmare l’accensione e lo spegnimento di elettrodomestici quali lavatrici, lavastoviglie, condizionatori, asciugatrici, deumidificatori e altro negli orari di massima produzione energetica. Il tutto direttamente dal proprio smartphone o tablet. Una soluzione adatta a tutti, perché è: - Semplice: una volta eseguiti i collegamenti, è possibile configurare facilmente il proprio sistema direttamente da App - Universale: compatibile con tutti i tipi di inverter e di impianto fotovoltaico (fino a 6 KW) - Scalabile: è possibile scegliere tra solo accumulo, solo autoconsumo di energia tramite programmazione smart o entrambi Il mercato fotovoltaico oggi sta vivendo una nuova era. Nel periodo “post-incentivi” il mercato ha trovato respiro in privati ed aziende che hanno fatto del valore “etico” dell’energia rinnovabile il principale driver di acquisto. Le soluzioni offerte da 4-noks, oggi business unit di Astrel Group, si integrano perfettamente in questo trend, permettendo agli utenti (siano essi privati o aziende) di utilizzare al meglio l’energia prodotta dai loro impianti con soluzioni di gestione semplici, affidabili e “smart”. Con l’incorporazione di 4-noks in Astrel Group, avvenuta a gennaio 2016, 4-noks si avvale oggi di una struttura produttiva interna che fa dell’elettronica “made in Italy” uno dei suoi punti di forza. Astrel Group è infatti un azienda industriale con oltre 25 anni di storia nella progettazione e produzione di sistemi elettronici di controllo e automazione, modernamente organizzata. AstrelGroup ha un forte focus su mercato delle rinnovabili, avendo anche una business unit dedicata all’elettronica per stufe a pellet e caldaie a biomassa.

Circuito EIOM