Una guida alla riduzione dei costi energetici per le aziende manifatturiere
La sostenibilità è un investimento strategico, funzionale al raggiungimento dell'obiettivo emissioni zero. Ma è anche la soluzione per contrastare la crisi. Investire nella sostenibilità aiuta l'industria manifatturiera a contrastare la volatilità dei prezzi e a diventare più resiliente e competitiva.
È quello che sostiene Centrica Business Solutions che, a fronte della continua impennata dei prezzi dell'energia e dell'incertezza sulle forniture di gas naturale, ha redatto una guida a supporto di uno dei settori industriali più colpiti dalla crisi in Italia: il manifatturiero.
"Il settore manifatturiero si trova ad un punto di svolta. - afferma Christian Stella, Managing Director di Centrica Business Solutions Italia - Dalle materie prime alla manodopera, passando per il gas, l'elettricità e altro ancora: i costi sono in aumento e minacciano la redditività delle aziende.
In questo particolare momento il Net Zero può rappresentare un'opportunità: investire nella sostenibilità, infatti, riduce l'impatto della volatilità dei prezzi e consente una maggior sicurezza di approvvigionamento".
A supporto di questa tesi, sono molte le testimonianze di aziende italiane che hanno drasticamente ridotto i costi energetici, come spiega Nicola Miola, General Manager di Centrica Business Solutions Italia:
"Molti dei nostri clienti si sono resi conto che, se sono più indipendenti dal mercato dell'energia, possono pianificare con più precisione i propri costi. Per questo, abbiamo riscontrato un aumento significativo nelle richieste di generazione on site".
Tra le best practice del settore spicca Tarkett, multinazionale francese leader mondiale nella produzione di pavimenti, che, per aumentare la competitività dello stabilimento di Narni, ha deciso di ridurre i costi energetici e diminuire il consumo di energia dalla rete integrando un impianto di trigenerazione con un impianto solare fotovoltaico.
L'azienda riesce, così, a soddisfare il 21% del proprio fabbisogno elettrico e il 16% di quello termico, riducendo, inoltre, le proprie emissioni di CO2 di 830 tonnellate l'anno.
Trendcolor, invece, azienda produttrice di cosmetici, ha deciso di rafforzare le proprie credenziali ambientali, installando sui 1.800 metri quadrati del tetto del proprio stabilimento produttivo di Cesate un impianto solare fotovoltaico, in grado di soddisfare l'intero fabbisogno elettrico del sito.
In questo modo l'azienda ha ridotto i propri costi energetici di 50.000 euro l'anno e le proprie emissioni di 190 tonnellate. Infine Saint-Gobain, nome di spicco nel settore edile, ha dotato il proprio stabilimento di Termoli di un impianto di cogenerazione, in grado di soddisfare il 78% del fabbisogno elettrico del sito e di ridurre le emissioni di CO2 di oltre 2.000 tonnellate l'anno, progredendo vero l'obiettivo di raggiungere il Net Zero entro il 2050.
Conclude Stella: "Si tratta di un vero e proprio cambiamento di mentalità: invece di considerare la decarbonizzazione come un costo, le aziende più illuminate la considerano un investimento per un approvvigionamento energetico che non solo è più stabile, ma che fornisce anche le basi per un futuro sostenibile".
"Il settore manifatturiero si trova ad un punto di svolta. - afferma Christian Stella, Managing Director di Centrica Business Solutions Italia - Dalle materie prime alla manodopera, passando per il gas, l'elettricità e altro ancora: i costi sono in aumento e minacciano la redditività delle aziende.
In questo particolare momento il Net Zero può rappresentare un'opportunità: investire nella sostenibilità, infatti, riduce l'impatto della volatilità dei prezzi e consente una maggior sicurezza di approvvigionamento".
A supporto di questa tesi, sono molte le testimonianze di aziende italiane che hanno drasticamente ridotto i costi energetici, come spiega Nicola Miola, General Manager di Centrica Business Solutions Italia:
"Molti dei nostri clienti si sono resi conto che, se sono più indipendenti dal mercato dell'energia, possono pianificare con più precisione i propri costi. Per questo, abbiamo riscontrato un aumento significativo nelle richieste di generazione on site".
Tra le best practice del settore spicca Tarkett, multinazionale francese leader mondiale nella produzione di pavimenti, che, per aumentare la competitività dello stabilimento di Narni, ha deciso di ridurre i costi energetici e diminuire il consumo di energia dalla rete integrando un impianto di trigenerazione con un impianto solare fotovoltaico.
L'azienda riesce, così, a soddisfare il 21% del proprio fabbisogno elettrico e il 16% di quello termico, riducendo, inoltre, le proprie emissioni di CO2 di 830 tonnellate l'anno.
Trendcolor, invece, azienda produttrice di cosmetici, ha deciso di rafforzare le proprie credenziali ambientali, installando sui 1.800 metri quadrati del tetto del proprio stabilimento produttivo di Cesate un impianto solare fotovoltaico, in grado di soddisfare l'intero fabbisogno elettrico del sito.
In questo modo l'azienda ha ridotto i propri costi energetici di 50.000 euro l'anno e le proprie emissioni di 190 tonnellate. Infine Saint-Gobain, nome di spicco nel settore edile, ha dotato il proprio stabilimento di Termoli di un impianto di cogenerazione, in grado di soddisfare il 78% del fabbisogno elettrico del sito e di ridurre le emissioni di CO2 di oltre 2.000 tonnellate l'anno, progredendo vero l'obiettivo di raggiungere il Net Zero entro il 2050.
Conclude Stella: "Si tratta di un vero e proprio cambiamento di mentalità: invece di considerare la decarbonizzazione come un costo, le aziende più illuminate la considerano un investimento per un approvvigionamento energetico che non solo è più stabile, ma che fornisce anche le basi per un futuro sostenibile".
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Settori: Ambiente, Analisi, abbattimento e Controllo emissioni, Cambiamento climatico, Cogenerazione, Efficienza energetica industriale, Fotovoltaico, Refrigerazione, Rinnovabili
Mercati: Aria e Gas, Inquinamento
- Andrea Maffezzoli
- MIMIT - Ministero delle Imprese e del Made in Italy
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